Ue: siglato il trattato Mercosur con Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay. Obiettivo: agevolare gli affari delle grandi imprese di servizi a spese degli agricoltori e della salute dei cittadini europei

L’appena rieletta presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si presenta propinando una nuova sciagura. Un accordo che piace solo allla Germania che continua a usare una sempre più orrida e fallimentare Unione europea per farsi i cazzi propri

Ogni tanto bisogna dire come stanno le cose. Con la firma del trattato commerciale Mercosur tra l’Unione europea e alcuni Paesi del Sudamerica (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) succede semplicemente questo: i prodotti agricoli sudamericani invaderanno l’Europa a dazio zero mentre le grandi aziende europee, soprattuto tedesche, che operano nel settore dei servizi andranno in questi Paesi sudamericani a fare affari d’oro. In pratica, ancora una volta, l’Unione europea sacrifica l’agricoltura, gli agricoltori e i consumatori europei per tutelare gli interessi di altri settori produttivi. Con la Germania che continua a usare una sempre più orrida e fallimentare Unione europea per farsi i cazzi propri. Del resto, in quale Paese è nata l’ineffabile presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha siglato questo terribile trattato commerciale con i quattro Paesi sudamericani? Ovviamente è tedesca e fa gli interessi del suo Paese. E anche dei grandi commercianti, che sono i veri padroni dell’agricoltura. I commercianti, come diciamo noi in Sicilia, accattanu e binninu, e sinni stanno futtanni ii tuttu ‘u restu. E il cerchio si chiude.

Con la firma di questo disastroso trattato commerciale i Paesi dell’Unione europea verranno invasi da prodotti agricoli sudamericani a dazio zero. I rischi legati alla presenza di pesticidi proibiti in Europa e da ormoni e antibiotici utilizzati a tempesta negli allevamenti di animali dei Paesi del Sudamerica

Ad essere bastonati, come già accennato, non sono solo gli agricoltori ma anche i consumatori europei. Ricordiamo che in Sudamerica, nelle attività agricole, si utilizzano pesticidi che in Europa sono stati banditi da decenni perché dannosi per la salute umana e animale. Per non parlare del fatto che in Sudamerica l’uso di OGM, Organismi Geneticamente Modificati, è la norma. Nella Ue gli OGM dovrebbero essere proibiti, a parte alcune eccezioni che riguardano spagnoli e portoghesi. Anche se non sono mancati i tentativi di introdurre gli OGM anche in tutti i Paesi Ue, ora con interventi ‘europeisti’ a trasi e nesci (ambigui per i non siciliani), ora consentendo al mais e alla soia OGM che arriva dal Sudamerica di entrare in Europa come mangine animale e anche nell’industria. Poi ci sono gli ormoni e gli antibiotici che negli allevamenti animali del Sudamerica vengono utilizzati a tempesta. Ma ai signori dell’Unione Europea, che quando verrà smantellata sarà sempre troppo tardi, del reddito degli agricoltori e della salute non gliene può fregare di meno.

Sarà interessante capire cosa faranno in Francia, rispetto a questa nuova porcata ‘europeista’, la destra del Rassemblement National di Marine Le Pen e la sinistra de La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon

Che succederà in Europa, tra agricoltori e consumatori? Assisteremo alla presa per il culo dei cittadini da parte della politica? In Francia, dove gli agricoltori sono già in subbuglio da alcune settimane proprio contro il Mercosur, il presidente Emmanuel Macron, a parole, dice di essere contrario al trattato commerciaòle con i quattro Paesi del Sudamerica. Peraltro Macron, in questo momento, è in grande difficoltà, perché non ha una maggioranza in Parlamento, è alle prese con una difficile crisi di Governo e, con molta probabilità, non potrebbe reggere l’urto delle proteste popolari degli agricoltori e dei Gilet Gialli. Ma ricordiamoci che Macron è un esponente del mondo che vuole il Mercosur. La vicenda del Mercosur, che gli agricoltori francesi vedono come una rovina, ci darà comunque la possibilità di capire se i due partiti maggioritari nel Parlamento francese – la destra del Rassemblement National di Marine Le Pen e la sinistra de La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon – difendono gli interessi dei cittadini e degli agricoltori, o se li prenderanno per il culo. Nel primo caso i vertici del Rassemblement National e de La France Insoumise dovrebbero imporre al presidente Macron e al nuovo Governo di pronunciare un secco “No” al Mercosur, impegnando il nuovo esecutivo a non applicarlo, anche a costo di fare uscire la Francia dall’Unione europea; se invece i citati leader dei due maggiori partiti politici francesi cominceranno a ‘trattare’ con la Commissione europea per ‘tutelare gli agricoltori e cittadini francesi’, ebbene, ciò significherà che queste due forze politiche prenderanno per il culo agricoltori e cittadini francesi. Da registrare, a livello europeo, la contrarietà di Copa e Cogeca che dovrebbero rappresentare le cooperative agricole e gli agricoltori in generale. Il problema è che i vertici di queste due organizzazjoni, rispetto alla ‘porcata’ del Mercosur, fino ad oggi hanno prodotto solo chiacchiere.

