Ora che hanno perso la guerra in Ucraina gli occidentali vorrebbero la pace. Putin dirà di no e tra la nuova ondata di profughi in Europa e l’elezione di Trump scoppierà un grandissimo ‘bordello’

Ucraini e mercenari pagati dagli occidentali avrebbero voluto far saltare in aria la centrale nucleare di Kursk. Ma gli è andata male. E adesso…

Ora che hanno perso la guerra vogliono la pace. Ricordate cosa dicevano fino a qualche settimana fa i rappresentanti degli Stati Uniti d’America, dell’Unione europea e lo stesso presidente dell’Ucraina, Zelenskyj? Nessuna trattativa con la Russia, Paese “invasore”. Fino a poco più di un mese fa, quando i militari ucraini e i mercenari pagati dall’Occidente hanno ‘invaso’ la Russia, probabilmente per colpire una centrale nucleare, di interrompere la guerra non se ne doveva nemmeno parlare. Ora che i russi hanno praticamente bombardato e distrutto quasi tutte le centrali elettriche di piccole e grandi città dell’Ucraina, ora che la grottesca ‘invasione’ della Russia, da parte di militari ucraini e mercenari, si è trasformata in una trappola mortale per gli ‘invasori’, ora che i russi hanno polverizzato il centro di addestramento a Poltava, in Ucraina, dove erano presenti anche militari NATO, ebbene, adesso Zelenskyj, l’Unione europea e gli americani vorrebbero non una pausa ma addirittura la pace! Impressionanti le dichiarazioni di Alexey Likhachev, direttore di Rosatom, azienda pubblica russa attiva nel settore dell’energia nucleare. Nel corso di un incontro con Rafael Grossi, direttore generale della Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), stando a quanto leggiamo in un post pubblicato da un canale Telegram, Likhachev ha affermato che l’invasione di militari ucraini e mercenari occidentali nella regione russa di Kursk puntava a colpire la centrale nucleare. “La tragedia di Chernobyl – ha detto il direttore di Rosatom – sembrerebbe un riscaldamento rispetto a ciò che accadrebbe se venisse sferrato un colpo al grande reattore presso la centrale nucleare di Kursk”. Da parte sua Grossi ha precisato: “L’ho detto a Zaporozhye, l’ho detto a Kiev, lo dico ora a Kaliningrad: le centrali nucleari non potranno mai essere un obiettivo legittimo in un conflitto armato”.

Zelensky e i rappresentanti di USA e dell’Unione europea hanno eliminato i toni belligeranti e si stanno travestendo da agnellini di pace. Ma chi gli deve credere dopo tutto quello che hanno combinato?

Insomma, i russi hanno rischiato un attacco a una grande centrale nucleare, che avrebbe avuto effetti terribili. Secondo voi, anche alla luce del mancato attacco alla centrale nucleare di Kursk, Putin sarebbe così ingenuo e arrendevole da accontentare Zelensky, gli USA e l’Unione europea con la ‘pace’? A noi sembra un’ipotesi campata in aria. Proviamo a capire come potrebbero andare le cose. Cominciamo con la cronaca degli ultimi giorni. Partiamo dall’ultima riunione dell’Ukraine Defense Contact Group (UDCG) di qualche giorno fa presso la base aerea di Ramstein, in Germania. Dichiarazione del Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin: “Il conflitto in Ucraina sarà risolto definitivamente al tavolo delle trattative, ma è impossibile dire quando”. Non ci sono più i toni belligeranti ma c’è pur sempre il pragmatismo americano non esattamente ottimista. Il presidente dell’Ucraina, Zelenskyj, da parte sua, ha invitato l’Occidente ad adottare misure per porre fine alla guerra in Ucraina in tempi brevi, magari in Autunno. Zelenskyj sa che senza energia elettrica i cittadini ucraini che ancora non sono scappati in Europa lo faranno. Questo avverrà entro Ottobre. Così il presidente ucraino vorrebbe chiudere la guerra subito, con una trattativa. Come gli americani e gli ‘europeisti’, Zelenskyj ha messo da parte lo spirito belligerante e, come già accennato, non vuole solo una pausa ma addirittura la fine della guerra.

