Saranno gli Stati Uniti d’America a ‘silurare’ la ricandidatura di Ursula von der Layen alla presidenza della Commissione Europea?

Proviamo a illustrare perché lo scenario potrebbe essere questo dopo che il Consiglio europeo ha bloccato la rielezione della von der Leyen

Si susseguono in queste ore le spiegazioni del perché il Consiglio europeo ha di fatto bloccato la ricandidatura di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea. Se andate a leggere i giornali troverete tante interpretazioni. Anche noi ne abbiamo una: a nostro modesto avviso, la ricandidatura della presidente uscente della Commissione è stata bloccata dagli americani. Proviamo a illustrare il perché. Come scriviamo da tempo, la Germania finge di appoggiare l’Ucraina ma in realtà rimane alleata della Russia e, di conseguenza, della Cina. Non a caso gli Stati Uniti d’America, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, hanno sabotato i gasdotti Nord Strem 1 e Nord Stream 2, realizzati dai russi e dai tedeschi per portare il gas della Russia in Germania. Certo, dopo il sabotaggio dei due gasdotti i governanti USA hanno provato a far passare la tesi che loro non avevano alcuna responsabilità. Ma sono stati smentiti da  Seymour Hersh, noto giornalista investigativo statunitense insignito con il Premio Pulitzer. Insomma, gli americani sanno benissimo che l’ex Cancelliere tedesco, il socialdemocratico Gerhard Schröder, ricopre da anni un ruolo importante nel gruppo Gazprom, la multinazionale russa che si occupa di estrazione e vendita di gas naturale. Un incarico che gli è stato rinnovato ad inizio di Febbraio di due anni fa. A creare un legame forte con la Russia sono stati non soltanto i Socialdemocratici tedeschi ma anche i Popolari negli anni di Angela Merkel Cancelliera.

Gli americani lo sanno benissimo che la Germania non ha mai interrotto i rapporti con la Russia

I governanti tedeschi sono furbi. Ursula von der Leyen, esponente del Partito Popolare Europeo (PPE), si presenta come una strenua combattente in favore della causa ucraina. Mentre il Cancelliere Olaf Scholz, Socialdemocratico, è sempre disponibile verso l’Ucraina, anche se ogni tanto tira un po’ il ‘freno’, ma senza esagerare. Recitando il ruolo del Gatto (Scholz) e della Volpe (la von der Leyen), i due pensano di mettere nel sacco gli americani. In effetti, considerato che l’attuale presidenza degli Stati Uniti d’America ha commesso tanti errori, magari sono certi di riuscirci. Se così fosse i Democratici americani che governano gli USA dimostrerebbero di essere veramente alla frutta. Infatti, affidare di nuovo la guida della Commissione europea a una Germania che continua a mantenere legami con Russia e Cina sarebbe un tragico errore. Al contrario, gli americani, che hanno molta voce in capitolo nella Ue, per la guida della Commissione europea dovrebbero puntare su un nome di sicura fede atlantista. Magari il nuovo presidente potrebbe spuntare dai Paesi del Nord Europa che, di recente, hanno aderito alla NATO in chiave anti-russa. Ma non è da escludere che la presidenza dell’esecutivo Ue possa essere espresso dall’attule Governo italiano di Giorgia Meloni. Fantapolitica? Non esattamente. La Meloni, appena insediata a Palazzo Chigi, si è recata negli Stati Uniti d’America per incontrare il presidente Joe Biden. Un segnale preciso agli ‘europeisti’ che trerscano con Russia e Cina: l’attuale Governo italiano sta con gli USA.

La dissoluzione dell’Unione europea, al di là delle apparenze, toglierebbe a Russia e Cina un prezioso alleato

Gli americani, in questa fase storica, non hanno motivo di far sopravvivere l’Unione europea che, qualche anno fa, ha cercato di stabilizzare l’euro a spese del dollaro americano. Cina e Russia hanno tutto l’interesse a mantenere in vita l’Unione europea come piazza neutra per indebolire l’area del dollaro americano. Ma gli Stati Uniti, ovviamente, non hanno alcuna convenienza a mantenere una Ue che, sottobanco, tiene i fili con Russia e Cina. E la Germania, come già accennato, è il Paese europeo che più di ogni altro è ancora legato alla Russia. Un’eventuale presidenza della Commissione affidata a un rappresentante dei Paesi europei governato dai cosiddetti ‘populisti’ non solo indebolirebbe la Germania ma creerebbe i presupposti per accelerare la dissoluzione dellUnione europea, togliendo a Cina e Russia un prezioso alleato nella guerra ormai in atto tra area del dollaro americano e Cina.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *