L’attacco dell’Iran a Israele non è un po’ troppo ‘telefonato’? Se si tratta di un vero conflitto siamo già nel pieno di una guerra mondiale dagli esiti imprevedibili

Nel giorno in cui i militari israeliani sono entrati in Libano è partito un attacco missilistico su Israele. Possibile che si sia giunti a questo punto di non ritorno? Non ci vogliamo credere

Proprio nel giorno in cui i militari israeliani sono entrati in una parte del Libano, l’Iran ha deciso di sferrare un attacco allo Stato di Israele. “In risposta all’assassinio di Ismail Haniyeh, Sayyed Hassan Nasrallah e Abbas Nilforoushan, abbiamo colpito al cuore stesso dell’entità di occupazione sionista“: questa la dichiarazione del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dopo l’attacco a Israele, dichiarazione che leggiamo su un canale Telegram. Da quello che si sa, dall’Iran sarebbero partiti circa 200 missili. L’attacco è stato previsto, tant’è vero che il Governo di Netanyahu ha avuto il tempo di avvertire la popolazione di entrare dentro i rifugi. Ognuno dei due Paesi dà la propria versione dei fatti. Secondo il Governo iraliano, l’80% dei missili avrebbero raggiunto i bersagli. Se è così si dovrebbero contare centinaia di morti. Ma questa notizia ancora non gira nella rete. I militari israeliani parlano invece di un gran numero di missili intercettati. Che succederà, adesso? Se è vera guerra asisteremo, né più né meno a quello che è successo dopo la strage del 7 Ottobre dello scorso anno, ovvero a un’inevitabile reazione di Israele. Il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, è stato chiarissimo: “Siamo in stato di massima allerta in difesa e in offensiva, proteggeremo i cittadini di Israele”. Poi l’affondo: “L’attacco dell’Iran contro Israele avrà delle conseguenze. Abbiamo dei piani e agiremo nel momento e nel luogo che sceglieremo”.

Se l’avvertimento inviato dall’Iran a Israele risponde al vero siamo messi malissimo: “Siamo in grado di distruggere l’intera nazione sionista in una sola notte”

Su un canale Telegram leggiamo una dichiarazione che viene ascritta all’Iran: “Esortiamo Israele a non rispondere, questo è stato l’ultimo avvertimento, se attaccherà la nostra nazione, lo attaccheremo con una forza mille volte più devastante: siamo in grado di distruggere l’intera nazione sionista in una sola notte”. Ancora il canale Telegram: “Le forze filo-iraniane in Iraq hanno affermato che lanceranno un massiccio attacco alle basi militari americane nel Paese se gli Stati Uniti si uniranno a Israele in un attacco di ritorsione contro l’Iran”. Fa una certa impressione leggere che l’Iran è pronto “a distruggere l’intera nazione sionista in una sola notte” e che dall’Iraq sarebbe pronto un attacco agli Stati Uniti d’America. Realtà o recita? Se questa dichiarazione è vera, siamo davanti a una sfida molto pericolosa, anche perché non crediamo che Israele non risponderà. A meno che quello che sta succedendo non sia una mezza sceneggiata: è improbabile ma noi ci speriamo, perché se l’attacco dell’Iran a Israele non è una sceneggiata siamo a un passo dalla guerra totale.

Ci rifiutiamo di credere che la guerra in Medio Oriente sia precipitata in uno scenario estremo: sarebbe qualcosa di simile alla fine del mondo…

I militari israeliani sono già impegnati in quattro fronti di guerra: a Gaza, in Libano, in Cisgiordania e nello Yemen contro i ribelli Houthi. Ci sarebbe anche un quinto fronte contro la Siria. Ora si è aperto un sesto fronte di guerra contro l’Iran. Cos’è che ci fa pensare a una possibile sceneggiata? Un post che abbiamo letto sempre su un canale Telegram prima dell’attacco iraniano ad Israele: “Un massiccio attacco iraniano su Israele avverrà nelle prossime 12 ore e sarà mirato a tre basi aeree militari e un quartier generale dell’intelligence vicino a Tel Aviv. Gli oggetti verranno probabilmente attaccati stasera utilizzando UAV, missili balistici e da crociera, scrive il New York Times. La CNN riferisce che un attacco missilistico iraniano contro Israele è inevitabile. L’ambasciata americana ha emesso un avvertimento di alto livello ai suoi dipendenti, ordinando loro di tornare a casa e prepararsi a entrare nei rifugi antiaerei. Questo è il primo ordine del genere dall’attacco aereo iraniano contro Israele nell’Aprile di quest’anno”. Insomma, l’attacco a Israele da parte dell’Iran sembra un po’ troppo ‘telefonato’… Ancora Telegram: “Israele ha aperto il suo spazio aereo dopo la fine dell’attacco iraniano, riferisce Israeli Channel 12”. E’ già tutto finito?

Foto tratta da un canale Telegram

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