Trump e Putin hanno cambiato strategia in Ucraina per stanare l’Unione europea? I due leader parlano sempre di pace ma… Il dubbio di una NATO sempre più lontana dall’attuale Governo americano

Non sfugge agli osservatori che i vertici di Stati Uniti e Russia stanno organizzando i prossimi incontri per la ‘pace’ ad Aprile… Della serie, un altro mese di guerra è assicurato. Vediamo che fanno gli ‘europeisti’…

Qualcuno che vorrebbe bloccare la guerra in Ucraina, oltre al presidente americano Donald Trump, c’è. Per esempio, il capo del Governo dell’Ungheria, Viktor Orban. O il capo del Governo della Slovacchia, Roberto Fico. Ma sono casi isolati. Le notizie che arrivano in queste ore sono brutte. Ci sono attacchi di ucraini e soprattutto mercenari occidentali in territori russi, magari con la ‘benedizione’ della NATO in chiave anti-Trump. E ci sono attacchi dei russi in un’Ucraina sempre più boccheggiante. Di questi due argomenti racconteremo i particolari in un prossimo articolo. In questo momento segnaliamo ai nostri lettori quella che a nostro modesto avviso potrebbe essere la novità. Ovvero? Semplice: non è da escludere che Trump e il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, avendo, di fatto, l’Unione europea contro, ad eccezione di Olanda e delle citate Ungheria e Slovacchia, abbiano rivisto la strategia da seguire. Inutile, in questa fase, provare a fermare la guerra in Ucraina. Certo, il dialogo tra le due potenze continua, facendo finta di coinvolgere il presidente iucraino, Volodymyr Zelen’skyj. Ma lo stesso dialogo viene dilazionato nel tempo. Oggi è il 21 Marzo e si parla di nuovi incontri nei primi di Aprile, forse anche a metà Aprile… Insomma, per altri 20 giorni, forse 30 giorni la guerra in Ucraina continuerà. Trump e Putin, questa la sensazione che emerge, potrebbero aver deciso di dare ‘spago’ all’Unione europea e al Regno Unito per attirarli nella trappola di Kiev. Non è certo un caso se Trump, che potrebbe richiamarsi ai Trattati di Parigi del 1947, stia nei fatti accettando il riarmo non tanto dell’Ue, quanto della Germania, la grande sconfitta della Seconda guerra mondiale, che in teoria non potrebbe riarmarsi. Trump vuole capire di quali Paesi europei si può fidare? Anche perché l’attuale presidente USA e Putin stanno lavorando all’annientamento del regime globalista-Green Deal, che non coinvolge solo la Ue e i laburisti inglesi.

Vikctor Orban e Robert Fico spine nel fianco dei ‘guerrafondai’ targati Ue tra leader politici, manifestazioni di piazza pagate con il denaro pubblico, guitti e saltimbanchi vari

Nella direzione della nuova strategia di Trump e Putin potrebbero essere interpretate le dichiarazioni di Orban: “Non sosteniamo l’assegnazione di miliardi di euro all’Ucraina perché, a nostro avviso, l’Unione europea dovrebbe concentrarsi su un unico compito: sostenere gli sforzi di Trump per stabilire la pace. Questa dovrebbe essere la nostra priorità e nient’altro. C’è qualcuno al mondo oggi che è veramente in grado di raggiungere la pace, a parte il Presidente degli Stati Uniti? Gli ungheresi rimangono fermamente convinti che tutti gli sforzi debbano essere diretti a raggiungere la pace il prima possibile. In primo luogo, per ragioni cristiane, perché migliaia di persone muoiono ogni giorno. In secondo luogo, per ragioni economiche, perché la guerra è molto costosa. Quindi non voglio che questo continui. E se ora abbiamo un leader, il Presidente Trump, che si assume la responsabilità di avviare negoziati di pace, sosteniamolo”. Stesso discorso per le dichiarazioni di Fico. Il capo dell’esecutivo della Slovacchia potrebbe bloccare le nuove sanzioni contro la Russia, con la scusa che potrebbero ostacolare i colloqui per fermare il conflitto in Ucraina.

