Quando Mussolini per fare un dispetto al Vescovo di Piazza Armerina Monsignor Mario Sturzo elevò Enna capoluogo di provincia

Il dispetto, in realtà, era fatto al fratello del Vescovo, don Luigi Sturzo, fondatore del Cattolicesimo sociale e del Partito Popolare Italiano

Facebook, stamattina, rilancia un post che ho scritto nove anni fa, il 4 Dicembre del 2015. Lo pubblico perché, volendo, è un pezzo di storia: un pezzo di storia di Piazza Armerina e di Enna e, anche, un pezzo di storia che racconta una bravata dei fascisti contro Piazza Armerina che la Repubblica italiana sembra aver dimenticato. Ecco la storia he ho raccontato npove anni fa: “A Enna il PD ‘festeggia’ l’anniversario dell’elevazione di questa città a capoluogo di provincia. Qualcuno dovrebbe spiegare a questi signori del Partito Democratico che la ‘promozione’ di Enna a capoluogo di provincia fu una stronzata di Benito Mussolini contro il Vescovo di Piazza Armerina, Monsignor Mario Sturzo, fratello di don Luigi Sturzo, il fondatore del Partito Popolare Italiano. Mussolini odiava il fondatore del cattolicesimo sociale italiano e per fargli un dispetto elevò a capoluogo di provincia Enna che, con rispetto parlando, non può certo essere paragonata a una città meravigliosa come Piazza Armerina. Enna capoluogo di provincia è stata una stronzata dei fascisti: stronzata accettata dall’Italia repubblicana. Solo una politica senza memoria può celebrare una stronzata fascista!”.

Foto di Piazza Armerina tratta da Wikipedia

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