Mentre gli ‘europeisti’ si accapigliano su improbabili interventi militari Ue in Ucraina, Trump (di comune accordo con Putin?) potrebbe sbaraccare le basi NATO presenti nell’Europa Orientale

Non è fantapolitica ma un’ipotesi messa nero su bianco dalla stampa americana ripresa da un canale Telegram

Una delle notizie di queste ore che fa discutere è la nuova mossa dell’amministrazione americana di Donald Trump, che ha deciso di sospendere gli aiuti militari all’Ucraina. Per il presidente di questo disgraziato Paese, Volodymyr Zelens’kyj, adesso cominciano i guai, perché se fino ad oggi, bene o male, i bombardamenti russi sono stati in parte contenuti, senza le armi russe, soprattutto le armi di difesa aerea, l’Ucraina, per dirla brutalmente, è alla mercé dei russi. Si dirà: dovrebbe intervenire l’Unione europea con le proprie armi in sostituzione delle armi americane. Ora, a parte che, tra i Paesi dell’Unione europea, non c’è alcuna intesa circa un eventuale intervento militare in aiuto dell’Ucraina contro la Federazione Russa, c’è un altro problema che dovebbe preoccupare gli ‘europeisti’: il possibile ritiro dei 20 mila militari americani inviati nel 2022 in Ucraina e, in generale, il disimpegno della NATO nell’Europa orientale. Fantapolitica? Non esattamente. Proviamo a illustrare come stanno le cose.

E se Trump e Putin si mettono d’accordo per ‘incaprettare’ l’Unione europea?

Un post pubblicato da un canale Telegram, che riprende e commenta quanto scritto dal Washington Post, illustra cosa potrebbe succedere non chissà tra quanto tempo ma sempre in queste ore, se è vero che Trump è un personaggio imprevedibile. “Il quotidiano – leggiamo nel post del canale Telegram – afferma che i leader europei si trovano nella scomoda posizione di avere più domande che risposte su ciò che il Presidente Donald Trump intende fare con le truppe americane nel Continente. Se dovesse effettivamente verificarsi un ritiro, potrebbe trattarsi di un ritiro simbolico o dei peggiori timori dell’Europa, e l’impatto dipenderà da quante truppe verranno ritirate e con quale rapidità, affermano funzionari e analisti”. Qui arriva la precisazione che, se dovesse materializzarsi, getterebbe nel panico i ‘capi’ dell’Unione europea dell’euro: “I leader europei vogliono essere certi che, se dovessero verificarsi dei tagli, questi non saranno il risultato di negoziati tra gli Stati Uniti e il Cremlino. La strategia di riavvicinamento di Trump alla Russia sta alimentando i timori europei che Washington possa accettare le richieste di Mosca di ritiro della NATO dall’Europa orientale, in un accordo che lascerebbe vulnerabili i vicini della Russia finché gli europei non rafforzerebbero le loro difese. Un diplomatico europeo ha affermato che ‘non si può’ sciogliere il grande contingente di truppe statunitensi perché anche Washington ha bisogno di una presenza lì, mentre un altro ha osservato che gli europei devono ancora prepararsi per lo scenario peggiore”.

La possibile reazione degli ‘europeisti’ in lingua siciliana: “Minchia, i russi sutt’a casa avemu!”

Proprio ieri abbiamo scritto che ormai, a Trump, della NATO, non gliene puù fregare di meno (qui il nostro articolo). Certo, la NATO ha una propria organizzazione, un proprio Segretario generale, l’ex premier olandese globalista, Mark Rutte: ma una NATO senza gli Stati Uniti d’America diventa un cavaliere in sella senza cavallo, insomma una barzelletta! Ed è molto probabile che ci toccherà ridere, perché Trump, è solo questione di tempo, di poco tempo, smantellerà la NATO, così come smantellerà il covo di ultra-liberisti e globalisti del Fondo Monetario Internazionale (FMI), così cme smantellerà l’Unione europea, così come smantelerà l’ONU e l’OMS e via continuando con i traballanti capisaldi di un Occidente in disfacimento. Provate a immaginare cosa succederebbe se, tra pochi giorni, o magari nelle prossime ore, Trump dovesse decidere di far rientrare negli Stati Uniti d’America i 20 mila soldati americani presenti nell’Europa orientale e se, contestualmente, dovesse decidere di sbaraccare tutte le basi NATO dell’Europa orientale. Ve lo diciamo noi cosa succederebbe: i vari Ursula von der Leyen (quella che vuole armare la Ue), Kaja Kallas (quella che parla di guerra), Emmanuel Macron (quello che un giorno sì e uno no vuole inviare truppe in Ucraina), Friedrich Merz (il finanziere del gruppo BlackRock Germany diventato Canceliere tedesco sotto le bandiere del Partito Popolare Europeo: uno ‘sturziano’ cu i picciuli, come diciamo in Sicilia), per citare solo alcuni ‘europeisti’ di grido, comincerebbero a correre con una mano davanti e una dietro… Della serie, sempre per dirla alla siciliana: “Minchia, i russi sutt’a casa avemu!”.

Sopra, foto delle basi NATO in Europa tratta da Gazzetta del Sud

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