Solo oggi la ‘scienza’ ci viene a dire che la risposta ai vaccini contro il Covid non è univoca ma individuale e dipende dai geni. Se lo avessimo saputo prima della vaccinazione che è stata imposta con la forza…

Per carità, bene fanno gli scienziati a dire come stanno le cose. Se questa verità fosse arrivata prima si sarebbero risparmiate tante sofferenze e sarebbero stati bloccati ignobili soprusi

Una notizia lanciata da un autorevole mezzo d’informazione online – sanitàinformazione – in materia di sanità ci ha lasciati di stucco. “Covid: la risposta ai vaccini non è univoca, ma individuale e dipende dai geni”; questo il titolo dell’articolo. Sommario: “Il vaccino anti-Covid non funziona allo stesso modo per tutti e questo dipende da determinate varianti genetiche coinvolte nei principali meccanismi di difesa del nostro sistema immunitario, che producono differenti quantità di anticorpi diretti contro l’antigene del coronavirus Sars-CoV-2.  Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio multicentrico italiano, pubblicato in open access su Communications Medicine” (qui per esteso l’articolo di sanitàinformazione). In tanti, a fine Dicembre del 2020, quando dopo le controverse elezioni presidenziali americane venne stabilito che il Democratico Joe Biden era stato ‘eletto’ presidente degli Stati Uniti d’America (i risultati di quattro anni di Biden alla Casa Bianca sono sotto gli occhi di tutti) manifestavano dubbi su questo vaccino contro il Covid realizzato in tempi record. Oggi la ‘scienza’ ci dice che, in effetti, la risposta a questo mirabolante vaccino non è univoca ma individuale!

Quando pasticciando con l’epistemologia dicevano che “bisognava avere fiducia nella scienza”

Peccato che questa notizia arrivi dopo che il vaccino anti-Covid è stato imposto con la forza in tanti Paesi del cosiddetto Occidente industrializzato. In alcuni Paesi le coercizioni per imporre questa vaccinazione sono state pesanti. In Italia qualche politico arrivò ad affermare: “O vaccino o morte”; qualche altro politico, pasticciando con l’epistemologia, disse che “bisognava avere fiducia nella scienza”, come se la scienza fosse una religione! Violenza, arroganza e ignoranza hanno contrassegnato la gestione dei vaccini anti-Covid, con il corollario di un’informazione in massima parte ‘ancillare’. Chi rifiutava il vaccino anti-Covid e prestava servizio nelle aziende pubbliche o private è stato perseguitato, sospeso dal lavoro e dallo stipendio. Si sono inventati il Green Pass per rendere la vita impossibile a chi non si lasciava vaccinare con il siero delle multinazionali farmaceutiche. Un Green Pass che non aveva alcuna valenza scientifica, visto che i vaccinati infettavano come i non vaccinati (il vaccino anti-Covid non dava immunità ma solo la ‘certezza’ di non finire in ospedale se infettati: certezza sulla carta perché è stato appurato che anche gli i vaccinati potevano finire in ospedale).

La “correlazione temporale” utilizzata come esimente

Hanno trovato anche la formula giuridica per tutelare i produttori di vaccini in caso di persone morte dopo la vaccinazione: nessuna responsabilità in capo alle multinazionali. I morti ci sono stati, tanti morti. Anche in questo caso hanno trovato la formula: c’era solo una “correlazione temporale” tra vaccinazione anti-Covid e morte, nessuna prova che si finiva all’altro mondo a causa del vaccino (due decessi al giorno in Italia per “correlazione temporale” tra Dicembre 2020 e fine Luglio 2021). Inutile cercare di spiegare che la “correlazione temporale” tra vaccinazione e morte non è una stupidaggine e che avrebbe dovuto fare riflettere la ‘scienza’ (la vera scienza, ovviamente, che prescinde dalla ‘fiducia’). Ci sono tantissimi casi di persone colpite da reazioni avverse al vaccino anti-Covid rimaste menomate a vita. Verranno risarcite? E chi le risarcirà? Poi ci sono le tante patologie che sono già venute fuori e che continuano a venire fuori. Gli studi sugli effetti post vaccino sono tantissimi ma in Italia se ne parla pochissimo, con qualche eccezione: il quotidiano La Verità in testa. Il tanto vituperato fascismo non avrebbe potuto fare di meglio.

La potenza del ‘regime terapeutico’ alla fine ha vinto. O forse no se i Democratici americani perderanno le elezioni

Ebbene, dopo tutto questo la ‘scienza’ – alla quale bisognava credere per ‘fiducia’ calpestando la filosofia della scienza – ci viene a raccontare che la risposta ai vaccini contro il Covid non è univoca, ma individuale e dipende dai geni. E le persone che sono state costrette a vaccinarsi, pena la sospensione dal lavoro e dallo stipendio? E i decessi per “correlazione temporale”? E le persone – tante persone – colpite da reazioni avverse? E tutto quello che sta succedendo ad alcuni dei vaccinati? La ‘scienza’ alla quale bisognava credere come si crede ad una religione, nel 2020, non immaginava che la risposta ai vaccini poteva essere anche legata ai geni? O, forse, quattro anni fa, gli unici ‘geni’ che bisognava prendere in considerazione erano quelli che stavano dietro il grande circo mediatico allestito dal ‘regime terapeutico’? Futuro senza speranza? No. L’articolo di sanitàinformazione è positivo. Piano piano la verità va emergendo. Molto dipenderà dall’esito delle elezioni presidenziali americane che si celebreranno nel Dicembe di quest’anno, come abbiamo raccontato qui:

Trump e Kenney junior vogliono la verità su pandemia e vaccini anti-Covid. L’ombra di risarcimenti miliardari per migliaia di persone fa tremare Dem americani e Unione europea

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