Trovata la soluzione per i problemi dell’agricoltura siciliana: al posto di grano, agrumi e vite i tartufi che piacciono tanto all’assessore Sammartino

Una soluzione geniale per affrontare i risolvere i problemi dell’agricoltura siciliana

Finalmente risolti i problemi dell’agricoltura siciliana. Con un colpo di genio l’assessore regionale all’Agricoltura ha trovato, come dire?, la ‘Pietra filosofale’ per affrontare e risolvere, alla radice, i problemi che travagliano da anni il comportanto agricolo della nostra Isola. La soluzione sta nei tartufi, come si legge in un comunicato della Regione siciliana: “Disco verde dal Governo regionale al nuovo regolamento che dà attuazione alla legge regionale 35/2020 che regolamenta la raccolta, la coltivazione e il commercio dei tartufi siciliani e la salvaguardia degli ecosistemi tartufigeni”. Spiega lo stesso assessore Sammartino: “Una buona notizia per tutta la filiera del tartufo locale, prodotto d’eccellenza del territorio. La regolamentazione della produzione del tartufo attraverso regole certe ci consentirà di tutelare e valorizzare il prodotto siciliano e dare nuova linfa al rilancio del comparto”. La “regolamentazione” attraverso le “regole”: cosa possono volere di più gli agricoltori siciliani? “La legge – leggiamo sempre nel comunicato – mette ordine e fissa le regole per il rilascio delle attestazioni di riconoscimento delle tartufaie controllate o coltivate. Vengono inoltre fissati criteri e modalità per l’esercizio della ricerca e della raccolta dei tartufi: per ottenere l’autorizzazione a queste attività e alla commercializzazione sarà obbligatorio un tesserino di idoneità, sia per l’esercizio amatoriale che professionale, conseguibile con il superamento di un esame. La norma mette nero su bianco anche le prescrizioni tecniche per la costituzione di nuove tartufaie e il riconoscimento di quelle controllate”.

Il futuro della Sicilia a tavola sono il glifosato, le micotossine e i metalli pesanti…

Tutto chiaro, allora, agricoltori siciliani? Basta perdere tempo con il grano duro che coltivare in Sicilia: meglio puntare sulle tartufaie. Del resto, c’è l’ottimo grano duro canadese con le possibili presenze di glifosato e micotossine che ‘rafforzano’ l’apparato digerente, l’apparato endocrino e anche il nostro sistema immunitario. C’è il grano duro ucraino ricco di preziosi metalli pesanti che sono un toccasana per l’organismo umano. Anche le arance: basta con queste arance siciliane, ci sono le arance egiiane e le arance marocchine che sono squisite; basta con i limoni: ci sono i limoni argentini da spremere al ritmo del tango. Basta con l’uva da tavola e con il vino: la prima ingrassa, il secondo fa cantare. Basta con le pesche siciliane, basta con il latte e con i formaggi siciliani che fanno prendere peso. Pensate solo ai tartufi e trasformate i vostri campi di grano in immense distese di pannelli fotovoltaici per fornire energia al Veneto, al Piemonte, alla Lombardia, all’Emilia Romagna e anche alla Germania. Chiudete i granai e buttatevi nel meraviglioso mondo dei tartufi…

Foto Wikipedia

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