Si respira aria di guerra in tutto il Vecchio Continente, soprattutto nel Nord Europa. L’obiettivo sembra quello di aumentare i ‘costi’ occidentali per sostenere l’Ucraina

di Nota Diplomatica

La Svezia distribuisce tra la popolazione opuscoli su crisi e conflitti armati

C’è la percezione, particolarmente nei Paesi che si affacciano direttamente alla Russia, che oggi il rischio di trovarsi improvvisamente in guerra non è mai stato così alto dai tempi più bui della Guerra Fredda. I pacati e pacifici stati nordici stanno esplicitamente preparando le loro popolazioni alla resistenza in caso di invasione. La Svezia ha distribuito tra la popolazione una guida di 32 pagine intitolata “Se la crisi o la guerra arrivano” (qui, in inglese). Nella sua prefazione si legge: “Viviamo in tempi incerti. Conflitti armati sono in corso nel nostro angolo del mondo. Campagne terroristiche, cibernetiche e di disinformazione vengono utilizzate nel tentativo di sfiancarci”, aggiungendo che, in caso di attacco, “tutti devono fare la loro parte per difendere l’indipendenza della Svezia e la nostra democrazia…”

Aria di guerra anche in Finlandia. Mentre in Norvegia la popolazione viene invitata a fare scorte alimentari e di medicinali

Mezzo milione di finlandesi hanno scaricato da Internet una pubblicazione simile preparata dal loro Governo. Anche la Norvegia consiglia alla popolazione di tenere in casa scorte di alimenti non deperibili sufficienti per almeno una settimana e di rifornirsi di  medicine essenziali, come le pasticche di iodio da assumere nel caso di un ‘incidente’ nucleare. Dal punto di vista geopolitico, Svezia e Finlandia hanno recentemente abbandonato lunghi decenni di ‘non-allineamento’ per entrare nella NATO,  una mossa rivoluzionaria per due Paesi che hanno finora messo – per necessità, posti come sono tra la Russia e il resto dell’Occidente, ma anche per convinzione – il neutralismo al centro della conduzione delle loro rispettive politiche estere.

La Germania torna ad armarsi e invita la popolazione a localizzare i rifugi atomici più vicini

In Germania, è tornata in uso la parola KriegstüchtigSignifica ‘preparati alla guerra’ ed è stata recentemente pronunciata dal Ministro della Difesa tedesca, Boris Pistorius, per invitare i suoi concittadini a prepararsi alla possibilità di trovarsi prossimamente coinvolti nelle potenziali ostilità. Il governo tedesco ha nel frattempo annunciato di star sviluppando un ‘app’ per i telefoni cellulari con l’obiettivo di aiutare la popolazione a localizzare il rifugio atomico più vicino in caso di attacco.

La diplomazia armata

Intanto, la Russia non fa nulla per allentare la crescente tensione internazionale, arrivando perfino a testare i suoi nuovi missili ipersonici ‘Zirkon’ nel Mediterraneo, come se non ci fossero gli spazi necessari in un paese largamente vuoto e di una superficie pari a 17,125,191 km² – circa 57 volte le dimensioni dell’Italia… Gli analisti sono abbastanza concordi nel collegare ciò che per ora sembra una sorta di guerra ‘a bassa intensità’ della Russia contro l’Europa Occidentale all’andamento finora deludente – e molto imbarazzante, doveva durare pochi giorni e siamo invece a tre anni – dell’invasione dell’Ucraina. La pressione dovrebbe, si suppone, aumentare i ‘costi’ occidentali per il sostegno finora accordato a Kiev. È però una forma di ‘diplomazia armata’ davvero molto pericolosa. Speriamo bene…

Fototratta da Wikipedia

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