Morte di Matteo Messina Denaro: qual è stato il ruolo della mafia nelle stragi del 1992? Il video di Angelo Mangano del 1995 quando il pentito Scarantino…

di Andrea Piazza

L’autore di questo articolo ribadisce la sua tesi: la stagione stragista del 1992 è legata a uno scenario internazionale dove spicca l’operatività delle INTELLIGENCE con il coinvolgimento ovviamente della mafia siculo americana

Matteo Messina Denaro, deceduto in queste ore, è stato un grande CRIMINALE. Sul suo spessore e sulla circostanza che le sue mani sono sporche di sangue, la sua appartenenza, il ruolo di vertice e successore come figlio d’arte nessun dubbio. La mafia è prevaricazione sociale organizzata e violenta. Con lui si chiude un capitolo ma resta un grande interrogativo: qual è stato il ruolo effettivo della mafia nella stagione stragista del 1992? Resto nella convinzione di uno scenario internazionale legato all’operatività delle INTELLIGENCES con il coinvolgimento ovviamente della mafia siculo americana. Il 1992 è stato un anno che ha determinato tantissimi sconvolgimenti… Dopo la caduta del muro di Berlino (1989) sono stati siglati gli accordi di Maastricht ’92, l’omicidio di Salvo Lima, l’attentato di Capaci, la mancata elezione a Presidente della Repubblica di Giulio Andreotti: al suo posto verrà eletto Oscar Luigi Scalfaro; e, ancora, l’attentato di via D’Amelio, l’avvio di Tangentopoli che nel 1994 determinerà l’implosione della Prima Repubblica.

Fa una certa impressione ascoltare la testimonianza del giornalista Angelo Mangano

Alcune personalità di altissimo profilo come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, unitamente a Francesca Morvillo e gli angeli custodi della scorta sono stati eliminati fisicamente, altri sono stati eleminati sul piano politico come Andreotti e Bettino Craxi, espressione di un “Atlantismo moderato”, dialogante con il mondo arabo ed indirettamente con la Russia. Dopo il 1992 abbiamo assistito all’avvio del neoliberismo finanziario che in Italia – e in particolare in Sicilia – ha contribuito ad aumentare la povertà ed il divario Nord/Sud. Abbiamo assistito in ordine ai nostri fatti siciliani ALLE STRAGI E AD OMICIDI ECCELLENTI E AI DEPISTAGGI DI STATO. Non essere ‘sazi’ della verità parziale DOVREBBE MOTIVARE NOI TUTTI A NON ARRENDERCI ALLE APPARENZE E GUARDARE OLTRE. Per contribuire alla riflessione inserisco una foto di Salvo Lima giovane Sindaco di Palermo con Robert Kennedy (foto sopra) ed il link testimonianza del giornalista Angelo Mangano che raccolse nel 1995 la dichiarazione di Vincenzo Scarantino, che si dichiarava un falso collaboratore di giustizia e voleva ritornare in carcere.

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