Per capire che Gesù è il figlio di Dio è sufficiente interrogare le Scritture. Ma bisogna conoscerle

di Frate Domenico Spatola

“Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera”. Vengelo di Giovanni 5, 31-47

Gesù è come nell’aula di un tribunale. Da imputato, invoca, a sua difesa, due testimoni. Il primo è Giovanni il Battista: “Lampada di cui solo per poco vi siete illuminati”. Il secondo testimone è maggiore. Lo stesso Padre che lo ha inviato e le cui azioni il Figlio riproduce, rendendogli testimonianza. Ma anche Mosè, di cui i suoi avversari si dichiarano seguaci, ha profetizzato di lui. Basta perciò interrogare le Scritture per riconoscere in lui il figlio che il Padre ha mandato.

Foto tratta da La Luce di Maria

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