Non è vero che nel Regno Unito i laburisti hanno “stravinto” le elezioni. Sono passati dal 32,2% al 33,7% e governeranno solo perché vige il sistema uninominale secco

Nel Regno Unito solo un elettore su tre ha votato per i laburisti. Che hanno la maggioranza in Parlamento ma non nel Paese. La vera sorpresa delle elezioni è il partito di Nigel Farage che dal 2% è volato a oltre il 14%

Proviamo a commentare i risultati delle elezioni nel Regno Unito. Con una premessa: che nella politica estera di questo Paese non cambierà nulla. Il Regno Unito, legato a doppio filo agli Stati Uniti d’America, continuerà a sostenere la guerra in Ucraina. Ciò significa che in economia continuerà ad andare a sbattere, perché è la guerra in Ucraina che ha messo in crisi l’economia dell’Unione europea e del Regno Unito. Detto questo, smontiamo subito una notizia errata. I laburisti di Keir Starmer (foto sopra tratta da Avvenire) non hanno “stravinto” le elezioni, se è vero che hanno superato di poco il 33%. Possono contare sulla maggioranza in Parlamento perché nel Regno Unito vige il sistema elettorale maggioritario (uninominale secco). Se si analizza bene il voto si osserva che solo un elettore su tre ha votato per i laburisti. I laburisti hanno la maggioranza in Parlamento ma non sono maggioranza nel Regno Unito. La vera notizia è che nel Regno Unito non ci sono più due partiti forti, ovvero i laburisti e i conservatori, ma almeno quattro partiti. Come già accennato, i laburisti hanno raggiunto il 33,7%. Al secondo posto si sono classificati i conservatori con il 23,7%. Al terzo posto, a sorpresa, troviamo Refor UK, il partito di Nigel Farage con il 14,3%. Al quarto posto i Liberal Democratici con il 12,2%. Al quinto posto i Verdi con il 6,8%. Seguono piccole formazioni politiche: per esempio, l’SNP, il partito nazionalista scozzese che ha raggiunto appena il 2,5%.

Se è falsa la notizia che i laburisti hanno “stravinto”, è vera invece la notizia che i conservatori hanno “straperso”, visto che hanno lasciato sul campo quasi il 50% dei voti

Analizzando bene il voto scopriamo che, rispetto alle ultime elezioni, i laburisti hanno guadagnato appena 1 punto e mezzo, se è vero che sono passati dal 32,2% al 33,7%: di fatto è una vittoria striminzita. Chi ha detto o scritto che i laburisti hanno “Stravinto” le elezioni non ha nemmeno guardato i risultati. Il dato che salta agli occhi non è la vittoria dei laburisti, che è stata relativa e minima, ma la sconfitta dei Conservatori che hanno perso 20 punti percentuali, se è vero che sono passati dal 43,6% al 23,7%: in questo caso è corretto segnalare la ‘straperdita’ dei conservatori. La seconda sorpresa è il risultato per certi versi straordinario del partito di Nigel Farage, passato dal 2% al 14,3%. Il risultato è straordinario perché Farage si è presenmtato alle elezioni del Regno Unito ben sette volte senza mai essere eletto. Farage è un conservatore radicale diventato noto per essere stato un fautore della Brexit. Ma in politica ha sempre trovato sulla sua strada il partito conservatore al quale è sempre stato difficile togliere voti. Ma in queste elezioni, come già accennato, i conservatori hanno perso quasi il 50% dei consensi e buona parte di questi voti sono finiti al partito di Farage. Dimenticavamo: alla faccia degli ‘europeisti’ il regno Unito rimarrà fuori dalla Ue, la Brexit non verrà toccata.

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