USA e Ue armano la Polonia e la Russia risponde schierando 100 testate nucleari. Militari europei in Ucraina? Intanto alla Camera dei deputati fanno a pugni sull’Autonomia differenziata

La politica italiana, da quello che si capisce, non teme che la guerra in Ucraina si trasformi in guerra nucleare e si occupa di altro

Vediamo che succede nel mondo mentre alla Camera dei deputati i parlamentari italiani di maggioranza e di opposizione si accapigliano, prendendosi a cazzotti. Il Ministro degli Affari esteri della Polonia, Radosław Tomasz Sikorski, leggiamo su un canale Telegram, fa sapere che la Russia “ha schierato fino a 100 testate nucleari nell’enclave di Kaliningrad”. Perché? Forse la risposta potrebbe essere cercata nella mossa degli Stati Uniti d’America, che si accingono a trasferire in Ucraina una seconda batteria del sistema di difesa aerea MIM-104 Patriot. La notizia arriva dal New York Times e viene ripresa da Telegram. “Verrà inviata una batteria che copre una delle installazioni militari americane in Polonia – leggiamo sempre in un canale Telegram -. Si prevede che il complesso verrà realizzato nei prossimi giorni . Il segretario alla Difesa (degli USA ndr), Lloyd Austin, e altri alti funzionari del Pentagono hanno chiesto ai Paesi europei di trasferire i loro sistemi in Ucraina. Nuove consegne sono state annunciate dai Paesi Bassi, che forniranno una seconda batteria, e dalla Germania, che fornirà una terza batteria, oltre ai sistemi di difesa aerea IRIS-T e ai cannoni semoventi Gepard”. In pratica, la Polonia sta diventando un concentrato di armi che arrivano da oltre Oltreoceano e da alcuni Paesi dell’Unione europea. I russi rispondono schierando un centinaio di testate nucleari nell’enclave di Kaliningrad. Per la cronaca, Kaliningrad è una città della Russia di circa 500 mila abitanti. Si trova tra Polonia e Lituania con accesso al Mar Baltico. La Lituania, sempre per la cronaca, è un Paese di poco meno di 3 milioni di abitanti che dal 2004 fa parte dell’Unione europea. Come la Polonia, anche la Lituania è schierata contro la Russia. Siccome i russi si aspettano qualche colpo gobbo da parte di Polonia e Lituania, hanno schierato le testate nucleari a titolo di monito.

La ‘coerenza’ di PD e Movimento 5 Stelle che nel 2019 – Governo Conte bis – stavano per approvare l’Autonomia differenziata. Iniziativa bloccata dalla pandemia. Oggi queste due forze politiche sono contro l’Autonomia differenziata e fanno a pugni con i leghisti…

Di fatto, la Russia ha militarizzato il Mar Baltico. In genere questo succede quando ci si approssima a una guerra. Ma, a quanto pare, queste ‘quisquilie’ non interessano il Parlamento italiano, in queste ore impegnato nell’Autonomia differenziata (una buttanata per scippare al Sud e alla Sicilia circa 70 miliardi di euro all’anno a Sud e Sicilia). Ancora per la cronaca, l’Autonomia differenziata stava per essere approvata a fine 2019 dal Governo di Giuseppe Conte bis PD-Movimento 5 Stelle, Ministro delle Regioni Francesco Boccia (qui un articolo del 2019). Di nuovo per la cronaca, a fine 2019 la legge per l’Autonomia differenziata venne bloccata non dalla politica ma dalla pandemia. Ora l’Autonomia differenziata è tornata in auge ma il PD e i grillini sono contrari. Il problema è che la rete non perdona e mette a disposizione dei cittadini la verità delle cose, a cominciare dalle contraddizioni. Ah, dimenticavamo: in Ucraina oggi ci sono tanti soldi e tante armi. Mancano i militari. Potete puntare gli orologi, perché, ora che si è conclusa la pagliacciata delle elezioni europee, gli americani torneranno a chiedere alla ‘Grande Unione europea’ militari da inviare in Ucraina per combattere contro i russi. Non ci credete? Anche noi vorremmo non crederci.

Sopra, testate nucleari, foto tratta da Il Messaggero

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