Ogni giorno la cronaca lo conferma: i fondi del Pnrr sono una ‘presa per il culo’ europeista. Ciro Lomonte di Siciliani Liberi lo scrive da quasi un anno e sta avendo ragione su tutta la linea

Non c’è giornata in cui non spunta un Comune o un soggetto pubblico per denunciare che ha anticipato i fondi del Pnrr che il Governo nazionale non può erogare perché la Ue li ha dirottati chissà dove, magari per foraggiare la guerra in Ucraina

“Siciliani Liberi è stata l’unica forza politica in Italia che, svelando la truffa politica del Pnrr, ha messo da mesi in guardia Comuni, Enti locali, scuole, cosiddette ‘aziende’ sanitarie ed università a non far partire alcun lavoro con i presunti ‘fondi del Pnrr’ perché sarebbero stati travolti. Puntuale, arriva dall’Emilia-Romagna la prima conferma concreta della correttezza delle nostre analisi”. Così afferma il Segretario politico di Siciliani Liberi che insiste nella sua tesi – ogni giorn confermata dai fatti – stando alla quale i fondi del Pnrr sono una presa in giro. “Il Comune di Marzabotto – scrive Lomonte – è ormai in dissesto per aver fatto partire i lavori del Pnrr senza avere i soldi in cassa. ‘Abbiamo in cassa solo 248 euro’, ha detto pochi giorni fa intervistata dal giornale degli industriali (https://www.ilsole24ore.com/…/pnrr-comune-marzabotto…) il Sindaco del piccolo Comune bolognese. Che ad un altro giornale ha spiegato nel dettaglio (https://www.ilfattoquotidiano.it/…/il-comune…/7495662/) il meccanismo della truffa: ‘Abbiamo ottenuto i fondi del Pnrr per un intervento da 9,5 milioni e rotti di euro per fare dell’ex cartiera Burgo uno spazio per la comunità, con una biblioteca, un bar con terrazza, un luogo di residenza per gli artisti e una velostazione per accogliere chi arriva dalla Ciclovia del sole. Da Roma il Ministero ci ha dato solo il 10% iniziale. Poi sono partiti i lavori. Realizzati fino al 30% entro la fine di Settembre, pagando le imprese esecutrici come previsto dalle norme e rispettando sempre la tempistica. A Novembre abbiamo rendicontato tutte le spese, caricando tutto sulla piattaforma Regis, come dovuto. A Marzo non avendo ancora ricevuto nulla abbiamo scritto noi al Ministero per chiedere delucidazioni e sollecitare il pagamento. Ci hanno risposto di inviare i dati per valutare il pre-dissesto. In pratica, al nostro sollecito, ci hanno risposto che i nostri conti non tornano. Ma loro non hanno nemmeno aperto i dati da noi inseriti sulla piattaforma Regis’”. Bella questa, no? Un Comune inizia i lavori con i fondi del Pnrr, anticipa i fondi per il proseguimento dei lavori e il Governo nazionale, invece di erogare i fondi del Pnrr che non ha mai avuto, annuncia al Comune che è finito in pre-dissesto!

Noi abbiamo sempre creduto alla tesi di Lomonte

“Adesso – scrive ancora Lomonte (foto sopra) – rileggiamo esattamente quanto scrisse Siciliani Liberi mettendo in guardia tutti i Comuni, le Regioni, le Aziende sanitarie regionali, le università e le scuole dal far partire i lavori (o assumere personale) con i cosiddetti fondi del Pnrr”. A questo punto Lomonte ci cita scrivendo che siamo stati i soli a credere alla sua tesi: e cioè che i fondi del Pnrr non esistono più da tempo. Non solo noi crediamo a quanto scrive da quasi un anno il Segretario politico di Siciliani Liberi, ma abbiamo il dubbio che i fondi del Pnrr siano finiti nel pozzo senza fondo dell’Ucraina: fondi del Pnrr impiegati non soltanto per fornire armi a Zelensky e compagnia bella ma anche per sostenere i milioni di profughi ucraini che si sono riversati in Europa (dovrebbero essere circa 15 milioni di ucraini, numero in continuo aumento, perché i russi, bombardando sistematicamente le centrali elettriche, costringono la popolazione ucraina a spostarsi verso l’Europa).

