L’attentato contro il premier della Slovacchia Robert Fico è un messaggio a chi dissente dall’attuale Unione europea ultra-liberista e globalista al soldo di NATO e Stati Uniti d’America

La ‘sinistra poetica che spara’

Il Primo Ministro della Slovacchia, Robert Fico, è in ospedale in gravi condizioni. Fin dalla sua rielezione è stato visto come fumo negli occhi dall’Unione europea. Come raccontano le cronache di queste ore un uomo gli ha sparato a briciapelo. L’attentatore si chiama Juraj Cintula ed è un esponente della sinistra di questo Paese. Cintula, 71 anni, è tra i fondatori di un club letterario e del ‘Movimento Anti-Violenza’ di Levice. Un ‘pacifista’ che spara, insomma. Difficile non inquadrare questo attentato con l’attuale momento politico a poco meno di venti giorni dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo (ammesso che si voti). Sembra un messaggio ferale inviato ai tanti cittadini europei che non si riconoscono nell’attuale Unione europea ultra-liberista e globalista. Molto centrato il commento del filosofo marxista Diego Fusaro:

Il filosofo marxista Diego Fusaro: “Fico, uno dei pochi veri comunisti rimasti in Europa, aveva dato una svolta anti-imperialistica, patriottica e socialisteggiante alla Slovacchia”

“È un fatto gravissimo: hanno sparato a Robert Fico, premier slovacco disallineato rispetto all’ordine liberal-atlantista. I video della scena mostrano il premier colpito da arma da fuoco e subito portato in ospedale. Robert Fico è in fin di vita. Ora ci diranno che a colpirlo sono stati poeti impazziti e squilibrati conclamati, al fine di negare la politicità intrinseca di questo gesto: Fico, uno dei pochi veri comunisti rimasti in Europa, aveva dato una svolta anti-imperialistica, patriottica e socialisteggiante alla Slovacchia. Era palesemente sgradito all’ordine dominante, che peraltro da subito aveva esibito la propria inimicizia rispetto al premier slovacco. Questo e non altro è il punto. Il messaggio chiarissimo inviato dal potere suona così: non provateci mai più. Non osate di sentire rispetto all’ordine dominante e non provate a intraprendere l’importuna via dell’agire altrimenti rispetto a come detto ordine dominante vuole. Vedremo ora se gli araldi del pensiero unico, sempre pronti a fare levate di scudi quando i loro beniamini politicamente corretti subiscono anche solo un graffio o un’accusa, prenderanno le difese di un leader avverso a Washington e al globalismo, che loro stessi definivano un bullo rosso. Ricordate quando Fico era stato eletto? Era una gara a chi lo calunniava di più tra i principali giornali. Lo presentavano come un mastino impazzito, come un bullo rosso, come uno scagnozzo di Putin, come un fascista in piena regola, benché come ricordato fico provenisse dal Partito comunista. Il responsabile della sparatoria risulta essere un poeta settantunenne, che ha apertamente ammesso di aver agito per ragioni politiche, dato che non condivideva la linea politica di Robert Fico. Insomma, un attentato politico in piena regola, di cui bisognerà capire bene se vi sono mandanti”.

La facilità con la quale l’attentatore ha sparato a Fico suscita molti dubbi

Già, i mandanti. Fico ha tanti nemici. Per cominciare, ha duramente criticato l’attuale presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Si è opposto alla partecipazione della NATO alla guerra in Ucraina e al finanziamento della stessa Ucraina da parte dell’Unione europea. E’ sempre stato contrario alla distribuzione dei migranti che arrivano dal Medio Oriente dall’Africa nei Paesi dell’Unione europea, anche perché ha sempre detto che tra i migranti si nasconofo anche terroristi. Fico ha criticato il trattato pandemico promosso dall’organizzazione Mondiale delle Sanità (OMS): “Tali sciocchezze – ha detto – avrebbero potuto essere inventate solo da avide aziende farmaceutiche”. Molto interessante l’articolo pubblicato da Cesare Sacchetti ne La Cruna dell’Ago: “Sorgono diversi dubbi sulla facilità con la quale l’uomo sia riuscito ad estrarre una pistola a pochi passi da Fico e su come la sicurezza che era con lui non abbia agito tempestivamente per impedire che Cintula sparasse dei colpi verso il Primo Ministro”. Nell’articolo si ricorda che Fico ha già ricoperto, per ben due volta, la carica di Primo Ministro nel suo Paese: dal 2006 al 2010 e dal 2012 al 2018.

L’articolo de La Cruna dell’Ago e l’ombra di George Soros

Nell’articolo si tira in ballo George Soros, grande speculatore ai danni della lira nei primi anni ’90 del secolo passato (qui un video): “Fico si era inimicato anche non pochi attori ed entità di vario tipo in Slovacchia, quando già nel 2018 accusò George Soros di ingerire negli affari del suo Paese. La Slovacchia è un Paese nel quale da diversi anni la presenza della ONG della rete di George Soros è alquanto vasta e radicata… Soros ha la scopo di esportare ovunque il modello di società aperta che non è altro che la demolizione degli Stati nazionali, dei loro confini e delle loro tradizioni religiose da sostituirsi invece con una filosofia di tipo liberal-marxista nella quale tutte le istituzioni di stampo cristiano e cattolico, soprattutto la famiglia, finiscono per l’essere spazzate via dall’idea di una società liquida, dove non c’è più patria, né famiglia né religione. Soros in questo senso può essere considerato a tutti gli effetti come il degno erede di Adam Weishaupt, fondatore degli Illuminati di Baviera nel 1776, che già al tempo della società dei lumi aveva di fatto concepito una idea di società universale dove le patrie e loro tradizioni sarebbero state rimosse. La Slovacchia non è rimasta immune suo malgrado da questo tipo di infiltrazione e se si dà uno sguardo alla relazione scritta dal sito ungherese Tuzfalcsoport si ha una idea più precisa di quanto questo processo di ingerenza da parte del “filantropo” nella società slovacca sia profonda e alquanto invasiva”. Vi consigliamo di leggere l’articolo di Cesare Sacchetti (che trovate per esteso qui). Concludiamo con una considerazione un po’ machiavellica ma non per questo non valida: attenzione ai nemici che si dichiarano solidali con chi è stato vittima di un attentato…

“.

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