Ucciso in un attentato rivendicato da Kiev il capo delle forze nuceari russe generale Igor Kirillov. In Occidente hanno calcolato quello che potrebbe succedere?

Il fatto di avere sostanzialmente perso la guerra in Ucraina giustifica un atto di terrorismo così grave? Sfidare la Russia di Putin su questo terreno non è un grande azzardo?

E’ stato ucciso a Mosca in un attentato il capo delle forze nucleari, biologiche e chimiche russe, generale Igor Kirillov. Secondo quanto leggiamo su skytg24, l’attentato è stato “rivendicato da Kiev”. Come scriviamo ormai da alcune settimane, in Ucraina non soltanto i militari di questo Paese e i tanti mercenari ma tutte le cancellerie occidentali che sostengono il Paese di Zelensky sono alle alle corde. I russi avanzano inerosabilmente, corse perché puntano ad entrare a Kiev prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, previsto il prossimo 20 Gennaio. Non riuscendo più a bloccare l’avanzata russa, anche per la carenza di militari, Ucraina e Occidente hanno optato per gli attentati terroristici. Così, questa mattina a Mosca, alle 6 di mattina circa, nella zona Sud-Est della città, è scattato l’attentato contro Kirrilov.

Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che questo attentato complicherà i rapporti tra Putin e Trump. 330 grammi di tritolo sono stati piazzati nel monopattino che usava il generale russo

Stando alle prime ricostruzioni, 330 grammi di tritolo sono stati piazzati nel monopattino del generale Kirrilov. Nell’esplosione è stato coinvolto anche il vice del capo delle forze nucleari, biologiche e chimiche russe, anche lui deceduto. Come eggiamo in un canale Telegram, Kirrilov “era in prima linea da anni nel denunciare i biolab segreti americani in Ucraina e nel resto del mondo e ha portato le prove che dietro la fanta pandemia e il Covid ci fossero gli Stati Uniti. Ha denunciato e portato le prove del coinvolgimento in queste attività criminali dei clan Clinton, Biden, Obama, Soros, ecc… Le indagini sono in corso“. Si tratta di un attentato terroristico gravissimo. E anche molto azzardato. Sfidare la Russia di Putin in questo campo è, a nostro modesto avviso, un atto assai temerario. Vero è, lo ribadiamo, che per l’Occidente è un’umiliazione quanto sta avvenendo in Ucraina dove le truppe della Russia stanno vincendo su tutta la linea. Il fatto che la Russia non sia stata bombardata “in profondità” con i missili a lunga gittata è stata una scelta occidentale di buon senso che ha evitato una reazione russa. Ora è arrivato questo attentato. Un segnale bruttissimo. Non ci sembra azzardato scrivere che potrebbe materializzarsi una reazione russa. Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che questo attentato complicherà i rapporti tra Putin e Trump. Non è da escludere che questa possa essere una delle motivazioni di questo atto: ‘avvelenare’ o pozzi in prossimità dell’arrivo alla Casa Bianca del nuov presidente.

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