Qualcuno sa spiegare da dove arriva il fiume di ciliegie che sta invadendo le strade di Palermo a 2 euro e mezzo al Kg? Com’è possibile un prezzo così basso se il maltempo ha ridotto la produzione?

Le ciliegie a prezzi bassi in questo momento storico non possono che destare perplessità. Proviamo a illustrarle precisando che i nostri sono dubbi: non siamo i detentori delle verità agricole
Foto Wikipedia

Da dove arriva il fiume di ciliegie che si vende a Palermo lungo le strade al prezzo di 2 euro e mezzo al kg? Sono ciliegie italiane? O arrivano dall’universo mondo? Si parla tanto di ‘caporalato’ ma facciamo finta di non sapere che se al dettaglio le ciliegie si vendono a 2 euro e mezzo al kg, ebbene, debbono essere state raccolte in Paesi dove le alternative sono due: o raccolta meccanica o schiavismo agricolo. Infatti, le ciliegie raccolte manualmente non possono essere vendute a 2 euro e mezzo al kg, a meno che non siano state raccolte da lavoratori sfruttati. Per quanto ne sappiamo, la raccolta meccanica delle ciliegie esiste ma è un processo complesso che non si addice a tutte le coltivazioni delle stesse ciliegie. Non solo. La ciliegia è uno dei frutti più trattati con pesticidi, che hanno un costo. I costi dei pesticidi si possono abbassare solo utilizzando fitofarmaci di vecchia generazione dannosi per la salute delle persone. Morale: le ciliegie che si vendono a 2 euro e mezzo al Kg destano qualche perplessità. Non a caso ci sono ciliegie che costano 4 euro al kg e anche di più.

L’inchiesta di greenMe di due anni fa

Quando poniamo qualche domanda sulle ciliegie a basso prezzo lo facciamo perché ne abbiamo motivo. Due anni fa greenMe, noto magazine di benessere, alimentazione e salute naturale, ha pubblicato un approfondimento sui pesticidi utilizzati in agricoltura. O meglio, sui pesticidi che vengono usati nelle coltivazioni per combattere insetti, funghi e via continuando. In questo articolo si legge che “il tipo di frutta che è risultato essere il più contaminato di tutti è la ciliegia. Ben il 92% delle ciliegie è contaminato da pesticidi ad alto rischio”. Nell’inchiesta si indicano anche i pesticidi utilizzati nella coltivazione delle ciliegie:

  1. Fosmet: 47,7%
  2. Tebuconazolo: 36,9%
  3. Lambda-cialotrina: 35,1%
  4. Fenbuconazolo: 30,6%
  5. Boscalid: 25,2%
  6. Flonicamid: 23,4%
  7. Fludioxonil: 18,9%
  8. Pyraclostrobin: 15,3%
  9. Ciprodinil: 10,8%
  10. Carbendazim benomil: 8,1%

Nell’articolo si legge sempre che “Il fosmet in particolare è un insetticida che secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare può essere estremamente pericoloso per la funzione riproduttiva. Anche l’impatto ambientale di questo insetticida è notevole: ha un’azione dannosa sull’entomofauna utile, soprattutto nei confronti delle api verso le quali mostra una tossicità elevata, ed è nocivo nei confronti degli organismi acquatici. (Leggi anche: Pesticidi: ecco cosa succede al corpo di un’ape esposta al glifosato) (qui potete leggere per esteso l’inchiesta di greenMe). Rispetto a due anni fa la situazione è cambiata?

La Sicilia è una regione dove non ci sono grandi produzioni di ciliegie, ad eccezione dell’Etna e di Chiusa Sclafani

Non citiamo a caso il fosmet, se è vero che lo scorso anno è stato bandito dalle coltivazioni di ciliegie in Francia (qui un articolo). In Italia questo pesticida è stato bandito? Ricordiamo che in Sicilia le piantagioni di ciliegie si trovano per lo più nel Catanese e a Chiusa Sclafani, in provincia di Palermo. A Catania e dintorni sono messi bene, perché hanno ciliegieti dove domina la varietà Mastrantonio. Nel resto della Sicilia, per ciliegie, a parte la citata Chiusa Sclafani e quache altra area, siamo messi male. Anche perché le produzioni di ciliegie di qualità spesso vengono esportate (qui un nostro articolo di quattro anni fa). In Italia le piantagioni di ciliegi, negli ultimi quattro anni, sono più che triplicate. Ma quest’anno la produzione si è ridotta. E’ andata così in Puglia dove la produzione è stata in parte danneggiata dalle sciroccate primaverili. Quando la produzione diminuisce i prezzi crescono. Invece in molte zone della Sicilia il prezzo delle ciliegie è basso. Le conclusioni traetele voi…

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