Quando Gesù, incalzato dai farisei che cercavano di metterlo in difficoltà, cambiò la legge del Sabato dicendo che era fatto per gli uomini e non viceversa

di Frate Domenico Spatola

Lo fece spiegando che l’autorità gli veniva dalla sua identità di “Figlio dell’uomo”. Marco 2, 23-28

Nel giorno del Sabato, venivano vietate 1521 azioni. Era la Legge che Dio osservava: il riposo sabatico. Su tale comandamento, che inibiva fino a paralizzare ogni attività, Gesù ebbe occasione di esprimersi, come quella volta in cui, attraversando un campo di grano, i suoi discepoli, per la fame, strappavano e sfregavano le spighe. I farisei, onnipresenti, li denunciarono al Maestro, il quale dichiarò che ogni legge è relativa rispetto al bene dell’uomo. Anche Davide trasgredì quando con i suoi soldati mangiò, per fame, i pani sacri destinati solo ai sacerdoti. La lezione era senz’alibi: “Il Sabato è fatto per l’uomo e non viceversa”. L’autorevolezza per correggere quella Legge, dichiarò che gli veniva dalla sua identità di “Figlio dell’uomo”, e quindi di “Signore del Sabato”.

Foto tratta da La Luce di Maria

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