Via, ridiamo. Ecco ‘Il Foglio’ che propone il Premio Nobel per la Pace a Zelensky. E che dire di Ursula von der Leyen che vuole tutelare ambiente e biodiversità con i pannelli fotovoltaici al posto del grano?

Meno male che c’è chi riesce a comunicare buon umore

Ogni tanto bisogna anche sorridere. Ed è per questo che proponiamo ai nostri lettori due notizie che mettono buon umore. La prima è una notizia che pubblica Il Foglio con un articolo a firma del suo direttore, Claudio Cerasa. La seconda è una dichiarazione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che annuncia la catastrofe climatica. Cominciamo con Il Foglio. Non possiamo leggere l’articolo sulla rete perché non siamo abbonati a questo giornale. Ma Telegram riporta un passo del lancio di agenzia dell’Adnkronos. La notizia è che Il Foglio propone di assegnare il premio Nobel per la Pace al presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Volendo non è una proposta campata in aria: se gli svedesi hanno assegnato il Nobel per la Pace a Barack Obama, l’ex presidente USA che aveva portato guerra, morte e disperazione in mezzo mondo, beh, perché non farne dono anche a Zelensky che vorrebbe bombardare “in profondità” la Russia per fare scoppiare la guerra mondiale? Ormai il Nobel per la Pace premia chi provoca guerre e Zelensky merita questo premio. Magari potrebbe essere diviso a metà con la candidata Democratica alla presidenza degli Stati Unini d’America, Hamala Harris, che predica il proseguimento della guerra in Ucraina. Via, sarebbe una pelndida accoppiata ‘pacifista’: Kamala e Volodymyr. Ma adesso leggiamo insieme le parole ‘toccanti’ del direttore de Il Foglio, Cerasa:

Il presidente dell’Ucraina Zelensky, quello che ha perseguitato le comunità russe del suo Paese e che sta perseguitando i credenti della Chiesa ortodossa russa, da insignire con Premio Nobel per la Pace ‘a tipo’ Barack Obama

“Nessuna storia ha la forza di eguagliare quella di una figura che da due anni e mezzo sta facendo più di tutti, più di chiunque altro, per proteggere la nostra libertà, oltre che quella del suo popolo, e per difendere l’ordine liberale mondiale che ha come pilastro la difesa della pace. Quella figura coincide perfettamente con il volto di Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina. Non c’è nessuno nel mondo che ha fatto più di Zelensky per inviare ai dittatori di tutto il mondo, da Erdogan, a Xi Jinping, passando ovviamente per Putin, un messaggio preciso: l’occidente non è come il burro, la democrazia sa come difendersi, la società aperta ha gli anticorpi per reagire alle aggressioni, e i regimi illiberali che vogliono usare la forza per imporre la loro legge devono sapere che troveranno un muro solido formato da tutti coloro che vogliono difendere la pace”. Stupendo il commento del canale Telegram che riporta le dichiarazioni del direttore de Il Foglio: “A sto punto diamolo anche a Netanyahu e buonanotte”. In effetti, un bel Premio Nobel per la Pace diviso in tre fra il capo del Governo di Israele, Benjamin ‘Bibi’ Netanyahu, tra i protagonisti della guerra a Gaza, Kamala Harris, che vuole continuare la guerra in Ucraina e Volodymyr Zelensky che vuole bombardare “in profondità” la Russia sarebbe veramente il massimo…

La presidente della Commissione Ursula von der Leyen si scopre protettrice di ambiente e biodiversità: e i pannelli fotovoltaici al posto dei campi di grano?

Andiamo alla seconda notizia che leggiamo su un ironico post pubblicato da un canale Telegram: la Von der Leyen, “dopo il documento sul Green Deal del 2019, annuncia la catastrofe climatica per il 2050: razionamento dell’acqua, ma anche inondazioni (quindi ci sarà parecchia acqua), zanzare killer (forse quelle dell’amico Bill Gates) e nuove malattie (per la felicità di suo marito farmaceutico). Inoltre, temperature record, niente più ghiacciai e niente più rumore dei grilli per i suoi nipotini (forse perché ce li saremo mangiati tutti). Cosa propone per evitare questa inevitabile catastrofe? I crediti natura “per premiare le comunità locali e gli agricoltori che tutelano l’ambiente”. Insomma, leggiamo su euro news, “nuovi strumenti finanziari per ricompensare gli agricoltori che contribuiscono a invertire la perdita di biodiversità e il degrado climatico. Abbiamo bisogno di nuovi strumenti finanziari per compensare gli agricoltori per i costi aggiuntivi della sostenibilità e per indennizzarli per essersi presi cura del suolo, della terra, dell’acqua e dell’aria. È tempo di ricompensare coloro che servono il nostro pianeta”. Eh sì, c’è veramente da sorridere, se pensiamo che la signora von der Leyen sta sponsorizzando chi, nell’Europa mediterranea, smantella i terreni a seminativo per installare pannelli fotovoltaici. Della serie, predicare bene e razzolare male. Ormai siamo ben oltre il ridicolo.

Foto tratta da Il Riformista

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *