Palermo: in un bar una sfoglia con le mele e un caffè al ‘modico’ prezzo di 3 euro e 50. Effetti dell’inflazione o pura e semplice speculazione?

Ovviamente era la prima volta che entravamo in questo bar: e non ci vedrammo mai più

Palermo. Al bar per la colazione. Di solito si fequenta sempre lo stesso bar. Oggi un impegno ci porta nel centro della città. Entriamo in un bar per noi nuovo. Un locale grande con offerta varia. Avvistiamo una sfoglia con le mele. Niente di particolare. Scelta fatta. Di gusto non è male: forse è un po’ troppo dolce mentre la sfoglia va benissimo. Non ci resta che gustare il caffè. Non ci fa sognare ma va bene lo stesso. Andiamo alla cassa. “Cosa ha preso'”, ci chiede l’addetto ai pagamenti. “Una sfoglia con le mele e un caffè”. Avvertiamo il rumore della cassa e arriva lo scontrino accompagnato dalla voce che ci dice quanto dobbiamo pagare: “Prego, 3 euro e 50″. Consegniamo 5 euro, prendiamo il resto e andiamo via nauseati.

Il prezzo che hanno praticato non è giustificato dai costi: è solo speculazione

Appena fuori diamo uno sguardo allo scontrino: 2 euro per la sfoglia con le mele e 1 euro e 50 per il caffè. A noi il costo di questa colazione mattutina è sembrato enorme. Facciamo quattro conti: quanto potrebbe essere costata la produzione della sfoglia con le mele, tra materia prima, lavoro ed energia? Facciamo 50 centesimi di euro? Ci dovremmo essere: parliamo del costo di produzione per unità di prodotto. Quindi questi signori caricano su una sfoglia con le mele un euro e 50? Quanto può costare un caffè con tutti gli aumenti registrati negli ultimi tempi, considerando sempre materia prima, lavoro ed energia? Mettiamo sia costato 50 centesimi. Quindi questi signori del bar caricano su un caffè un euro?

Cosa sarebbe suuccesso ai tempi della lira se, per una sfoglia con le mele e un caffè, il titolare del bar avesse chiesto 7 mila lire? Questo piccolo fatto ci dà anche la misura della grande truffa dell’euro

Ovviamente, non metteremo mai più piede in questo bar. Non è solo una questione di denaro, che comunque c’è. Immaginate cosa sarebbe successo ai tempi della lira se, per una sfoglia con le mele e un caffè, il titolare del bar avesse chiesto il pagamento di 7 mila lire: sarebbe finita a colpi di bottiglie in testa. Ci avevano detto che con l’adesione alla moneta unica europea avremmo lavorato meno e guadagnato di più. Invece è avvenuto l’esatto contrario: ai tempi della lira con 2 milioni al mese si viveva bene, oggi con mille euro al mese – l’equivalente di 2 milioni di vecchie lire – si fa la fame. Di fatto, le retribuzioni o sono rimaste le stesse o sono addirittira diminuite, mentre il costo della vità è raddoppiato. Un successone, l’euro, no? E ci scassano ancora i cabbasisi con l’Unione europea. Ma non si vergognano?

Ricordiamoci che il caffè, bene o male, lo gustiamo ogni mattina, magari accompagnato da un dolce. E c’è chi ne approfitta.

L’euro, certo. Ma in questa storia c’è anche una volgare speculazione. D’accordo, il costo delle bollette di luce e gas negli ultimi tempi è cresciuto del 30%. Il costo delle materie prime è cresciuto pure. Ma un caffè un euro e 50 ci sembra eccessivo. Non è giustificato dai costi: è solo speculazione. Per non parlare di una sfoglia con le mele 2 euro: ma questi si sono bevuti il cervello? Già pagare un caffè e una sfoglia con le mele 2 euro e 50 è tanto. Ma aggiungerci un altro euro, beh, è fuori luogo. Questa si chiama speculazione, volgare speculazione. Un bar non ce la fa ad andare avanti senza praticare certi prezzi? Che chiuda i battenti. Forse bisogna evitare, almeno nel luogo dove si vive, di entrare in un bar a noi sconosciuto: perché c’è il rischio che ne approfittino. Anche perché è impossibile difendersi, visto che non ci sono indicazioni sui prezzi. Ricordiamoci che il caffè, bene o male, lo gustiamo ogni mattina, magari accompagnato da un dolce. E c’è chi ne approfitta.

Foto tratta da Wikipedia

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