Le sanzioni di Trump alla Corte Penale dell’Aia sono segnali precisi della fine del sistema globalista, dall’ONU all’OMS fino alle giurisdizioni internazionali politicizzate dai Dem americani

di Andrea Piazza

Cominciano a manifestarsi i primi ‘terremoti’ politici internazionali dopo la rielezione di Trump alla Casa Bianca

In queste ore le sanzioni disposte dal presidente americano Donald Trump contro la Corte Penale Internazionale dell’Aia si mescolano al gioco al massacro contro il Governo di Giorgia Meloni in merito al rimpatrio accompagnato in Libia del generale Almastri. E’ bene ha fatto la stessa Meloni a schierarsi con Trump. Del resto, il Governo italiano è stato costretto a fronteggoare vere e proprie trappole da parte di un organo giurisdizionale che dovrebbe essere al di sopra delle parti. Non somiglia forse a una trappola la richesta di arresto del generale libico proprio quando mette piede in Italia, dopo che era stato lasciato scorrazzare tranquillamente per treo quattro Paesi europei? I fatti parlano da soli. La sensazione è che ci troviamo di fronte a un tentativo messo in campo da un organo giurisdizionale non al di sopra delle parti per creare difficoltà all’attuale Governo italiano espressione di un Parlamento eletto democraticamente. Se riflettiamo, è lo stesso schema di funzionamento che ha portato Carola Rackete a Lampedusa (oggi deputata di sinistra al Parlamento europeo) e per mettere sotto accusa l’azione politica di Matteo Salvini come ex Ministro dell’Interno. Per non parlare del recente annullamento delle elezioni in Romania di Calin Georgescu disposto dall’Unione europea. O la mitizzazione di Volodymyr Zelens’Kyi proposto in tutte le salse… anche al festival di Sanremo.

Dopo la Corte Penale Internazionale dell’Aia la tempesta trampiana travolgerà l’ONU, l’OMS e l’Unione europea, da tempo incubatori del globalismo sovranazionale autoreferenziale

Dall’inizio del conflitto in Ucraina, la funzione istituzionale della Corte Internazionale dell’Aia si è palesata in modo politico-strategica funzionale all’ideologia progressista globalista, ovvero al pensiero democratico USA, reale portatore dei ‘valori’ delle guerre che oggi insenguinano il mondo, dall’Ucraina a Gaza. In precedenza, sempre sul fronte delle guerre, si erano distinti il Repubblicano americano George Bush jr – simile in tutto e per tutto ai Dem Clinton, Obama e Biden – e a Tony Blair. Ricordiamo che i citati George Bush jr e Tony Blair sono stati funzionali alla ‘guerra giusta per esportare la democrazia… I risultati sono evidenti a tutti.  Così oggi assistiamo al progressivo disfacimento degli organismi sovranazionali (prossimamente toccherà all’Unione €uropea ) ad iniziare dall’ONU e dall’OMS (quest’ultimo braccio operativo della stessa ONU nella sanità) che, nel tempo, si sono trasformati in incubatori del globalismo sovranazionale autoreferenziale. E’ arrivato il momento di dore basta Green ideologico, l’ideologia woke, la guerra contro l’agricoltura nazionale e genuina na giurisdizione internazionale diventata espressione del totalitarismo progressista.

E’ arrivato il momento di dire basta al green ideologico, all’ideologia woke, alla guerra contro l’agricoltura

La loro funzione politica come nel caso della Corte Penale Internazionale dell’Aia è diventata espressione del totalitarismo progressista che, in forza degli accordi di adesione, ha limitato il raggio di azione dei rappresentanti assoggettati all’ordine di arresto internazionale come il Presidente russo Vladimir Putin, il Premier israeliano Benjamin Netanyahu etc. Non a caso assistiamo alla presa di posizione contraria e messa in discussione del Presidente americano, Donald Trump e, dall’altro lato, i fautori del progressismo sovranazionale da Ursula Von Der Leyen a tutta la nomenclatura dell’Unione €uropea, incluso il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tutti determinati a difendere la legittimità delle suddette istituzioni ( sput…ate ). Oramai talune istituzioni sovranazionali, anche giurisdizionali, hanno subito un  mutamento genetico e, se analizassimo il percorso di nomina di tutti coloro che le compongono, sarebbe agevole riscontrare, a monte, il piano geopolitico sovranazionale in danno alla legittimità dei singoli Stati.  Sotto tale profilo per il sottoscritto la decadente Unione €uropea è l’espressione massima di questa deriva dell’internazionale globalista che vorrebbe continuare a pianificare le nostre vite e che, nella Cina commerciale, trova il suo volano industriale. Il Green ideologico, l’ideologia woke, la guerra contro l’agricoltura nazionale e genuina e via continuando sono i frutti avvelenati di tutto ciò che la nuova realtà da incubo ha stravolto, condizionando in negativo le nostre vite sul piano personale e sociale. Resto nella convinzione, anche per dare ascolto alla mia vocina, che siamo prossimi ai titoli di coda del globalismo. Un sistema economico fallimentare che, sotto mentite spoglie, con l’artificio di un fine nobile, ha tentato di renderci inconsapevolmente schiavi di un’élite globalista ormai prossima al disfacimento che trascinerà nella polvere anche l’attuale Unione europea, espressione piena dell’ultra-liberismo e del globalimo.

Foto tratta da Dagospia

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