Fino ad ora, in Italia, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il suo cognato-Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, non hanno difeso gli agricoltori. E dubitiamo che si metteranno contro la Ue. L’unica speranza è che gli agricoltori italiani scendano subito nelle piazze per protestare

Lo stesso discorso vale per l’Italia. La presidente del Consiglio del nostro Paese, Giorgia Meloni, rispetto al Mercosur, ha dato fino ad oggi sfoggio di grande ambiguità: ha manifestato dubbi ma non si è detta contraria, anche perché il suo Governo ha arraffato la poltrona nella Commissione europera con Raffaele Fitto. Non va meglio con il suo cognato Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, un governante che fino ad oggi ha brillato per grande assenza e inefficienza sui temi cruciali dell’agricoltura. E gli altri i partiti politici? Solo la Lega di Matteo Salvini, in questa fase, si è pronunciata contro il Mercosur senza se e senza ma in difesa degli agricoltori italiani. Diamo per scontato il “No” al Mercosur del generale Roberto Vannacci (che tra l’altro fa parte della Lega), del movimento Indipendenza di Gianni Alemanno e dei Comunisti di Marco Rizzo. Dalle parti di Forza Italia fanno i pesci dentro il barile mentre non abbiamo capito quale sia la posizione degli ‘europeisti’ del PD di Elly Schelin. Idem per i grillini di Giuseppe Conte. Solo chiacchiere anche da parte dei sindacati agricoli: la Coldiretti ha manifestato qualche blanda protesta, idem CIA, Confagricoltura, Lega delle Cooperative. Si blatera di “reciprocità” che, detto in soldoni, non serve a una beata minchia: chi è che dovrebbe controllare che le regole agronomiche imposte alle imprese agricole italiane vengano imposte anche alle imprese agricole – in questo caso di Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay – ben sapendo, come già accennato, che questi Paesi utiizzano pesticidi da noi proibiti e antibiotici e ormoni a tempesta? Ma questi ci prendono per stupidi? L’unica speranza è che gli agricoltori italiani scendano in piazza: ora, però, non dopo le vacanze di Natale, perché la signora von der Leyen ha firmato la porcata del Mercusur in questi giorni perché conta proprio sul fatto che gli agricoltori non scenderanno per le strade a protestare nei giorni precedenti il Natale. Invece le proteste debbono partire ora, perché è l’unico mondo per costringere la Commissione europea a ‘rimangiarsi’ l’accordo sul Mercosur.

Gli agricoltori siciliani farebbero bene ad iniziare a protestare subito. Qual è la posizione politica della Nuova DC di Cuffaro su questa nuova ‘porcata europeista’?

E in Sicilia? Leggiamo qua e là che gli agricoltori della nostra Isola si stanno organizzando per fare non abbiamo capito bene che cosa. Anche in questo caso va detto che le proteste vanno sviluppate ora, senza perdere tempo. Invece di pensare ai regali di Natale, che servono solo a fare ‘ingrassare’ i commercianti, non certo per meditare sulla nascita di Gesù, gli agricoltori siciliani dovrebbero scendere in piazza subito per protestare. Del resto, le semine sono state effettuate e ci sono tutte le condizioni per costringere l’Assemblea regionale siciliana ad occuparsi del Mercosur invece che della spartizione dei fondi della legge Finanziaria. Ultima notazione per la nuova DC di Totò Cuffaro. Cuffaro, nei convegni, non dimentica mai di parlare dell’agricoltuta siciliana. In effetti, è uno dei pochi politici siciliani che conosce i problemi dell’agricoltura. Bene: qual è la posizione di questo partito rispetto alla ‘porcata’ del Mercosur? La Nuova DC si sta accodando ai ‘banditi’ del Partito Popolare Europeo (PPE)? Vero è che i prodotti che verranno particolarmente massacrati saranno il riso, il mais, lo zucchero, gli allevamenti bovini e gli allevamenti di polli. Ma a parte il fatto che anche in Sicilia non mancano gli allevamenti bovini, ricordiamo che ci sarà anche un’invasione di ortrofrutta a prezzi stracciati che creerà ulteriori problemi ai produttori siciliani di ortofrutta. Per non parlare degli effetti sulla salute, visto che tanti prodotti agricoli sudamericani, come già ricordato, non sono esattamente un toccasana per l’organismo umano e per gli animali.

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