Nei sondaggi perdono consensi PD e Forza Italia che non a caso sostengono la fallimentare e guerrafondaia Unione europea ultra-liberista globalista del dio denaro senza patria

di Andrea Piazza

Anche se lentamente gli italiani cominciano a capire la vera natura della dannosissima Ue e di chi la rappresenta

Cosa possiamo notare in questo ultimo sondaggio SWG? Un calo tendenziale del Partito Democratico e del suo omonimo nel centrodestra Forza Italia, ovverosia dei partiti muscolari €uropei in ordine: a) prosecuzione del conflitto bellico senza prospettive in Ucraina; b) fautori dell’Esercito europeo (non previsto a prescindere nei trattati e quindi inesistente per fortuna nostra); c) in qualità di soggetti politici con una posizione “muscolare” contro gli USA; d) di contro aperti a petalo al turbo capitalismo neoliberista, non a caso il numero uno di Forza Italia Antonio Tajani in questo particolare momento è in India; e) senza una reale visione geostrategica perché non rispettano il principio di unione militare ed equilibrio commerciale.

La crisi del “globalismo doc” reale conseguenza della miseria che vivono le nostre comunità

Non è un caso che la Lega sul piano europeo-internazionale tenga una linea politica, per semplificare, Sovranista Nazionale e non Sovra Nazionale e presenta un incremento percentuale dello 0,3 che, sommato al calo di Forza Italia a guida del super ‘europeista’ Tajani, è equivalente allo 0,5 mentre si consolida ulteriormente Fratelli d’Italia, ovvero il partito della premier Giorgia Meloni. Cosa stiamo provando ad evidenziare? Che il citato ‘europeismo’ in senso classico non è sentito sentimentalmente dall’elettorato, perché in oltre 30 anni, da Maastricht 1992 fino ai nostri giorni, l’Unione è stata subordinata al capitalismo finanziario che è la causa di tutti i nostri mali.

Il mondo occidentale deve ritornare alla riscoperta dei valori delle comunità

Adesso è finita la favola dei vincoli di bilancio, perché la Germania deve investire mille miliardi di euro per riarmarsi. Peccato che, in precedenza, abbiamo aperto al prevedibile collasso europeo, determinato dalla rigidità dei vincoli di bilancio contro i nostri sistemi nazionali, dalla Grecia all’Italia, passando dal dimenticato Mediterraneo, culla della civiltà a differenza della sede centrale dell’Unione €uropea. In più il Green deal è vissuto fondatamente come l’Armageddon dell’Unione teocratica di Bruxelles che, dal preservare il piano industriale dei poteri forti che in questi anni hanno puntato le fiches sullo sviluppo pseudo green, nel solco ideologico di preservare l’ambiente e salvare il mondo, adesso, schizofrenicamente, desidera Green WAR, lanciando il nuovo piano di riarmo €uropeo. In più ad adiuvandum consideriamo il mutisismo in relazione alle elezioni presidenziali annullate in Romania contro il candidato Calin Georgescu, o la condanna discrezionale (accessoria in prime cure) funzionale alla non candidabilita’ di Marine Le Pen alle prossime elezioni presidenziali nella democraticissima Francia. In questa fase di “panico globale”, perché sta di fatto franando la Finanza speculativa, è possibile arrivare alla conclusione che il mondo occidentale deve ritornare alla riscoperta dei valori delle comunità e non alla rilevanza prorompente del dio denaro senza patria.

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