PD, grillini, Verdi e sinistra sono d’accordo sul fatto che diventi legale il potere mettere al mondo un bambino e abbanonarlo per darlo ad altri per motivi ideologici o, più verosimilmente, economici?

Su questo punto i dirigenti della sinistra italiana devono fare chiarezza

In queste ore il Senato discute il disegno di legge sulla cosiddetta maternità surrogata, una formula linguistica per attenuare, se non per cercare di nascondere, la realtà delle donne che mettono a disposizione i propri corpi per dare al mondo bambini che finiscono in altre mani. Il provvedimento in discussione presso la Commissione Giustizia del Senato prova a definire e a contestualizzare il reato universale di materinità surrogata e a inasprire le sanzioni per chi ricorre a questa pratica. E anche ad affrontare la delicata questione della registrazione di questi bambini abbandonati dalle madri, perché di fatto è così, anche se con ipocrisia si cerca di celare questo particolare tutt’altro che secondario. Non entriamo nel merito di questo disegno di legge. A noi interessa capire qual è la posizione della politica italiana rispetto ad una questione centrale: è corretto che diventi legale il potere mettere al mondo un bambino e abbanonarlo per darlo ad altri per motivi ideologici o, più verosimilmente, economici?

Una questione di coscienza

Nulla da dire su due donne che si amano e stanno insieme e che decidono di avere un bambino. La scienza, oggi, consente a una delle due donne, o a entrambe, di avere bambini. Nella famiglia mancherà la figura paterna ma sarebbe errato contestare una scelta che è frutto dell’evoluzione della società. Ribadiamo: ciò che non ci convince è il fatto che diventi legale potere mettere al mondo un bambino e abbanonarlo per darlo ad altri per motivi ideologici o, più verosimilmente, economici. Ecco il punto: noi chiediamo di sapere cosa pensano i partiti della sinistra italiana di questo tema. Lo chiediamo ai dirigenti del Partito Democratico, lo chiediamo ai dirigenti del Movimento 5 Stelle, lo chiediamo ai dirigenti dei Verdi e via continuando con la sinistra. Dobbiamo dire, come Dante scrisse della regina Semiramide: “… libito fé licito in sua legge…”?

Foto tratta da Facoltà Teologica del Triveneto

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