Nuove esplosioni in Libano: saltano in aria anche computer, walkie-talkie, smartphon e pannelli solari. Altro che esplosivi, c’è il dubbio che questi da remoto ormai condizionino le nostre vite

“Siamo in altre mani, liberati dalla libertà” (Saul Bellow, L’uomo in bilico)

Fino a 24 ore fa la tesi dominante era che era stato intercettato un carico di cercapersone destinato al Libano e, in parte, anche alla Siria. Strumenti modificati, magari con l’inserimento di cariche di esplosivo. Da qui la strage. Tesi non del tutto convincente (qui un articolo). E infatti ieri, ancora in Libano, sono esplosi computer, walkie-talkie, smartphon e perfino pannelli solari. Difficile pensare a un’organizzazione che ha manomesso, contemporaneamente, cercapersone, walkie-talkie, smartphon, pannelli solari e via continuando. Da qui il dubbio che chi ha organizzato questi atti terroristici sia nelle condizioni di far saltare in aria una buona parte di strumentazioni tecnologiche di larghissimo uso. Non siamo grandi conoscitori di queste tecnologie, ma non ci vuole molto per capire che le batterie al litio potrebbero essere al centro di questa storia che sta andando al di là della fantascienza. Se nella disastrosa Unione europea il Green Deal se ne sta andando ‘a buttane’, nel resto del mondo, insomma, succede anche di peggio.

La realtà presenta il conto a chi ha denigrato i “complottisti”

Qualche segnale strano lo si è colto già da qualche anno, da quando sono state registrate esplosioni delle batteria al litio di auto elettriche. Problema minimizzato per non di strurbare i ‘manovratori’ della cosiddetta ‘decarbonizzazione’ che, in realtà, ha poco senso in un mondo dove ogni anno, grosso modo a partire dalla seconda metà del secondo decennio del 2000, milioni di ettari di boschi vengono ‘inghiottiti’ dagli incendi. Invece gli incendi delle batterie al litio delle auto elettriche erano un segnale da non sottovalutare. Oggi la realtà ci presenta il conto. O meglio, la realtà presenta il conto a chi ha denigrato sistematicamente i “complottisti”: non solo l’uomo è capace di modificare il clima ma c’è il dubbio che possa riuscire a entrare nelle nostre vite di ogni giorno. Mentre infuriano guerre che non sembrano avere fine, ecco che ‘qualcuno’, da remoto, riesce a fare esplodere strumenti che ormai fanno parte della nostra vita: il computer, lo smartphone, i pannelli solari. Con quali tecnologie?

Il nuovo investimento neo-coloniale in pannelli solari ‘pilotato’ dal Nord Italia a spese del Sud, piaccia o no, è a rischio

Non sappiamo cosa succederà nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. Però se dovesse risultare vero che è possibile far esplodere i pannelli solari ricorrendo a qualche diavoleria tecnologica, beh, siamo messi male. Così come sono messi male i Paesi che hanno puntato sulle automobili elettriche. Le esplosioni in Libano ci ricordano un vecchio adagio: “Quando la guerra arriva, arriva per tutti”. Dalle città alle campagne. Il paesaggio agrario della Sicilia e di altre aree del Sud Italia si sta riempendo di osceni pannelli solari per fornire energia alle industrie del Nord Italia. Del resto, il Sud Italia, grazie anche alle sue ‘presunte’ classi dirigenti, è, dal 1860, una colonia italiana. Da oggi il nuovo investimento neo-coloniale in pannelli solari ‘pilotato’ dal Nord Italia a spese del Sud, piaccia o no, potrebbe essere a rischio. Siamo al condizionale. Ma anche il condizionale non va sottovalutato. Una ‘mano invisibile’, da remoto, potrebbe fal saltare il gioco energetico-coloniale in Italia. E lo stesso discorso vale per altri Paesi dell’Europa mediterranea chiamati a sacrificare le proprie agricolture per ‘parare il culo’ all’Europa del Centro Nord. La Germania, ad esempio, nell’ultimo decennio, ha speso un patrimonio per potenziare le energie alternative, eolico in primo luogo, facendo, economicamente parlando, un immenso buco nell’acqua. Chissà perché, nel commentare la crisi economica che sta colpendo la Germania, nessuno ricorda questo particolare. Che succederebbe se ‘qualcuno’, da remoto, in presenza di dissidi economici, decidesse di fare esplodere i pannelli solari installati nell’Europa mediterranea?

Foto tratta da Byoblu

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