Vi raccontiamo perché una bottiglia da un litro di olio d’oliva extravergine italiano dell’annata passata non può costare meno di 10 euro

Se in un Centro commerciale o in un Supermercato locale trovate una bottiglia di olio d’oliva extra vergine italiano da un litro a 8 euro o anche meno, ebbene, sappiate c’è qualcosa di poco chiaro

Il COI, il Consiglio Olivicolo Internazionale prevede una campagna olivicolo-olearia 2023-2024 con una produzione mondiale di olio d’oliva pari a 2,407 milioni di tonnellate. Si tratta, per l’appunto, di una previsione che, con molta probabilità, tiene conto fino a un certo punto degli effetti legati alla siccità. Facciamo un esempio: lo scorso anno la Spagna – che è il primo Paese al mondo per la produzione di olio d’oliva – ha registrato un crollo della produzione del 56% circa. Quest’anno le previsioni raccontano di una produzione di olio d’oliva spagnolo in lieve miglioramento: ma sono previsioni teoriche, perché bisognerà tenere conto dell’andamento della siccità. Se pioverà poco, o non pioverà affatto – e questo fattore non riguarda solo la Spagna ma tutta l’Europa – va messa nel conto l’ipotesi di un’annata olivicola problematica.

Rispetto a qualche anno fa dai Centri commerciali sono sparite le “offertissime” di bottiglie di olio d’oliva extra vergine a 4 euro o anche meno: e questo è un fatto positivo, perché non poteva essere olio d’oliva extra vergine italiano

Siccità a parte, abbiamo letto qua e là che i prezzi dell’olio extra vergine di oliva italiano sono elevati. E’ assolutamente vero. Quanto si vedeva fino a qualche anno fa nei Centri commerciali – con le “offertissime”, ovvero bottiglie di olio d’oliva extra vergine a meno di quattro euro e, talvolta, anche a poco meno di 3 euro – ormai è solo un ricordo (anche se non sempre in queste “offertissime” si leggeva la parola “italiano”). A quel prezzo non poteva essere olio d’oliva extra vergine italiano. Ma se dobbiamo essere precisi, va detto che vendere bottiglie di olio d’oliva extra vergine italiano da un litro a 8 euro o anche a poco meno di 8 euro è un po’ strano. Qualcuno potrebbe obiettare: vabbè si è passati comunque da una media di 4-5 euro a bottiglia a 8 euro a bottiglia. Anche questo è vero. Ma bisogna considerare che l’attuale olio d’oliva extravergine italiano che si vende anche a 8 euro a bottiglia è stato acquistato dai grossisti a 8 euro e 80 centesimi. Ebbene, trovare al dettaglio una bottiglia di olio d’oliva extra vergine italiano da 3/4 di litro a 8 euro ci può stare, considerato che il costo è di 6 euro e 60 centesimi. Non è un grande margine, considerato che ci sono i costi di imbottigliamento e di distrubizione (non stiamo considerando la murga) ma ci può stare. Però vendere in un Centro commerciale una bottiglia di olio d’oliva extra vergine italiano da un litro a 8 euro non è molto comprensibile: se all’ingrosso l’olio extra vergine di oliva italiano è costato 8 euro e 80 centesimi come può essere venduto al dettaglio a 8 euro? Lavorano in perdita? Anzi, in stra-perdita, perché a 8 euro e 80 centesimi va aggiunto il costo di imbottigliamento e il costo di distribuzione.

Nessuno lavora in perdita

La morale di questa storia ci dice che una bottiglia di olio d’oliva extra vergine italiano da un litro non può essere venduta ad un prezzo inferiore a 10 euro, considerati anche i costi di imbottigliamento e distribuzione. Se trovate nei Centri commerciali – ma anche nei Supermercati locali – bottiglie di olio extra vergine italiano da un litro al prezzo di 8 euro o anche meno, beh, allora cominciate a porvi qualche domanda. Partendo dal presupposto che nessuno lavora in perdita. Questo principio vale anche per quest’anno? Grosso modo, sì. Anche se in questo momento è presto per fare previsioni. Sappiamo – con riferimento alla Sicilia – che c’è già stata una prima sciroccata a fine Marzo. Ci sarà stato un po’ di stress per le piante, certo. Però bisognerà aspettare cosa succederà durante la fiorituta, che varia a seconda dell’altidudine (più si sale rispetto al livello del mare, più si allunga il tempo della fioritura). Ci auguriamo, ovviamente, che vada tutto bene. Ma vale sempre quanto abbiamo scritto all’inizio per la Spagna: bisognerà tenere conto dell’andamento della siccità. Facciamo un altro esempio: in queste ore, in Puglia – prima Regione italiana per la produzione di olio d’oliva extra vergine – sono attese piogge. Una bella notizia per gli uilivi pugliesi e per gli olivicultori pugliesi. Non altrettanto possiamo dire per la Sicilia, dove non sembrano previste grandi piogge ad Aprile. Poi, chissà, magari verremo smentiti.

Foto tratta da AgroNotizie – Image Line

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