Schegge di Storia 1/ Lux in Tenebris: eliminare Chiesa cattolica, Asburgo d’Austria, Russia degli zar e Regno delle Due Sicilie…

Cominciamo oggi una rubrica che riprendiamo da I Nuovi Vespri. E iniziamo con il passo di uno scritto del grande storico del Sud Italia, Antonio Ciano

La Chiesa di Roma e i tre Stati – guarda caso tutti cattolici – ostacolavano la nascita di una misteriosa super-chiesa… Solo la Chiesa cattolica è rimasta in piedi. La Santa Russia, l’Impero Asburgico e il Regno delle Due Sicilie, secondo questo progetto di potere, dovevano lasciare il posto al nuovo ordine massonico. La storia, scritta sempre dai vincitori, che nasconde tutto ciò che non è bene fare sapere. Un grazie anche al nostro amico Giovanni Maduli

“Il disegno era chiaro, doveva essere attuata la profezia di Comenius (da cui, probabilmente, il nome del relativo progetto nelle nostre scuole… n.d.scr.) espressa in Lux in Tenebris secondo la quale sarebbe dovuta sorgere dalle tenebre come fonte di luce una Super-chiesa che integrasse ogni religione attraverso i Concistori nazionali, le Chiese Nazionali onde giungere, in nome di un umanesimo unitivo e a carattere filantropico e tollerante, a proclamare l’uguaglianza e la pari dignità di tutte le religioni. Questo progetto si scontrava con un ostacolo formidabile: la Chiesa cattolica con la sua gerarchia, la casa d’Asburgo d’Austria, cattolicissima, la Santa Russia degli zar e il Regno delle Due Sicilie, primo Stato al mondo, quest’ultimo, che aveva saputo integrare il dogma cattolico con il verbo del Vangelo tradotto in pratica da leggi che non disdegnavano le novità della Rivoluzione francese o quelle comuniste del Campanella e di Marx. La Santa Russia, l’Impero Asburgico e il Regno delle Due Sicilie dovevano lasciare il posto al nuovo ordine massonico, ma il popolino queste cose non le sapeva, né le conosce oggi, in quanto la storia ufficiale viene scritta dai vincitori ed è sempre artefatta. Questo nuovo ordine doveva portare sconvolgimenti politici e morali di inaudita violenza.
Antonio Ciano – I Savoia e il massacro del Sud, Magenes Edizioni, pag. 58, 59.

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