Una riflessione colma di gratitudine: grazie, Donne. È la vostra favola, per il più bel dono che siete

di Frate Domenico Spatola

La festa di tutti i giorni dell’anno

Quando Dio creò Adamo, lo volle fragile perché non si insuperbisse. Si illudeva. Volle perciò una collaboratrice perché assistesse l’uomo fin dall’infanzia. Insomma lo accudisse, come suo estremo gesto d’amore. Per tutta la vita. La volle generosa e a servizio totale come era lui stesso. La chiamò perciò “donna”, che vuol dire “signora”, ossia “Signore” al femminile. La dotò di molti doni, speculari ai suoi e necessari ad Adamo, ma le disse pure: “Tratterà te, come tratterà me”. La donna comprese che la sua vita sarebbe stata farcita di tanto dolore, ma che essa, come Dio, avrebbe sopportato con immenso amore. Grazie, Donne. È la vostra favola, per il più bel dono che siete. La gratitudine vi si deve non solo oggi, ma tutti i giorni dell’anno. È la vostra festa…

Foto Wikipedia

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