L’Unione europea ha autorizzato il glifosato per l’eternità. Il nuovo Regolamento prevede un possibile ricorso al glifosato in pre-raccolta anche in Europa?

Vi invitiamo a leggere il nuovo Regolamento Ue che autorizza in eterno l’uso del glifosato lasciando in modo ambiguo la porta aperta a un’utilizzazione di questo erbicida in pre-raccolta anche in Europa

Nei Paesi dell’Unione europea come ci si deve regolare con il glifosato? Si tratta, com’è noto, del discusso erbicida che non è esattamente un toccasana per la salute umana. Ma nella Ue, com’è altrettanto noto, la produzione di glifosato interessa la Germania, Paese che con l’avvento dell’euro, ha fatto i propri comodi: e li continua a fare. Ricordiamo che negli anni passati il glifosato era prodotto nel mondo in buona parte dalla Monsanto, una multinazionale americana che nel 2018 è stata acqusita dalla tedesca Bayer. Quando nel 2018 la fusione è stata completata il marchio Monsanto è stato cancellato. Oggi, nel mondo, il glifosato non viene prodotto solo dalla tedesca Bayer: si produce in grande quantità in Cina e anche in Australia e forse in qualche altro Paese. Il glifosato è comunque nell’occhio del ciclone, dopo che negli Stati Uniti d’America la Magistratura ha riconosciuto risarcimenti milionari a tanti agricoltori che sono stati danneggiati da questo erbicida. Non a caso la Monsanto è scomparsa. Così il cuore di questo grande affare, come gà accennato, è stato trasferito nell’Unione europea dove, sotto la protezione tedesca, si può fare tutto e il contrario di tutto. Il glifosato è utilizzato in tante aree del mondo in pre-semina per eliminare le erbe infestanti. In alcuni Paesi freddi e umidi dove il sole non riesce a far maturare il grano naturalmente viene utilizzato in pre-raccolta per fare seccare lo stesso grano che così matura artificialmente. Il problema è che quando tale erbicida si utilizza in fase di pre-raccolta i residui del glifosato rimangono nel grano e si trasferiscono nei derivati dello stesso grano: pane, pasta, dolci e via continuando. (sopra foto tratta da Master X)

Un Regolamento scritto in stile Azzeccagarbugli

Ormai da anni l’Europa – Italia in testa – è invasa da grano con residui di glifosato. L’Unione europea, nel 2006, ha innalzato i limiti del glifosato presente nel grano e in altri prodotti agricoli (per esempio, lenticchie) per consentire al grano estero (e alle lenticchie estere fatte maturare con il glifosato) di entrare nei Paesi europei. L’Italia, da anni, è piena di grano estero con residui di glifosato. Lo scorso Novembre, nel rinnovare l’uso del glifosato, l’Unione europea a ‘trazione’ tedesca ha introdotto alcune restrizioni che sono un po’ ridicole, perché scritte con il condizionale. Leggiamo cosa c’è scritto nel Regolamento di esecuzione Ue della Commissione del 28 Novembre 2023, poco meno di quattro mesi fa. Il glifosato avrebbe dovuto essere bandito dall’Unione europea perché dannoso per la salute umana, ma siccome – come già ricordato – la Germania ha interessi diretti, l’approvazione del glifosato è stata incredibilmente rinnovata nel silenzio generale “in conformità al regolamento (CE) numero 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) numero 540 del 2011 della Commissione”. Ebbene, leggiamo attentamente l’articolo 27 del nuovo Regolamento: “L’impiego di prodotti fitosanitari che contengono glifosato per usi pre-raccolta può non sempre essere conforme alla direttiva 2009/128 CE in combinato disposto con le disposizioni xdell’articolo 55 del Regolamento (CE) 1107/2009”. E’ o no un linguaggio da Azzeccagarbugli per far confondere i cittadini? Ma il Parlamento europeo che fa? Che interessi difende? (sotto, la sede della Commisisone europea, foto Regione Abruzzo)

Un linguaggio incredibile e ambiguo per fare solo gli interessi della Germania sulla pelle dei cittadini europei, giovani generazioni in testa

