Le piogge degli ultimi tre giorni hanno riempito d’acqua il lago di Pergusa. La stoccata di MeteoWeb alla politica: la mancanza d’acqua in Sicilia non dipende dalla mancanza di piogge

L’acqua, in alcune aree nella nostra Isola, manca per il malfunzionamento e per l’assenza di adeguate infrastrutture idriche: parola dell’autorevole quotidiano online che si occupa di clima e ambiente. Che ne pensano i ‘Signori’ di Sicilacque spa?

“La speranza è che le piogge previste per tutto Agosto riempano il lago di Pergusa messo a dura prova negli ultimi mesi”. Così ieri concludevamo il nostro articolo sulle piogge di questi giorni stanno ad enna e dintorni (qui il nostro articolo di ieri). E così è stato come leggiamo in un articolo di oggi, 6 Agosto 2024, pubblicato da MeteoWeb: “Già ieri il lago di Pergusa è tornato a riempirsi d’acqua grazie alle piogge di questi ultimi giorni. E la situazione migliorerà ancora: continuerà a piovere intensamente anche oggi pomeriggio, e poi ancora domani pomeriggio, e ancora giovedì, venerdì, nel weekend. Forti temporali pomeridiani colpiranno la Sicilia per tutta la settimana”. Non erano mancate nei giorni scorsi le polemiche, in verità un po’ fuori luogo, per via del lago di Pergusa prosciugato. Nessuno ha prosciugato il lago di Pergusa, descritto nella mitologia come il luogo dove avvenne il ratto di Proserpina (qui un articolo). Era stata l’assenza di piogge a provocare la quasi scomparsa del lago, non certo una malevola volontà politica. A meno che qualcuno non si sia lamentato del perché una parte dell’acqua presente dei laghi artificiali siciliani non sia stata trasferita nel lago di Pergusa. Ma non ci sembra di aver letto qualcosa del genere, se è vero che a segnalare la presenza di tanta acqua in alcuni invasi artificiali della nostra Isola siamo stati noi, contrariamente alla tesi ufficiale che cercava di far credere che tutti i laghi artificiali della Sicilia erano a secco (qui una nostra INCHIESTA del 22 Maggio).

La verità è che la privatizzazione dell’acqua e la privatizzazione della gestione dell’acqua in Sicilia sono state fallimentari. Bisogna tornare alla gestione pubblica chiudendo il capitolo demenziale di una società privata che vende ai cittadini siciliani l’acqua dei cittadini siciliani!

L’articolo di MeteoWeb segnala un particolare che vale la pena di leggere: “Proprio a causa della pioggia di ieri, l’acqua in uscita dal potabilizzatore è molto torbida e così stamani Siciliacque ha interrotto l’esercizio dell’acquedotto Fanaco. A causa di questa decisione, in nove Comuni è stata interrotta la distribuzione idrica: si tratta di Acquaviva Platani, Mussomeli, Campofranco, Sutera, Milena, Montedoro, Bompensiere, Delia, Sommatino. Lo ha comunicato Catalqua. E’ l’ennesima testimonianza che i problemi idrici della Sicilia non dipendono dalla siccità o dalla carenza di piogge, bensì dal malfunzionamento e dall’assenza di adeguate infrastrutture idriche“. Siciliacque spa, per la cronaca, è una società a maggioranza privata voluta nei primi anni del 2000 dal Governo Berlusconi 2001-2006, nel nome dell’ottuso liberismo economico. Sicilacque spa ha ereditato il cosiddetto Sovrambito, ovvero il sistema idrico interconnesso di dighe, traverse, pozzi, sorgenti, potabilizzatori, centrali di sollevamento, centrali idroelettriche e altre infrastrutture idriche. Non solo Sicilacque vende ai cittadini siciliani l’acqua che è dei siciliani ma lo stato delle infrastrutture idriche della nostra Isola non è affatto migliorato. La privatizzazione dell’acqua e della gestione dell’acqua, in Sicilia, sono stati fallimenti pressoché totali. E non vengano a raccontare che l’acqua, in Sicilia è rimasta pubblica ed è stato privatizzato solo il servizio, perché l’acqua dei siciliani è finita in altre mani. Sarebbe interessante capire quali sono stati gli investimenti di Sicilacque nella nostra Isola: ovviamente, gli investimenti di Sicilacque e non i fondi pubblici. Dovrebbe essere il Parlamento siciliano a fare chiarezza su questo aspetto. Lo farà?

Foto tratta da Diretta Sicilia

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