Anche l’Olanda si è chiamata fuori dal riarmo e, di fatto, dalla contrapposizione degli ‘europeisti’ a Russia e Stati Uniti d’America

Di fatto, la presa di posizione del Parlamento olandese, che ha votato contro la partecipazione al “riarmo dell’Europa”, e le iniziative di Ungheria e Slovacchia si pongono in netta contrapposizione con la Germania, che ha già trovato 500 miliardi di euro per riarmarsi (e altri 500 miliardi di euro per provare a salvare due grandi banche di questo Paese in difficoltà, una delle quali è a rischio ‘colonizzazione’), e con la Francia di Emmauel Macron che, nelle ultime settimane, come racconta un canale Telegram, ha ricevuto i capi militari di oltre 30 Paesi, non certo per parlare di pace. Sulla stessa lunghezza d’onda il Primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, che in queste ore ‘insegue’ i rappresentanti di 37 Paesi per convincerli a fornire assistenza militare a Kiev. Sempre sulla lunghezza d’onda ‘guerrafondaia’ le parole del presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, che addirittura ritiene che un cessate il fuoco temporaneo in Ucraina sia un “errore strategico”. Questo perché, a suo dire, consentirebbe alla Russia di rafforzare la propria posizione. Dichiarazione un po’ campata in aria, visto che contraddice la realtà: la Russia, infatti, sotto il profilo militare, non ha mai abbassato la guardia, non a caso, anche se lentamente, continua ad avanzare in Ucraina e nella Regione russa di Kursk. In realtà, Costa, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il Regno Unito di Starmer e la maggioranza dei Paesi Ue vogliono utilizzare il riarmo per provare ‘keynesianamente’ a rilanciare le proprie economie in crisi, come fece Hitler dopo che andò al potere. Semmai è l’Ucraina che vorrebbe utilizzare lo stop temporaneo alla guerra per riarmarsi e riorganizzarsi. Su questo Putin (d’accordo con Trump) è stato abilissimo: avanzando la proposta di una tregua con l’interruzione delle forniture di armi e Intelligence all’Ucraina, di fatto, ha costretto Ue e Regno Unito a venire allo scoperto e a dire “No”. Se la guerra in Ucraina sta proseguendo è perché lo vogliono Unione europea e Regno Unito, che stanno continuando a fornire soldi, armi e soprattutto mercenari all’Ucraina, con la probabile ‘regia’ di una NATO sempre più lontana dagli interessi dell’America di Trump.

L’abilissima Maria Zakharova che cerca di far passare per ingenui gli stessi russi…

Insomma, con grande maestria Trump e Putin hanno fatto scoprire le ‘carte’ a Ue e Regno Unito e stanno creando le basi per sbaraccare la NATO. Non arriva casualmente una dichiarazione di queste ore di Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa: “Zelen’skyj ha dichiarato pubblicamente il suo rifiuto di colpire le infrastrutture energetiche russe – dice la Zakharova – ma di fatto ha dato ordine di effettuare nuovi attacchi” che hanno colpito impianti energetici russi. “Zelen’skyj – prosegue la portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa – vuole ostacolare le iniziative di pace, comprese quelle proposte da Trump. […] Il regime di Zelen’skyj ha dimostrato una totale mancanza di volontà politica per la pace e la risoluzione dei conflitti attraverso la diplomazia. […] Mosca spera che gli Stati Uniti abbiano ascoltato le dichiarazioni sulla necessità di interrompere gli aiuti militari e di fornire informazioni di intelligence a Kiev…”. In realtà, da consumata diplomatica, la Zakharova racconta solo una parte della verità: figuriamoci se la Russia, sotto il profilo militare, si lascia prendere in contropiede da Ue, Ucraina e NATO, che fino ad oggi, in guerra e in diplomazia, non ne hanno combinata una giusta. In realtà, come abbiamo scritto all’inizio, Russia da una parte e Ucraina, Ue e NATO dall’altra parte se le stanno dando di santa ragione e non è certo per caso che una trentina di militari della NATO sono finiti intrappolati a Kursk. Ma dell’andamento della guerra scriveremo in un prossimo articolo. Il tempo di leggere un po’ di giornali, agenzie e siti nazionali e internazionali, oltre a Telegram.

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