E’ importante sottolineare il linguaggio che viene utilizzato: il glifosato utilizzato in pre-raccolta lascia residui dello stesso glifosato nel grano e negli altri prodotti agricoli trattati con questo diserbante. Che significa “può non sempre essere conforme”: o è conforme o non lo è, perché di mezzo c’è la salute umana, soprattutto la salute dei bambini, che si è visto essere particolarmente esposti a questo veleno. Continuiamo la lettura: “Gli Stati membri dovrebbero essere dunque tenuti a prestare particolare attenzione agli usi pre-raccolta quando effettuano le valutazioni per la loro autorizzazione“. Questo passaggio è di una gravità inaudita: stanno forse autorizzando il glifosato in pre-raccolta anche nell’Unione europea? Notare anche il ricorso al condizionale: “dovrebbero”: l’attenzione o la si presta o non la si presta! Dopo avere fatto balenare l’ipotesi di una possibile utilizzazione del glifosato in pre-raccolta anche nell’Unioine europea, il Regolamento fa una mezza marcia indietro: “In particolare, l’impiego di prodotti fitosanitari contenenti glifosato per il disseccamento allo scopo di controllare il momento del raccolto e di ottimizzare la trebbiatura non è considerato conforme alle disposizioni dell’articolo 55 del Regolamento CE 1107/2009 e non dovrebbe pertanto essere autorizzato“. Prima si dà un’ambigua autorizzazione con il condizionale, poi si nega l’autorizzazione ma sempre con il condizionale: “non dovrebbe pertanto essere autorizzato”. Insomma, con tutti questi condizionali l’ambiguità è totale. Stiamo parlando della salute delle persone e questi signori della Ue usano ‘sto linguaggio! Domanda: ma se il glifosato non “dovrebbe essere autorizzato” in pre-raccolta perché la stessa Unione europea autorizza l’arrivo negli stessi Paesi europei di grano trattato con il glifosato utilizzato in pre-raccolta? Non c’è una Magistratura europea che può intervenire per fare chiarezza? Insomma: chi deve porre fine a questa vergogna?

Il problema non riguarda solo gli agricoltori ma tutti i cittadini europei. C’è una sanatoria per chi già utilizza il glifosato in modo improprio in Europa?

Ci rivolgiamo agli agricoltori che, giustamente, manifestano contro l’attuale Unione europea. Ma ci rivolgiamo anche a tutti gli altri cittadini europei: l’evete capito o no nelle mani di chi sono finiti i 500 milioni di abitanti dell’Unione europea? Il glifosato avrebbe dovuto essere bandito sette anni fa, ma nel 2022 l’Unione europea in tutte le sue espressioni (non a caso nel Regolamento si cita anche il Parlamento europeo che ha responsabilitò politiche precise) la Germania è riuscita ad ottenere una proroga di un anno. Nel Novembre dell’anno scorso è arrivato questo nuovo Regolamento che non solo non dà alcun limite temporale (se non è chiaro, il glifosato, nell’Unione europea, stando a questo nuovo Regolamento, potrà essere utilizzato per sempre!) ma in modo ambiguo, utilizzando il condizionale, si lascia balenare l’ipotesi di un uso del glifosato in pre-raccolta anche nei Paesi dell’Unione europea dove non batte il sole. Forse il glifosato in pre-raccolta si utilizza già e questo Regolamento è una mezza sanatoria? Tanto grande la cultura e la letteratuta tedesca, tanto ambigua e pessima la classe dirigente di questo Paese.

Il glifosato danneggia la salute umana anche nelle dosi ammesse dall’Unione europea

Va detto che ci sono studi che hanno stabilito che il glifosato danneggia la salute unama anche in piccole dosi (come potete leggere qui e anche in questo articolo). Da leggere anche questo articolo. Interesante anche un articolo di Rai News.it dell’Ottobre 2023: “Glifosato e leucemia giovanili – I primi risultati del Glifosate Study dell’Istituto Ramazzini di Bologna sugli effetti dei pesticidi. Tumori precoci anche negli esperimenti con dosi attualmente considerate sicure in Europa… La ricerca ha indagato sia gli effetti del solo glifosato, il controverso erbicida al momento autorizzato in Europa fino a fine anno, sia quelli delle formulazioni europea e americana a base di glifosato. Lo studio esamina diversi aspetti cancerogeni, ma anche neurotossici o riproduttivi” (qui l’articolo per esteso). Era autorizzato, si legge nell’articolo dello scorso Ottobre, “fino a fine anno”. Ora l’Unione europea a ‘trazione tedesca’ lo ha autorizzato per l’eternità. Ennesina dimostrazione che bisogna uscire subito da questa fallimentare e pericolosa Unione europea, soprattutto nell’interesse delle nuove generazioni, che sono le più esposte al glifosato.

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