A Marzabotto il Comune è alla paralisi ed è fallito

Torniamo al post di Lomonte: “Siciliani Liberi – scriveva Lomonte lo scorso 9 Dicembre – è una forza politica matura e pacata il cui unico interesse è lo sviluppo della Sicilia. Ve lo spieghiamo noi, amici Sindaci e amici di ANCI Sicilia: il Pnrr è un inganno politico”. E commentando la follia di richiedere prestiti in anticipazione dei presunti fondi Pnrr alle banche o alle Poste per il tramite della Cassa depositi aggiungevamo: “Chiunque di voi volesse firmare le richieste di prestito, sappia che così porterete al definitivo collasso i vostri Enti. Per quanto pubblica, la Cdp pretenderà la restituzione di capitale e interessi. Non fate quest’ennesimo errore. Fidatevi dell’unica forza politica in Sicilia foriera di idee e prospettiva politica. Siciliani Liberi è qui anche per aiutare voi”. (https://www.thehour.info/nuova-denuncia-di-ciro-lomonte…/). A Marzabotto il Sindaco ha impiegato tutti i fondi del Comune per pagare il 20% dei lavori dopo aver ricevuto da Roma un ridicolo acconto del 10%. In questo modo si ritrova a fine Marzo 2024 con 248 euro in cassa: ovvero, il Comune è alla paralisi ed è fallito. Nelle stesse condizioni di Marzabotto si ritrovano tutti i Comuni che hanno follemente avviato lavori con tali presunti fondi Pnrr. Inclusi molti Comuni della Sicilia”. Lomonte racconta che a Palermo “nulla è stato avviato se non i ridicoli ‘lavori’ per un paio di milioni del Giardino Inglese”. Anche questi lavori si sono bloccati “quando l’impresa ha realizzato che il Comune non ha in cassa un centesimo”. Il Segretario politico di Siciliani Liberi racconta che ci sono altri Comuni della nostra Isola che “hanno speso milioni anticipati dalle banche o sottratti ad altre voci del bilancio” che adesso “dovranno contabilizzare le perdite”. Lomonte dice anche quali sono questi Comuni: Bagheria e Ragusa.

Verso il collasso finanziario

“I fondi del Pnrr, non esistono – prosegue Lomonte -. E i Comuni che hanno speso quei soldi sono rovinati. Ancor peggio le università siciliane: che hanno assunto centinaia di giovani imputando i salari al bilancio ordinario ‘in attesa’ dei fondi del Pnrr. Per Lomonte, le cose che stanno succedendo in Italia in materia di contabilità pubblica con i fondi-fantasma del Pnrr “non sarebbero possibili, dal punto di vista amminitrativo, nemmeno in una piccola isola sperduta”. Questo dimostra “concretamente – scrive sempre Lomonte – come Siciliani Liberi sia l’unica forza politica a fianco dei cittadini e degli amministratori locali. L’unica in grado di aver anticipato per tempo i rischi che correvano – e che corrono – tutti gli amministratori locali italiani e siciliani. Per una volta, la Sicilia con Siciliani Liberi ha fatto da guida politica e culturale al resto della nazione. Ora che il Pnrr è finito, molte altre delle previsioni di Siciliani Liberi si realizzeranno. I siciliani sappiano che Siciliani Liberi è da oltre 8 anni al lavoro per formare la classe dirigente che dovrà salvare la Sicilia dall’imminente collasso finanziario, economico e politico prima della ex Unione europea, e poi dell’Italia e della Regione siciliana”.

Non è ridicolo proseguire con la recita del Pnrr?

Noi, più che un semplice collasso, tra sperperi di fondi nella guerra (persa) in Ucraina, tra invasione di profughi ucraini in Europa (di cui nessuno parla), tra inflazione nascosta, tra banche che stanno vessando famiglie e imprese in difficoltà, tra possibili attentati, tra crisi ormai irreversibile dell’agricoltura mediterranea, con il contorno delle buttanate ‘green’ dell’Unione europea tipo ‘cappotti termici’, auto elettriche, grano estero sempre più schifoso, insetti a tavola e via continuando ci aspettiamo un’insurrezione popolare, soprattutto se – come noi pensiamo – verranno sospese le elezioni europee di Giugno… Ciò posto, chiediamo al capo del Governo, Giorgia Meloni, ai suoi Ministri, ai partiti, ai sindacati, ai rappresentanti delle imprese e agli ‘scienziati’ della televisione: non sarebbe il caso di finirla con questa operetta oscena dei fondi del Pnrr che non ci sono ma che debbono essere presentati come esistenti? Non vi sembra ridicolo continuare con questa recita? Pensate di tutelare l’Unione europea? Perdete tempo, perché affonderà comunque e sarà la liberazione.

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