Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, smentisce il Washington Post: non ci sono negoziati tra la Russia e l’Ucraina sulla sicurezza delle “infrastrutture critiche”

Il quotidiano statunitense non sta facendo una grande figura…

La bizzarra invasione russa da parte di militari ucraini e mercenari occidentali ha bloccato le trattative tra Russia e Ucraina? Questa la tesi che circola da qualche giorno nei soliti media occidentali, in testa il Washington Post, noto quotidiano degli Stati Uniti d’America. Secondo il giornale americano, erano in corso trattative, o meglio, “negoziati indiretti” tra la Russia e gli ucraini in Qatar in materia di attacchi alle “infrastrutture critiche”. Ma la smentita ufficiale arriva dalla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: “Nessuno ha interrotto nulla, perché non c’era nulla da interrompere – ha detto Maria Zakharova -. Non sono stati condotti e non vengono condotti negoziati diretti o indiretti tra la Russia e il regime di Kiev sulla sicurezza delle infrastrutture civili critiche”.

Volevano spingere i russi a trattare? Se è così non ci ono riusciti

Perché la notizia è importante? Per almeno due motivi. In primo luogo, perché la Russia ha distrutto con i bombardamenti e continua a distruggere con le bombe acquedotti e centrali elettriche. E poiché i russi si vanno avvicinando a Kiev, ebbene, è probabile che, a breve, inizino bombardamenti a tempesta russi per mettere a ferro e fuoco la capitale dell’Ucraina, cominciando a distruggere proprio le “infrastrutture critiche”. Non è da escludere che chi ha messo in giro queste notizia, più che raccontare un fatto che stava avvenendo, ha cercato condizionare i russi, magari per spingerli a questa trattativa dalla quale, a guadagnarci, sarebbero solo gli ucraini.

La possibile spiegazione della sortita russa? Il Paese che teme gli attacchi alle “infrastrutture critiche” non è la Russia ma l’Ucraina

Ma c’è anche un secondo motivo che, con molta probabilità, ha spinto il rappresentante del Ministero degli Esteri russo a rilasciare una dichiarazione tranciante. Tra le tante ipotesi che sono state fatte per spiegare l’invasione della Russia da parte di ucraini e occidentali ci potrebbe essere il possibile attacco a una centrale nucleare russa. In effetti c’è stato un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia che è andato a vuoto. Mentre non c’è stato alcun attacco alla centrale nucleare di Kurchatov. Ebbene, con la dichiarazione di Maria Zakharova sembrerebbe che la Russia non tema gli eventuali attacchi di ucraini e occidentali alle proprie centrali nucleari. Insomma, il Paese che teme gli attacchi alle “infrastrutture critiche” non è la Russia ma l’Ucraina, che, nei prossimi giorni, potrebbe subire attacchi a centrali elettriche e acquedotti di Kiev. Del resto, in queste ore il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, ha rilasciato una dichiarazione dai toni molto netti: “La Russia libererà la regione di Kursk dall’esercito ucraino che ha invaso il suo territorio a qualsiasi costo, e l’escalation del conflitto potrebbe portare alla distruzione dell’Ucraina come Stato”. Per la cronaca, la Bielorussia, che ha militarizzato i propri confini con l’Ucraina, è un Paese alleato della Russia.

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