Siciliani Liberi: il Governo Meloni sta utilizzando i fondi del Pnrr per coprire la spesa corrente ed evitare il default sul debito pubblico

Sono i soldi del Pnrr che avrebbero dovuto essere erogati ai Comuni per particolari investimenti. A cominciare dal Comune di Palermo che, con questo scherzetto, si dimenticherà 125 bus elettrici

di Ciro Lomonte (foto sopra)

Siciliani Liberi è stata l’unica forza politica in Sicilia e in Italia a spiegare già in campagna elettorale, prima delle elezioni Regionali del 2022, che il Pnrr era un inganno politico. E che il denaro per gli innumerevoli progetti – 1310 solo nel territorio di Palermo – non sarebbe mai arrivato. Ancora una volta, i fatti confermano quanto anticipato da Siciliani Liberi. Prendiamo un singolo progetto: quello per l’acquisto di 125 bus elettrici a Palermo. Apparentemente finanziato dal relativo Ministero il 23 Dicembre 2021 con 70 milioni, il progetto – come può essere visualizzato da tutti su openprr.it – risulta per quello che è. Totalmente irrealizzato. Lo scorso Febbraio, una testata giornalistica online titola “Fondi Pnrr per 125 bus elettrici, gare da affidare entro il 2023: accelerata per gli appalti”. Sette mesi dopo, al 29 Ottobre, nessuna notizia della gara d’appalto. A Luglio, un altro sito dedicato alla mobilità a Palermo, titola: “Nuovi autobus elettrici a Palermo: investimento di 88,8 milioni di euro”. L’articolo spiega che “Il Comune di Palermo ha ottenuto un finanziamento di 88,8 milioni di euro per l’acquisto di 125 autobus elettrici e la realizzazione delle relative infrastrutture di ricarica. Il finanziamento è stato ufficializzato con un decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, nell’ambito dei piani d’investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)”.

I giochi di prestigio romani: i finanziamenti vengono accreditati con un decreto ministeriale ma il denaro non viene accreditato

Ecco dunque svelato l’inganno: il finanziamento è “ufficializzato con un decreto del Ministero”. Tuttavia, il denaro non viene accreditato al Comune di Palermo dal 21 Dicembre 2021, data della pubblicazione del decreto. Dove siano finiti, dunque i soldi del Pnrr, Siciliani Liberi è l’unica forza politica a spiegarlo: sono stati utilizzati tutti – ovvero le prime due rate, le altre non sono mai state trasferite all’Italia – da Roma per coprire la spesa corrente ed evitare il default sul debito pubblico dovuto alla fine degli acquisti di Btp da parte della Bce (ripresi da poche settimane con lo scoppio del nuovo conflitto in Medio Oriente). Dunque, né Palermo, né gli altri Comuni, né le migliaia di imprese in attesa degli agognati fondi del Pnrr li riceveranno mai. Il finto pagamento della terza rata del Pnrr annunciato dal Governo a Settembre è in realtà l’emissione del Btp “valore” spacciata per essa. Ma quei soldi – 17,19 miliardi venduti a 641.881 famiglie in cambio di Buoni del Tesoro a cinque anni su cui il Tesoro dovrà pagare un interesse minimo del 4,1% – serviranno tutti per pagare stipendi pubblici, pensioni e ora (da quasi due anni) pure le spese belliche imposte all’Italia occupata. In breve, fare il Sindaco in Sicilia oggi significa, sì e no, la possibilità di inaugurare una piazzetta e intervenire a qualche convegno. E mendicare l’apporto volontario, gratuito di urbanisti in pensione. Per il resto, non c’è assolutamente nulla da fare: perché non c’è un centesimo da poter spendere oltre gli stipendi.

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