Perché la pronuncia della lingua inglese si allontana drammaticamente dall’ortografia? In questo articolo l’autore prova a illustrare cosa è avvenuto tra il 1400 e il 1700

di Nota Diplomatica

“Come mai noi anglofoni insistiamo così testardamente a scrivere la nostra lingua in una maniera tanto contorta?”

La parola inglese ‘though’si traduce in italiano (ma, eppure) senza difficoltà. La pronuncia però è tutt’altro che intuitiva: a voce gli americani e gli anglofoni in generale la leggono ‘tho’… Le ultime tre lettere non servono a niente, se non a confondere gli occhi di chi non è madrelingua. Come se non bastasse, prendiamo un’altra parola dall’ortografia affine: ‘cough’ (tossire). Si pronuncia ‘cof’, come se ci fosse la effe. Infatti, il fonogramma inglese OUGH può essere pronunciato in sei modi molto diversi. Oggigiorno almeno una minima conoscenza della lingua inglese non è solo desiderabile, è necessaria. Il fatto che la pronuncia spesso si allontani drammaticamente dall’ortografia pone un serio ostacolo al suo apprendimento scolastico ed è comunque parecchio scomodo. Come mai noi anglofoni insistiamo così testardamente a scrivere la nostra lingua in una maniera tanto contorta?

La lingua parlata si è trasformata, quella scritta è rimasta ingessata

C’è una spiegazione generalmente accettata: il Great Vowel Shift – il ‘Grande spostamento vocalico’ – una serie di trasformazioni nella pronuncia della lingua inglese nel sud dell’Inghilterra avvenuto nei secoli tra il 1400 e il 1700. Questa lunga sequela di cambiamenti è stata identificata per prima da un grande linguista danese, Otto Jesperson (1860–1943), il quale dimostrò che, mentre la lingua parlata si trasformò radicalmente, quella scritta restò ingessata fino ai nostri tempi. In sostanza, l’ortografia inglese di oggi rappresenta tuttora – con eccessiva fedeltà – pronuncia e regole scomparse ormai da secoli. Anche le lingue del Continente si evolverono nella stessa epoca, seppure non in maniera così radicale. Lì però, forse per la presenza del condiviso modello ‘latino’, i principali gruppi linguistici scelsero invece di adeguare i loro sistemi di scrittura ai nuovi ‘suoni’ emergenti, seguendo piuttosto la fonetica e, nel caso dei tedeschi, perfino aggiungendo all’uopo quattro nuove lettere all’alfabeto. Tuttora escono occasionalmente proposte per procedere all’adeguamento dell’ortografia inglese, ma il successo della lingua così com’è tende a entrare in contrasto con i cambiamenti radicali. Come si dice, “If it ain’t broke, don’t fix it”

Errata corrige – Chiedo scusa ai lettori per un errore di editing completamente idiota nella recente Nota sul declino del Cristianesimo (qui l’articolo) quando faccio – a torto – derivare la fede cristiana “dalle più vecchie tradizioni ebraiche e islamiche”. Intendevo invece citare le comuni origini delle tre grandi fedi monoteiste e il debito delle due più recenti, il Cristianesimo e l’Islam, alla più antica tradizione ebraica. Purtroppo, ero in piedi di partenza per l’estero e correvo come un pazzo. Vi prego di perdonare la mia leggerezza.  James 

Foto tratta da Wikipedia

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