Televisione ed ‘europeisti l’hanno capito che a Trump dei giganti americani del Web non gliene può fregare di meno? L’hanno capito che la Germania potrebbe salutare Ue ed euro?

Oggi ascoltanto per caso un’intervista in televisione ci siamo divertiti un mondo

Ogni tanto, guardando la televisione, tra un film e l’altro ci capita di ascoltare per qualche minuto i programmi di intrattenimento e qualche intervista. Oggi, a pranzo, ci siamo divertiti un mondo nell’ascoltare le parole di uno ‘scienziato’ della politica dell’Unione europea. Già gli ‘europesti’ fanno sorridere “a prescindere”, per dirla con il grande Totò ma l’intervista di oggi è stata veramente esilarante. I due – intervistatore e intervistato – affrontavano la questione dei dazi doganali americani che scatteranno il 2 Aprile. “Cosa può fare l’Europa per rispondere al presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump?”, ha chiesto l’intervistatore. Velocissima la risposta dell’intervistato: “Beh, ci sono i colossi del Web americani…”. Della serie, si possono tassare i colossi americani del Web. La cosa incredibile è che questi due – intervistatore ed intervistato – erano convinti di aver centrato l’obiettivo. Della serie: appena l’Unione europea minaccerà di aumentare le imposte ai giganti americani del Web, Trump, con la coda tra le gambe, ritirerà subito i dazi doganali contro i prodotti europei.

Gli ‘europeisti’ ancora non hanno capito quali sono gli obiettivi che persegue Trump

Sì, ascoltandoli ci siamo veramente divertiti. Con molta probabilità, questi due ‘giganti’ della televisione non sanno che a Trump, dei giganti americani del Web, non gliene può fregare di meno. Evidentemente non ricordano che nella campagna elettorale delle elezioni presidenziali del 2020 i giganti americani del Web hanno penalizzato in tutti i modi possibili il candidato Trump. Anche Twitter, che oggi si chiama X, non ha certo trattato bene Trump. Certo, dopo la vittoria di Trump i ‘capi’ dei giganti americani del Web hanno cambiato atteggiamento. Ma dubitiamo che l’attuale presidente americano abbia dimenticato: anzi. Ricordiamoci che Trump ha un mandato preciso: distruggere il sistema ultra-liberista e globalista e ridimensionare drasticamemte tutti i potentati che si sono accompagnati al Partito Democratico americano negli anni della prima presidenza di Trump (2016-2020) e durante la campagna elettorale del 2020. E poi regolare i conti: a) con chi ha avallato il risultato delle elezioni presidenziali del 2020, che Trump non ha mai riconosciuto, perché ha sempre detto che la vittoria gli è stata rubata: cosa, questa, che noi riteniamo vera; b) con chi ha appoggiato l’ex presidente americano, il democratico Joe Biden, nei quattro anno della sua presidenza.

Le differenze economiche tra USA e Ue ci dicono perché la stessa Unione europea affonderà

Cosa stiamo cercando di dire? Che se l’Unione europea, per ripicca verso i dazi doganali che dovrebbero colpire alcuni prodotti europei, dovesse aumentare le imposte ai giganti del Web, ebbene, Trump non potrebbe che essere felice. Il fatto che verrebbe colpito anche X di Elon Musk, molto vicino a Trump, non creerebbe problemi. Per almeno due motivi. In primo luogo, perché Musk è ricchissimo e l’eventuale aumento dell’imposizione fiscale da parte dell’Ue non gli cambierebbe la vita; in secondo luogo, perché se Musk è accanto a Trump, beh, significa che condivide il suo progetto politico di smantellamento dell’ormai vecchio e fuori dalla storia sistema globalista. La verità è che, a differenza dell’Unione europea, che ha ‘prostituito’ la propria economia all’ultra-liberismo, e si è quindi auto-condannata, con grande dabbenaggine, alla spasmodica ricerca di mercati di sbocco per i propri prodotti, gli Stati Uniti d’America, al contrario, sono autosufficienti: hanno l’energia, hanno le materie prime, hanno l’autonomia alimentare, hanno l’autonomia monetaria e possono fare a meno di esportare i propri prodotti. Avevano, questo sì, un problema di fertilizzanti, visto che ne producono molto meno rispetto al proprio fabbisogno. Oggi, con il riavvicinamento alla Russia di Putin, il problema è risolto, perché la Russia è tra i primi produttori al mondo di fertilizzanti.

La Germania sta pensando di mollare l’Unione europea? La domanda è legittima

L’Unione europea, invece, oltre a non sapere a chi sbolognare i propri prodotti, non ha autonomia alimentare, non è autonoma nelle materie prime, non ha energia e si è auto-incaprettata con un sistema monetario demenziale che produce solo debiti e idiozie economiche e monetarie. Gli ‘europeisti’ pensano che Trump stia ricorrendo ai dazi doganali per penalizzarli: non sanno nemmeno che l’attuale presidente deve fronteggiare un pesante deficit federale. Sono, lo ribadiamo ancora una volta, dei dilettanti. Il presidente americano, per affondare l’Ue, non ha bisogno dei dazi doganali, che servono invece al suo Paese. L’Unione europea, tra fine del globalismo e moneta unica europea demenziale, affonderà lo stesso e anche in tempi relativamente brevi. La fuga in avanti della solita Germania, che ha cambiato di corsa la propria Costituzione per indebitarsi con mille miliardi di euro è anche un segnale per il futuro della moneta unica europea? La domanda è legittima. L’euro, creato dai tedeschi, è servito a questo Paese: 1) per drenare risorse ai ‘babbei’; 2) per fare indebitare e quindi indebolire alcuni Paesi europei, Italia in testa; 3) per ‘colonizzare’ alcuni Paesi Ue, dall’agro-alimentare al controllo dei cieli. Con la fine della globalizzazione sta franando tutta l’economia europea, dove più, dove meno. I tedeschi sono sempre stati interessati a un’Unione europea sotto il loro controllo, ma non sanno che farsene di un’Ue che sta affondando. Quindi…

Foto tratta da Radio Radio

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