Perché il Vangelo di Marco è stato lasciato incompleto? Forse perché pensava che toccasse al lettore aggiungervi la sua testimonianza

di Frate Domenico Spatola

26 aprile 2025, Sabato dell’ottava di Pasqua: Marco 16, 9-15

Il finale del Vangelo di Marco, non è di Marco. L’originale non aveva un finale compiuto. Si era chiuso con la “paura delle donne” al sepolcro vuoto (“ephobunto gar”). L’edizione “incompiuta” non piacque a un redattore antico, che vi aggiunse la pagina riassuntiva delle apparizioni del Risorto, come l’attuale, che tuttavia non è il solo finale arrivatoci. Così al Vangelo di Marco furono rimediati ameno tre “finali”, diversi per lunghezza. Quello odierno riassume le apparizioni del Risorto ai suoi, e conclude con l’invio missionario. “Perché – ci chiediamo – il Vangelo da Marco fu lasciato incompleto?”. Forse pensava che toccasse al lettore aggiungervi la sua testimonianza. L’ipotesi non è peregrina, perché ricordata dallo stesso Papa Gregorio Magno (sec. VI-VII) il quale diceva che “il Vangelo cresce con chi lo legge” (“Scriptura cum legenti crescitur”).

Foto tratta da Avvenire

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