Ue in guerra contro Putin? Minchiata. Gli 800 miliardi di euro sosterranno le economie di Germania e Francia. Non saranno solo debiti: buona parte dei fondi verranno scippati all’agricoltura

In particolare, il conto lo pagheranno gli agricoltori dell’Europa mediterranea. C’è chi vorrebbe ‘rapinare’ anche il Fondo di Sviluppo e Coesione ma già c’è ‘bordello’

Riarmo della ‘Grande’ Unione europea dell’euro: le notizie sono tre. Prima notizia: in questa storia la Russia e la guerra a Putin non c’entrano una beata minchia. Seconda notizia: il grande affare da 800 miliardi di euro, perché di questo si tratta, lo gestiranno Germania e Francia le cui economie sono con il ‘culo a terra’. Terza notizia: l’idea di indebitare i 27 Paesi Ue con altri 800 miliardi di euro non regge, perché più della metà degli stessi Paesi si opporrebbe: da qui la genialata di saccheggiare i fondi per l’agricoltura e il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC). Su quest’ultimo Fondo c’è già un gran casino, perché si tratta di grandi appalti con ‘annessi & connessi’ che sono già in buona parte ‘promessi’. Di fatto, a pagare il conto più salato per ‘armare’ l’Unione europea (in realtà, per sostenere le economie di Germania e Francia) saranno gli agricoltori europei: o meglio, gli agricoltori dell’Europa mediterranea. L’occasione per smantellare in modo più veloce i campi di grano: per esempio, i campi di grano duro di Sud Italia e Sicilia da sostituire con i pannelli fotovoltaici per portare l’energia nel Nord Italia e magari in Germania dove hanno gettato decine e decine di miliardi di euro nelle pale eoliche per poi scoprire che il vento, mettiamola così, è stato sopravvalutato. Si parla anche di tagli all’agrumicoltura.

Germania e Francia, grazie alla guerra in Ucraina, hanno trovato il modo di continuare a farsi i cavoli propri. Altro che Europa dei popoli!

La prima notizia, in realtà, si conosceva già: se non altro perché alla Russia di Putin di ‘conquistare’ Paesi europei non gliene può fregare di meno. La questione riguardarebbe i Paesi dell’Europa Orientale pieni di migranti (Polonia) e altri Paesi ex Unione Sovietica che oggi per la Russia sarebbero solo problemi. Tolta ‘sta fesseria, rimangono invece le altre due notizie, che invece sono vere. La Germania non riesce più a vendere una mazza nel mercato globale, perché le prime mosse del presidente americano, Donald Trump, hanno già mandato in frantumi parti importanti della globalizzazione economica. E poiché il programma di Trump è lo smantellamento sistematico del sistema ultra-liberista e globalista, la Germania deve fare in modo di arraffare una buona parte degli 800 miliardi di euro per tenere in piedi la propria traballante economia, eliminando una parte della produzione di automobili che stanno subendo quello che in Sicilia si esprime con la frase: “Mancu a li cani” (non si vendono nemmeno ai cani). Non dobbiamo dimenticare che la Commissione europea presieduta da dalla tedesca Ursula von der Leyen ha acquistato 70 miliardi di euro di vaccini contro il Covid, o presunti tali, e ancora oggi non si sa come sono andate le cose con le multinazionali farmaceutiche. ‘Operazione’ gestita sotto il segno del segreto di Stato. Questa è l’Unione europea e questa è la Germania. Punto. Anche l’economia francese sta sprofondando, perché Russia e Cina, piano piano, stanno sfilando alla Francia le colonie in Africa: erano quattordici colonie, quattro o cinque hanno già salutato gli eredi di Napoleone e le altre sono in rivolta. Tra due anni e anche meno i francesi di Macron, sempre per dirla alla siciliana, si potranno stuiari u musso (strofinare il muso), che tradotto significa che i francesi non potranno più mettere piedi in Africa da dove verranno cacciati a fisca e piriti. Altro che uranio ‘a gratis’ dall’Africa!

A furia di non ribellarsi e di accontentarsi dell’assistenzialismo gli agricoltori dell’Europa mediterranea sono destinati a pagare il conto più salato

I fregati, come sempre, saranno gli agricoltori dell’Europa mediterranea, che dovebbero subire una riduzione dei fondi di almeno il 50%. Il ragionamento che fanno tedeschi e francesi è il seguente: noi dobbiamo cercare di tenerci buoni i nostri agricoltori e fare pagare il conto agli agricoltori spagnoli, portoghesi, italiani, greci e, volendo, dando qualche colpetto anche alle agricolture dell’Europa dell’Est, però senza esagerare. Gli agricoltori dell’Europa mediterranea faranno un po’ di ‘bordello’ ma poi si rassegneranno, anche perché sono di natura dei ‘vinti’ che sopportano tutto: ogni anno fanno le bizze ma si sciroppano il grano estero; così come hanno accettato senza pipitiare l’etichettatura della pasta che non prevede la chiara indicazione della provenienza del grano duro; hanno ‘ingoiato’ la produzione di vino senza uva e ora si stanno sorbendo, senza eccessive lamentele, la scritta “Fa male alla salute” nelle bottiglie di vino. Insomma, la ‘botta’ gliela possiamo dare, tanto sono innocui. L’unica cosa che la Francia avrebbe chiesto e ottenuto è lo stop momentaneo al Mercosur, l’accordo commerciale con alcuni Paesi del Sudamerica che scatenerebbe un gran casino tra gli agricoltori francesi. In conclusione, tedeschi e francesi stanno utilizzando la faccia di Putin per fare quello che hanno sempre fatto da quando esiste l’Europa ‘presunto’ unita: i fatti propri!

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