Voto del Parlamento europeo sulla guerra contro la Russia: contrordine, era solo una sceneggiata, perché ogni Paese Ue farà quello che gli pare e l’Italia non dovrebbe mettersi contro i russi

Teatrino europeo

Comincia ad essere più chiara la posizione del voto del Parlamento europeo, che oggi ha approvato a maggioranza una risoluzione per potere bombardare con le armi europee la Russia. A quanto pare questo voto è una presa in giro. Nel senso che non sarà la Commissione europea – ovvero l’Unione europea nella sua interezza – a bombardare la Russia. Ogni Paese europeo deciderà come meglio crede. Se, da un lato, il voto del Parlamento europeo ha contraddetto la posizione dell’attuale Governo italiano (qui un articolo) che ha sempre sostenuto di non essere in guerra contro la Russia, dall’altro lato, in materia di guerra, il Parlamento europeo conta quanto il due di denari con la biscola a coppe. Insomma, il voto di oggi è puramente inutile, perché, come già accennato, ogni Paese europeo deciderà autonomamente. L’Italia, a meno che gli attuali governanti non cambino idea, non dovrebbe autorizzare l’uso delle proprie armi per bombardare la Russia. E gli altri Paesi europei? Nelle scorse settimane il presidente francese, Emmanuel Macron, sembrava ‘sparato’ contro la Russia: vedremo che farà adesso. La Germania, storico alleato della Russia, non dovrebbe autorizzare il bombardamento in territorio russo con le proprie armi: poi, si sa, tutto può succedere. Da quello che si capisce i Paesi Ue interessati a fare la guerra alla Russia sono quelli del Nord Europa e del Centro Europa. Della serie: che se la sbrighino loro.

Hanno votato contro l’utilizzazione delle armi europee per colpire la Russia gli eurodeputati italiani di Fratelli d’Italia, Lega, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra. Forza Italia e il PD si sono spaccati

L’Unione europea, anche in materia di guerra, si conferma quello che è in tutto il resto: un’espressione geografica governata da affaristi. Andiamo al voto dei partiti italiani. Hanno votato contro l’articolo 8 del testo (che prevedeva l’eliminazione delle restrizioni all’uso delle armi europee per bombardare la Russia), e quindi contro quella che, di fatto, sarebbe stata una dichiarazione di guerra alla Russia, Fratelli d’Italia, Lega, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra. Forza Italia si è spaccata, con tre eurodeputati che hanno votato a favore. Spaccato pure il PD: nove contrari, due favorevoli, un astenuto con i riformisti di questo partito che hanno lasciato l’aula, per poi tornare e votare l’intero testo. Una contraddizione illustrate bene in un post di un Canale Telegram: “Fratelli d’Italia, Forza Italia e Partito Democratico, con l’eccezione di Marco Tarquinio e Cecilia Strada, che si sono astenuti, hanno votato compattamente a favore del testo finale sul supporto dell’Ue all’Ucraina, anche se conteneva il controverso punto 8 sull’uso delle armi occidentali in territorio russo, su cui in precedenza avevano votato contro”. Le solite pagliacciate. In ogni caso, non tutto il Partito Democratico rappresentato a Strasburgo è pronto a ‘immolarsi’ per gli ‘immancabili destini’ dell’Ucraina. Come già accennato, è stato un voto-farsa, perché ogni Paese della Ue farà quello che gli pare, nel nome dell’Europa ‘unita’…

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