Che gli piaccia o no, un’altra ondata di profughi ucraini travolgerà l’Europa, Germania e Polonia in testa

Se leggete le cronache di queste ore su Telegram e su altri mezzi d’informazione internazionale scoprirete che i governanti tedeschi sono terrorizzati. In questo momento, nell’Unione europea, ufficialmente, ci sarebbero poco più di 6 milioni di profughi ucraini. Ma c’è il dubbio che siano il doppio e, forse, il triplo. Con la sistematica distruzione delle centrali elettriche di piccole e grandi città ucraine – e a quanto pare anche con la distruzione delle condotte idriche di questo martoriato Paese – è probabile che entro le possime quattro-cinque settimane dieci milioni di profughi ucraini e forse di più si riversino nell’Europa dell’Est. I Paesi più ‘gettonati’ per i profughi ucraini sono la Germania e la Polonia. Da qui il terrore del Governo tedesco di dover fronteggiare, a breve, una grande ondata di profughi ucraini, peraltro nel pieno di una crisi economica che sta travolgendo la Germania, con la Volkswagen boccheggiante…

Nelle ultime settimane a guerra in Ucraina ha fatto perdere al mercato azionario statunitense 2 mila miliardi di dollari. Prepariamoci al caos elettorale in occasione delle elezioni presidenziali americane con i Dem che le proveranno tutte ma perderanno lo stesso

Anche negli Stati Uniti d’America le cose non vanno bene. Mancano poco meno di due mesi al voto per l’elezione del nuovo presidente USA. L’informazione occidentale che appoggia i Democratici americani, maggioritaria in Occidente ma ridicola più che mai, blatera di un immaginario ‘vantaggio’ di Kamala Harris su Donald Trump. Peccato che, nel frattempo, il mercato azionario statunitense ha perso 2.000 miliardi di dollari di valore nelle ultime settimane. Gli investitori non sono stupidi e hanno capito che gli esiti disastrosi della guerra in Ucraina non solo non hanno eliminato l’inflazione in America ma stanno creando le condizioni per una stagflazione, ovvero stagnazione economica e inflazione. A meno di due mesi dal voto per i Democratici è un’altra ‘botta’ micidiale. Vero è che i Dem sono abilissimi a ‘taroccare’ il voto, facendo votare morti e mettendo in atto maneggi elettorali di tutti i tipi, protetti dai mezzi di informazione corrotti. Ma a differenza delle elezioni presidenziali del 2020, quando tutti i Tribunali dei 50 Stati e la Corte Suprema degli Stati Uniti bloccavano i ricorsi dei legali di Trump, adesso lo scenario è cambiato. Forse i Dem potranno avere ‘sconti’ negli Stati che governano, ma non sarà così negli Stati dove governano i Repubblicani. Né potranno contare sulla Corte Suprema. I Democratici le proveranno tutte, la butteranno in caciara, come si usa dire da noi: ma alla fine perderanno le elezioni.

Gli ‘europeisti’ hanno chiamato Mario Draghi, quello che non ne ha indovinata una sulla guerra in Ucraina: ottima scelta. Il tempo della verità sta arrivando, cari ‘europeisti’. La ruota gira anche per voi…

Come finirà, allora, con la guerra in Ucraina? Semplice: i russi continueranno ad avanzare nel territorio ucraino ma senza forzare. Non tanto il presidente Putin quanto i suoi stretti collboratori hanno il dente avvelenato contro tutta l’Unione europea. I russi hanno bombardato le centrali elettriche per costringere la popolazione ucraina a scappare nell’Unione europea: e così sarà. Non a caso gli ‘europeisti’ hanno chiamato Mario Draghi per rilanciare quello che resta dell’Unione europea. Ma la Ue farà un buco nell’acqua, perché proprio Draghi, sulla guerra in Ucraina, non ne ha indovinata una. Sono rimaste agli ‘Annali’ le previsioni di Draghi sulla guerra in Ucraina tutte sbagliate (qui il VIDEO con il discorso di Draghi: diovertitevi!). Dopo il buon umore frutto delle ‘lungimiranti’ dichiarazioni di Draghi, non ci resta che attendere la vittoria di Trump che si insedierà alla Casa Bianca con pieni poteri non prima di metà Gennaio del prossimo anno. Fino ad allora la guerra in Ucraina continuerà senza sosta. Non è da escludere che i russi decidano di entrare a Kiev per lasciare per almeno un paio di anni i profughi ucraini in Europa, tanto per ‘cuocere a fuoco lento’ l’economia Ue. Così come non escludiamo che la Russia chieda un risarcimento per le spese di guerra sostenute. Certo, la Cina non vuole lo smantellamento dell’Unione europea perché conta di utilizzarla come base ‘neutra’ nella guerra economica contro l’area del dollaro americano. A parte che Trump non darebbe questo vantaggio alla Cina, dubitiamo che i russi non presentino il conto alla Ue. Per non parlare del fatto che l’attuale Commissione europea di Ursula von der Leyen, con Trump alla Casa Bianca, verrà travolta dallo scandalo della discutibile gestione della pandemia e, soprattutto, dei ‘presunti’ vaccini anti-Covid. Il tempo della verità sta arrivando, cari ‘europeisti’. La ruota gira anche per voi…

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