Non sono ancora stati conclusi i funerali dei cinque operai morti sul lavoro a Casteldaccia che è già arrivato un nuovo lavoratore caduto da una pala eolica e deceduto. ‘Ringraziamo’ i liberisti Ue

L’ipocrisia dei politici ‘europeisti’ che ‘combattono’ le morti sul lavoro dentro un sistema economico ultra-liberista e globalista che ‘fattura’ morti sul lavoro per definizione

Mentre si celebravano i funerali dei cinque operai morti sul lavoro a Casteldaccia è arrivata la notizia di un altro morto sul lavoro. E’ successo a Salemi, provincia di Trapani, in un cantiere dove si stanno installando pale eoliche (il Trapanese, lo ricordiamo, è particolarmente ‘ricco’ di pale eoliche). L’uomo è caduto all’interno della pala eolica da un’altezza di 30 metri ed è morto. I sanitari stanno recuperando il cadavere. Ovviamente, i politici che hanno infognato l’Italia nell’Unione europea ultra-liberista e globalista si stracciano le vesti: “Ora basta”, “Non si può morire così”, “E’ una strage che va fermata”, “Non si può perdere la vita per potare un tozzo di pane a casa”, “Bisogna potenziare i controlli” e bla bla bla. Da quello che abbiamo letto qua non viene posta la domanda logica: un uomo che lavora a 30 metri di altezza non dovrebbe essere assicurato a una fune per salvargli la vita in caso di caduta? Ovviamente, nessuno mette in discussione il sistema ultra-liberista che costringe le aziende a ‘risparmiare’ sulla sicurezza per non finire fuori mercato. Notare l’ipocrisia di una politica italiana fallita: davanti ai morti su lavoro che si susseguono ininterrottamente non c’è nessuno che metta in discussione l’attuale Unione europea (che grazie a Dio sta fallendo complice la guerra in Ucraina). I politici ‘europeisti’ vogliono bloccare i morti sul lavoro in un sistema economico che produce morti sul lavoro nel nome della ‘concorrenza’. Pagliacci e farisei all’ennesima potenza!

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