Miracolo: senza vigneti la Lituania è oggi uno dei principali esportatori di vino in Russia e, tanto per gradire, blocca le esportazioni italiane. Ennesima dimostrazione che l’Italia nella Ue non conta nulla

Se un Paese come la Lituania fa questo, ebbene, significa che l’Italia nell’Unione europea non conta nulla

Su Telegram leggiamo una notizia molto particolare. La Lituania, un Paese dell’Unione europea di poco più di 2 milioni e 800 mila abitanti, ostacolerebbe le esportazioni italiane in Russia. La notizia, in realtà, è stata lanciata qualche giorno fa dall’Agenzia NOVA (qui l’articolo), che riporta una dichiarazione che il presidente degli imprenditori italiani in Russia, Vittorio Torrembini, ha rilasciato all’Agenzia di Stampa Ria Novosti. La cosa che ci ha colpiti è l’azione messa in pratica dalla Lituania, che alla fine ostacola un Paese dell’Unione europea della quale fa parte. Come già accennato, ne fa le spese l’Italia, che si vede bloccati i prodotti che dovrebbe esportare Russia. Si tratta di prodotti che non sono soggetti a sanzioni. Tutto questo avviene mentre la Lituania continua ad esportare in Russia. Ci ha lasciati di stucco, in particolare, un passo dell’intervisata di Torrembini che riguarda il vino: “Non è strano che la Lituania sia diventata oggi uno dei principali esportatori di vino in Russia? C’è del vino in Lituania?”. In effetti, a noi risulta che in Lituania la vite non sia particolarmente coltivata: anzi. Per quello che sappiamo, in Lutuania si coltivano cereali, patate, lino, barbabietole da zucchero ma non si ricordano grandi coltivazioni di vite da vino, né grandi produttori di vino. Però la Lituania, stando a quanto racconta Tamberrini, esporta vino in Russia e ruba il mercato al vino italiano. Incredibile ma vero: un Paese come lItalia che ha una tradizione vitivinicola millenaria oscurato dalla Lituania! (Foto sopra tratta da Foligno Oggi)

Ennesima dimostrazione del perché non bisogna andare a votare alle elezioni europee

Il presidente degli imprenditori italiani in Russia non dovrebbe essere disinformato su quanto accade in questo Paese sul fronte commerciale. Chissà se i produttori di vino italiani sono informati su questa bella attività della Lituania. Di fatto, da quello che si capisce, la Lituania, acquista il vino da qualche parte e lo rivende alla Russia. E se tale Paese, come racconta Torrembini, è diventato “uno dei principali esportatori di vino in Russia”, beh, il giro di affari non deve essere roba da nulla. Cosa ci dice questa storia? In primo luogo che l’Unione europea si conferma quella che è: una sommatoria di Paesi che dicono di stare insieme, di essere ‘uniti’, ma che in realtà si fregano l’uno con l’altro. La seconda cosa che questa storia dimostra è che l’Italia, “Paese fondatore dell’Unione europea”, come ci ricorda la retorica da quattro soldi, nell’Europa finto-unita conta quanto il due di coppe con la briscola a denari. La terza cosa che dimostra l’atteggiamento della Lituania è che l’Italia, nell’Unione europea, viene bistrattata: praticamente, se un Paese come la Lituania si permette di compiere un atto simile, penalizzando i produttori di vino italiani e, in generale, i prodotti italiani significa che il nostro peso, nella Ue, è pari a zero. La quarta cosa che dimostra questa storia è che andare a votare per il rinnovo del Parlamento europeo è un errore tragico, perché si va ad avallare un sistema dove l’Italia, nei fatti, è l’ultima ruota del carro.

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