Lo ‘schiaffo’ della Cina all’Unione europea: il presidente Xi Jinping ha annullato il suo viaggio a Bruxelles in occasione 50esimo anniversario delle relazioni diplomatiche con l’Ue

Gli ‘europeisti’pensavano di utilizzare la presenza di Xi Jinping in chiave anti-russa e anti-americana: ma gli è andata male

A quanto pare l’Unione europea dell’euro non prende solo ‘sberle’ dall’America di Donald Trump e dalla Russia di Vladimir Putin. Anche la Cina, di fatto, prende le distanze dagli ‘europeisti’ che vorrebbero alleggerire i conti correnti dei cittadini europei per sostenere le economie di Germania e Francia che colano a picco. La notizia, che avrebbe mandato su tutte le furie la presidente della scalcagnata Commissione europea, la tedesca Ursula von der Leyen, è che il presidente della Cina, Xi Jinping (nella fito sopra tratta da Il Tempo), ha annullato il suo viaggio a Bruxelles dove avrebbe dovuto prendere parte alle celebrazioni dei tappi di plastica alle bottiglie di plastica, pardon, alle auto-celebrazioni dell’Unione europea, magari del 50esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e Unione europea. Sfumò, a conti fatti, l’occasione per gli ‘europeisti’ di annunciare all’Universo mondo che la Ue ci ha ripensato e che vuole aderire alla ‘Via della seta’. Operazione finita male, perché, di fatto, la Cina ha fatto sapere che a seta finiu e che, soprattutto che, della Ue, pure i bachi da seta unni vonnu sapiri nenti!

“Pechino ha fatto esattamente quanto ha ritenuto necessario, e non di più”. Tiè!

Gli ‘europeisti’ tenevano molto alla presenza di Xi Jinping a Bruxelles per giocarsi, come dire?, la carta cinese. Della serie: Putin ci ha ‘fatto un mazzo così’ in Ucraina, Trump ci sta strapassando con i dazi doganali ma la Cina che è con noi! Insomma, i ‘capi’ di quello che resta dell’Unione europea avrebbero voluto esibire il presidente Xi Jinping come una sorta di ‘trofeo’ in chiave anti-russa e anti-americana. Ma gli è andata male anche questa carta, perché il presidente della Cina avrebbe mandato a dire agli ‘europeisti’: “U sapiti chi c’è? Io mi staiu a me casa e va futtiti vuautri europei“. Xi, che parla una decina di lingue, ha pregato un suo amico siciliano di tradurre nella lingua di Antonino Veneziano il suo Ue-pensiero che è arrivato a noi fresco di traduzione. Su un canale Telegram leggiamo un commento all’ennesima malafiura dell’Unione europea: “La Cina ha dimostrato in modo cortese ma fermo che l’Europa non è più nella posizione di dettare le condizioni e aspettarsi onori. Pechino ha fatto esattamente quanto ha ritenuto necessario, e non di più. Bruxelles non può che lamentarsi, come al solito, di ‘delusione’ e di ‘occasione persa’. Il Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen non ha gradito il rifiuto e ha deciso di non rilasciare dichiarazioni”. Brava, Ursula, stavota facisti nna cosa giusta. Della serie, ammuogghiala ca ci fai chiù fiura!

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