Mentre gli agricoltori italiani tornano a protestare nelle piazze la Sicilia ha pronti 62 milioni di euro per una nuova ‘scorpacciata’ di pannelli fotovoltaici. Siamo senza speranza

‘Energia rinnovabile’ al posto dei campi di grano. Poi se nelle tavole dei siciliani arrivano prodotti agricoli esteri coltivati Iddio sa come non ci sono problemi: basta non pensarci. Però la televisione ci racconta che in Italia circolano derivati del grano prodotti con “solo grano italiano”…

Proprio quando gli agricoltori italiani tornano di nuovo a protestare nelle piazze apprendiamo che in Sicilia sono pronti 62 milioni di euro di fondi europei per realizzare nuovi impianti fotovoltaici. Poco importa se la televisione racconta sonore fesserie pubblicizzando derivati del grano prodotti con “solo grano italiano”. Ma se l’Italia è invasa da grano duro e grano tenero estero, dal grano canadese al grano ucraino, dal grano russo al grano turco, com’è possibile che i derivati del grano che si commercializzano nel nostro Paese sono prodotti con “solo grano italiano”? Nella nostra Isola le ‘autorità’ hanno approvato una tempesta di impianti fotovoltaici in buona parte al posto dei seminativi. A parte qualche protesta degli agricoltori, si va avanti con i pannelli fotovoltaici al posto dei campi di grano. Ma chi lo doveva dire che sarebbe arrivato il giorno in cui certi ambientalisti si sarebbero mangiati a spezzatino paesaggio e agricoltura? Gli ambientalisti non sono tutti così ma alcuni sono così. In Sicilia, ad esempio, gli ambientalisti sono in buona parte deprimenti: basti pensare che invece di controllare l’operato della Regione gestiscono le aree protete con i soldi della stessa Regione: e abbiamo detto tutto.

Il disastroso esempio della Sardegna amministrata da grillini e PD

La Regione Sardegna governata dal Movimento 5 Stelle e dal PD ha respinto la richiesta di un referendum popolare contro la speculazione eolica (qui un articolo). Viva la democrazia popolare! Detto questo, almeno in Sardegna ci sono cittadini che stanno lottando contro l’allucinante invasione di pale eoliche che, se entreranno in funzione, serviranno per portare energia nel Nord Italia. In Sardegna un po’ di reazione popolare contro il volgare colonialismo dell’Italia c’è, mentre in Sicilia, a parte qualche voce solitaria, c’è il nulla. Come potete notare, nella Sicilia governata dal centrodestra e nella Sardegna governata dal centrosinistra la linea politica è identica: avanti tutta con le ‘energie rinnovabili’ che stanno massacrando l’agricoltura e il paesaggio. In Sardegna, addirittura, la presidenza della Regione è la grillina Alessandra Todde: e meno male che il Movimento 5 Stelle doveva cambiare l’Italia aprendola come una scatoletta di tonno!

La verità è che ormai viviamo in una realtà distopica, schiavi di un’Unione europea di affaristi senza scrupoli che usano l’ambientalismo per distruggere l’ambiente

Tornando alla Sicilia, apprendiamo che è pronto un bando con il quale il Dipartimento Energia della Regione siciliana, leggiamo in un comunicato, “ha assegnato risorse a 331 Comuni per elaborare lo studio di fattibilità tecnico-economica”. Il riferimento è ai citati 62 milioni di euro di fondi europei per gli impianti fotovoltaici. Pensate un po’: 62 milioni di euro non per consentire ai cittadini siciliani di portare in tavola prodotti agricoli di qualità, possibilmente prodotti nella nostra Isola; non 62 milioni di euro per migliorare la sanità pubblica e la scuola pubblica ma 62 milioni di euro per nuovi impianti fotovoltaici. Ma almeno illustrare dove questi impianti fotovoltaici verranno realizzati no? I Sindaci ci diranno qualcosa? Nel comunicato si racconta di mirabolanti riduzioni della bolletta elettrica ma non si capisce se tali impianti fotovoltaici vedranno la luce sui tetti delle abitazionie e nelle aree industriali abbandonate o al posto dei campi di grano. Volendo, va, è un ‘dettaglio’ ininfluente. O no? Del resto, non siamo infognati nell’Unione europea distopica che ormai è andata ben oltre il celebre romanzo 1984 di George Orwell? E allora ‘godiamoci’ le energie ‘rinnovabili’ presentate come elisir di lunga vita. E gli agricoltori che ieri sono scesi in piazza in tante città italiane? E gli agricoltori siciliani che ieri si sono riuniti a Poggioreale? E i cittadini italiani che portano in tavola prodotti agricoli freschi e trasformati che arrivano dall’universo mondo, coltivati Iddio sa come, tra pesticici, erbicidi e ormoni? Basta non pensarci. Tutta salute…

Foto tratta da Italia Nostra

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