Viktor Orban Presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea si complimenta con i filo-russi che hanno vinto le elezioni in Georgia facendo impazzire di rabbia i perdenti ‘europeisti’

E’ inutile che i rappresentanti di 13 Paesi Ue blaterino di elezioni irregolari in Georgia, perché i filo-russi hanno vinto con 17 punti di vantaggio sui georgiani che volevano aderire alla Ue

Certo che il capo del Governo dell’Ungheria Viktor Orban, (foto sopra tratta da Il Fatto Quotidiano), fa di tutto per fare incazzare gli ‘europeisti’. Com’è noto,m in Georgia il partito filo-russo ha vinto con il 54% dei voti, mentre il partito che avrebbe dovuto portare la georgia dentro l’Unione europea si è fermato al 37%. Di solito i brogli elettorali si verificano quando un candidato vince per un soffio o quando vince per quattro cinque punti facendo votare i morti, facendo sparire le schede elettorali con la Magistratura che respinge tutti i ricorsi del candidato perdente, come avvenuto nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America nelle elezioni del Dicembre del 2020. Ma quando la differenza è di 17 punti, come nel caso delle elezioni celebrate in Georgia, parlare di brogli elettorali è ridicolo. La verità è che l’Unione europea non è attrattiva. Anzi, per essere precisi, per alcuni Paesi è un mezzo lager. Eppure ci sono i rappresentanti dei Governi di 13 Paesi dell’Unione europea su 27 che sostengono che in Georgia le elezioni sono state truccate. Hanno le prove? A quanto pare no. E allora perché rompono i cabbasisi? E mentre gli ‘europeisti’ si disperano che ti combina Orban? Se ne va in Georgia a congratularsi con i vincitori, cioè con i protagonisti del partito filo-russo. Il capo del Governo ungherese è spesso in disaccordo con i vertici Ue. Ma stavolta Orban ha fatto incazzare di brutto gli ‘europeisti’. Motivo? Orban ricopre la carica  di Presidente del Consiglio dell’Unione europea e, quindi, rappresenta la stessa Ue. E questo sta facendo impazzire di rabbia gli ‘europeisti’ sconfitti. Che, come diciamo noi in Sicilia, sono cornuti e mazziati…

Non è che la Georgia ‘europeizzata’ doveva diventare un paradiso fiscale? Intanto il Governo cinese si complimenta con chi ha vinto le elezioni in Georgia

In questi giorni l’incazzatura degli ‘europeisti’ è ai massimi livelli: non solo hanno perso di mala maniera ne elezioni in Georgia ma Orban ci mette pure la ‘briscola’, quasi a fargli uscire, come diciamo noi in Sicilia, le corna di fuori. Ma Orban va per la sua strada. E ha fatto apere, imperterrito, che “L’Ungheria si impegna a sostenere la Georgia”. Così i ‘famosi’ rappresentanti dei 13 Paesi Ue, come leggiamo in un post su un canale Telegram, sbraitano e ripetono che le elezioni in Georgia sono state irregolari con il risultato che rappresenta “un tradimento delle legittime aspirazioni europee del popolo georgiano” e “incompatibili con gli standard che ci si aspetta da un candidato dell’Ue”. Sarebbe interessante capire quali sarebbero gli “standard” dell’Unione europea. Forse gli ‘europeisti’ fanno riferimento agli standard dei paradisi fiscali presenti nell’Unione europea, con riferimento ad Olanda, Lussemburgo e Irlanda? (per la cronaca, in Europa ci sono altri due paradisi fiscali che non fanno parte della Ue: la Svizzera e l’Isola di Jersey). Sempre nel canale Telegram leggiamo che la Cina, a differenza dei 13 Paesi della Ue, non considera i risultati delle elezioni in Georgia irregolari. “La Cina – ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese – ha sempre rispettato la scelta del popolo georgiano e augura sinceramente alla Georgia stabilità e prosperità. La Cina è pronta a collaborare con tutte le parti per promuovere il continuo sviluppo delle relazioni Cina-Georgia”.

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