Trump avvia un’indagine sulle decine e decine di miliardi di dollari erogati all’Ucraina. Guarda caso proprio quando la Magistratura belga rilancia l’inchiesta Qatargate… Che sta succedendo?

Sta per scoppiare un ‘grande bordello’ finanziario che coinvolge Commissione europea e Parlamento europeo?

C’è una notizia che sta passando in secondo piano ma che invece è molto importante. Argomento: le decine e decinee di miliardi di dollari che gli Stati Uniti d’America hanno erogato all’Ucraina da quando è iniziata la guerra contro la Russia, a fine Febbraio 2022. Le mosse dell’amministrazione di Donald Trump sono due: 1) stop agli aiuti statunitensi all’Ucraina; 2) analisi dettagliata di come sono stati spesi i soldi che gli USA hanno inviato in Ucraina da tre anni a questa parte. Di questo si occuperà l’inviato speciale di Trump in Italia, Paolo Zampolli. Italiano di Milano, Zampolli è considerato un grande esperto in materia di analisi dei flussi di denaro. Zampolli seguirà i passaggi di denaro dagli Stati Uniti all’Ucraina (qui un articolo). Perché Trump ha deciso accendere i riflettori su questo enorme flusso di denaro? Perché, evidentemente, da una prima analisi effettuata i conti non tornano. Si tratterà di verificare quanti miliardi di dollari americani sono arrivati in Ucraina, che strada hanno seguito, come sono stati spesi, se una parte di questo denaro ha preso vie diverse dall’Ucraina o se, una volta arrivato in Ucraina, è stato dirottato altrove.

Non si esclude nulla perché potrebbe venire fuori di tutto

Le voci che ci sia stata e ci sia ancora poca chiarezza sulla destinazione e sull’uso di questo grande flusso di denaro sono note da tempo. Ma adesso Trump e i suoi collaboratori hanno deciso di vederci chiaro. Non c’è nemmeno bisogno di precisare che l’analisi di questi flussi di dollari riguarda la precedente amministrazione americana del Democratico Joe Biden. E’ interessante notare che verrà studiato attentamente l’ammontare di dollari finito in Ucraina e se questa massa di denaro è tutta riconducibile al Gverno degli Stati Uniti d’America. C’è il dubbio, infatti, che ci siano stati flussi di denaro ‘coperti’ dai flussi ufficiali: in altre parole, non si esclude che ci possa essere stato anche riciclaggio. Argomento che abbiamo sollevato anche noi con un articolo (che potete leggere qui). E’ probabile, anzi è molto probabile che presto, molto presto, sentiremo parlare di Paolo Zampolli e del lavoro che ha già iniziato a svolgere. C’è chi dice che la mossa dell’amministrazione Trump sia stata pensata e attuata come una sorta di ritorsione verso il presidente dell’Ucraina (peraltro con mandato scaduto), Volodymyr Zelens’kyj, dopo la baruffa andata in scena nella Sala Ovale della Casa Bianca dei giorni scorsi. Noi non ci crediamo, se non altro perché, a nostro avviso, la lite fra Trump e il vice presidente americano JD Vance da una parte e Zelen’skyj dall’altra arte potrebbe essere stata una mezza sceneggiata per creare ulteriori divisioni nell’Unione europea (qui il nostro articolo). E infatti tra i 27 Paesi dell’Unione europea sta scoppiando il ‘bordello’ tra chi vuole l’esercito europeo e chi non lo vuole, tra chi accetterà 800 miliardi di euro di nuovo debito per foraggiare le industrie che producono armi e chi si opporrà, tra chi è favorevole alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e chi invece ne chiederà le dimissioni e via continuando.

Scommettiamo che spunteranno anche i ‘numeri’ dei flussi dei tanti miliardi di euro erogati dall’Unione europea sempre all’Ucraina?

Ah, dimenticavamo: con molta probabilità, con i mezzi di cui dispongono gli analisti finanziari americani, non è da escludere che decidano di dare un’occhiata anche ai flussi dei miliardi di euro che l’Unione europea ha erogato sempre all’Ucraina. Che questo avverrà, beh, non è improbabile: bisognerà capire a quali mezzi d’informazione finiranno queste notizie: ovviamente non finiranno ai mezzi d’informazione foraggiati dall’Unione europea. C’è, inoltre, una coincidenza che, di certo, avrebbe insospettito Hercule Poirot, il celebre personaggio della scrittroce Agatha Crhistie: nelle stesse ore in cui è venuto fuori la notizia che un grande esperto di analisi dei flussi finanziari analizzerà quanti miliardi di dollari americani sono arrivati in Ucraina e come sono stati spesi, la magistratura belga ha rilanciato l’inchiesta Qatargate, conosciuto anche come Eurotangentopoli o Maroccogate, lo scandalo di corruzione e riciclaggio di denaro che due anni fa ha investito il Parlamento europeo (qui un articolo). Sembrava un’inchiesta ‘insabbiata’ come le inchieste delle Magistrature europee sui miliardi di euro spesi per le forniture dei ‘presunti’ vaccini contro il Covid. Invece, guarda caso proprio quando sta per aprirsi una ‘finestra’ sul fiume di denaro finito in Ucraina, ecco che l’inchiesta sugli europarlamentari “con i soldi nei sacchi” torna in auge. Insomma, Commissione europea e Parlamento europeo, improvvisamente, finiscono sotto le lenti d’ingrandimento non per questioni ‘culturali’ ma per spaventose montagne di denaro. La nostra sensazione è che sull’Unione europea stia per abbattersi una ‘dragunara’ finanziaria dai risvolti imprevedibili.

Foto tratta da Freepik

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