Qual è il segreto della longevità? Il caso di Maria Branyas Morera, la donna spagnola di 117 anni che è sopravvissuta all’influenza Spagnola, a due guerre mondiali, al Covid e all’Unione europea…

di Nota Diplomatica  

La donna più anziana del mondo è passata a miglior vita di recente. Ecco come spiegava i motivi della sua lunga esistenza

È recentemente ‘passata a miglior vita’, all’età di 117 anni, la spagnola Maria Branyas Morera, considerata, fino al suo trapasso, la persona più longeva del mondo. La signora Morera era nata nel 1907 ed era sopravvissuta alla pandemia influenzale del 1918, a due guerre mondiali, alla guerra civile spagnola e perfino – nel 2020, poche settimane dopo il suo 113esimo compleanno – al Covid-19. La famiglia ha riferito in un comunicato: “Maria Branyas ci ha lasciato. È morta come voleva, tranquillamente nel sonno, in pace e senza dolore. La ricorderemo sempre per i suoi saggi consigli e per la sua gentilezza”. Secondo fonti di stampa, la Branyas avrebbe attribuito la sua lunga vita a: “ordine, tranquillità, stretti rapporti con la famiglia e con gli amici, il contatto con la natura, la stabilità emotiva, l’assenza di preoccupazioni e pentimenti, molta positività e la lontananza dalle persone ‘tossiche’”.

Giusto ascoltare le testimonianza di chi supera i 110 anni, corretto seguire i consigli della scienza. ma non bisogna perdere di vista anche un fattore determinante: la fortuna

Questa lunga sequela di ‘buoni sentimenti’ di ispirazione assolutamente moderna, compreso il riferimento alle persone ‘tossiche’ – aggiunto solo di recente nei vocabolari occidentali – è quantomeno sospetta e lascia trasparire chiaramente i segni di un passaggio da un ufficio di relazioni pubbliche. Poco importa però, perché i gerontologi – gli studiosi della longevità – tendono a concordare sul fatto che, come ha spiegato al Guardian il Professore Richard Faragher, un biogerontologo dell’Università di Brighton: “Non si dovrebbero mai accettare i consigli  degli ultra-centenari sulla salute e sugli stili di vita”. Sono persone del tutto eccezionali, per niente rappresentative della popolazione generale, già solo per le età molto considerevoli che raggiungono. Un motivo per la necessaria precisazione è che non tutti questi anziani sono dei santi: non tanto di rado fumano come turchi e bevono come spugne fino alla fine dei loro giorni. Una delle principali ipotesi per spiegare l’estrema longevità è infatti che – schiettamente – hanno avuto parecchio ‘culo’. Secondo il Professore Faragher, solo perché gli ultra-centenari hanno certe abitudini, ciò non significa che queste siano responsabili delle loro lunghe vite. “Semplicemente, il fatto che uno sopravviva fumando 60 sigarette al giorno non vuol dire che il fumo faccia bene”. Tutt’al più gli si può concedere di aver avuto la fortuna di essere nato con un buon corredo genetico. Sempre secondo Faragher: “Ciò che riscontriamo in molti centenari è che nella maggior parte dei casi fanno poco esercizio fisico e le loro diete sono poco sane”. Comunque sia, con il decesso della Branyas, la persona nel mondo più vecchia attualmente vivente è diventata la giapponese Tomiko Itooka, nata in Osaka il 23 maggio del 1908. Ha ora 116 anni. Lunga vita alla signora Itooka.

Foto tratta da Wikipedia

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