Oggi a Napoli si festeggia San Gennaro. Noi lo ricordiamo con una bella testimonianza di un uomo di Chiesa che ha assistito al miracolo del sangue che diventa liquido

… e a un certo punto il sangue rappreso diventò liquido. “Scaramantico o di fede? Non mi posi il quesito. Mi bastò avere visto, e da vicino”

di Frate Domenico Spatola

Fui a Napoli per San Gennaro. La folla ingente attendeva il miracolo, mi fecero largo: “Passa u monaciello”. Raggiunsi ,tra lo scaramantico e il riverito, la balaustra dell’altare e stetti ad aspettare. Il Cardinale teneva in mano l’ampolla con il Sangue del Santo. Si vedeva rappreso, e non dava movimenti di liquefazione. Dalla chiesa le preghiere si levavano fervorose. Cercavo di capire le parole, ma alcune mi parvero insulti all’indirizzo del Santo, perché tardava a liquefarsi. Sarebbe stata infatti una jattura per i Napoletani qualora il Sangue non si fosse sciolto. Era capitato in passato e sempre in prossimità di calamità o eventi luttuosi. L’ansia era quindi palpabile e l’attesa irrequieta. Il presule invitava a pregare. I “parenti del Santo”, tali si qualificavano coloro che per troppa confidenza, mi spiegarono, si prendevano la licenza di offenderlo. Passate due ore, alle 11,00 circa, dentro l’ampolla, ostentata per essere visibile, qualcosa cominciò a ribollire e, nel giro di pochi minuti, tutto il sangue rappreso, si rese liquido. Immaginate la gioia incontenibile dalle alte grida della folla, per l’ampolla che il Vescovo faceva roteare per visibilizzare la liquidità. Fu per tutti sollievo. Scaramantico o di fede? Non mi posi il quesito. Mi bastò avere visto, e da vicino.

Foto tratta da CAPPELLA DI SAN GENNARO

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