L’Associazione Italiana Coltivatori (AIC): la Commissione europea ha stanziato 1,9 miliardi di euro di fondi Pnrr per i contratti di filiera, strumenti peraltro discutibili. Sono sicuri che i soldi ci sono?

I nostri dubbi sulla reale esistenza dei fondi Pnrr

Leggiamo un comunicato dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) che ci lascia perplessi. A parlare è il presidente di questa organizzazione, Giuseppino Santoianni: “In un contesto caratterizzato da una Legge di Bilancio con pochi spazi di manovra, il via libera della Commissione europea a oltre 1,9 miliardi di euro per i contratti di filiera nell’ambito del Pnrr è senz’altro una buona notizia per il settore agroalimentare e della pesca italiana. I contratti di filiera sono strumenti essenziali per promuovere la cooperazione tra imprese, rafforzare la competitività delle PMI e favorire l’innovazione e la ricerca e operazioni come queste sono davvero un grande aiuto per il rafforzamento di filiere strategiche per il nostro paese”. Nel comunicato si legge anche che la “decisione presa dalla Commissione europea consente al Ministero dell’Agricoltura di aumentare di  1,83 miliardi di euro i fondi per la filiera agroalimentare e di  80 milioni quelli per la filiera della pesca, destinati a progetti già valutati ma non finanziati in precedenza per mancanza di risorse”.

Ci sono decine e decine di casi che dimostrano che i fondi Pnrr sono una presa per i fondelli

Noi seguiamo da oltre due anni la storia del Pnrr e ci chiediamo se i protagonisti dell’Associazione Italiana Coltivatori siano a conoscenza dei tanti soggetti pubblici italiani che lamentano l’assenza dei fondi del Pnrr. Invitiamo gli amici dell’Associazione Italiana Coltivatori a leggere i seguenti articoli:

Fondi Pnrr inesistenti: Ciro Lomonte, la Repubblica, la ‘fuga’ del Ministro Fitto, il ‘buco’ Ue di 100 miliardi, crollo dell’euro e gli attacchi furibondi al Governo Meloni da parte degli ‘europeisti’

La dimostrazione numeri alla mano che nei Comuni di Palermo e di Catania i fondi del tanto decantato e celebrato Pnrr dell’Unione europea non sono mai arrivati

E’ arrivata la sesta rata del Pnrr? No. Proprio oggi vanno all’asta Btp per 8,5 miliardi di euro. Il Pnrr è una grande presa in giro. Ue alla frutta, l’Italia esca dall’euro prima del grande crollo

Qualcuno ha informato i palermitani che i soldi del Pnrr per la sistemazione della piscina comunale non ci sono? La nuova denuncia di Ciro Lomonte e Il Sole 24 Ore che…

Ogni giorno la cronaca lo conferma: i fondi del Pnrr sono una ‘presa per il culo’ europeista. Ciro Lomonte di Siciliani Liberi lo scrive da quasi un anno e sta avendo ragione su tutta la linea

Ciro Lomonte torna a segnalare l’assenza dei fondi del Pnrr: nella ‘trappola’ dei soldi europei che non ci sono finiscono anche i lavori al Giardino Inglese di Palermo

Ciro Lomonte non molla: il Pnrr è una presa in giro e la Ue a ‘trazione’ tedesca sta per ‘franare’ insieme con la Germania. Le parole di fuoco di Vincenzo De Luca al Governo nazionale

Siciliani Liberi continua a citare casi di Comuni italiani lasciati senza i fondi del Pnrr ma la notizia rimane nascosta. Lomonte: “Il Pnrr non esiste più”

Nuova denuncia di Ciro Lomonte (Siciliani Liberi): la Cassa depositi e prestiti dovrebbe prestare ai Comuni i soldi del Pnrr che non arriveranno più

Il Governo Meloni annuncia l’arrivo della quarta rata del Pnrr. Ma Ciro Lomonte (Siciliani Liberi) insiste: “Il Pnrr è una presa in giro, i soldi non ci sono

“I soldi del Pnrr non ci sono, è tutta una farsa”. Nuova denuncia di Siciliani Liberi mentre gli esponenti di tutti gli altri partiti politici tacciono

I fondi del fantastico e immaginifico Pnrr? ‘Minchie di mare volanti’ che si stagliano nel cielo dell’Unione europea delle chiacchiere. I ‘casi’ di Palermo e Catania

Comincia a sbriciolarsi il muro del silenzio che fino ad oggi ha avvolto la beffa del Pnrr. Il giornale ‘europeista’ Corriere della Sera inizia con i dubbi…

‘Sti soldi europei ci sono? Siciliani Liberi insiste: il Pnrr è privo di fondi. Ma per Governo nazionale, Governo siciliano e Corte dei Conti è tutto regolare. Mah

Risanamento della costa orientale di Palermo: ma i 54 milioni di euro di fondi Pnrr ci sono o è la solita presa in giro ‘europeista’ che va in scena in mezza Italia?

Molto discutibile il ricorso ai contratti di filiera

Alla luce dei fatti sopra citati i vertici dell’Associazione Italiana Coltivatori sono certi che questi 1,9 miliardi di euro esistano per davvero? Tra l’altro, per quello che noio sappiamo, i contratti di filiera risolvono i problemi degli industriali, non certo i problemi degli agricoltori. Per il grano, ad esempio, i contratti di filiera penalizzano gli agricoltori. Lo hanno illustrato molto bene l’ex presidente di Confagrcoltura Sicilia, Ettore Pottino, e Cosimo Gioia, entrambi produttori di grano. Pottino: “I contratti di filiera non tengono conto di alcuni parametri: per esempio, l’assenza, nel grano duro del Mezzogiorno d’Italia, di micotossine DON. I contratti di filiera servono agli industriali della pasta. Risolvono i problemi degli industriali della pasta, non certo i problemi degli agricoltori. Tutto il potere contrattuale è nelle mani degli industriali. Se un grano duro non raggiunge la percentuale di proteine da loro richiesta, loro ribassano il prezzo. Insomma, sono contratti con riserva: dove la riserva tutela gli industriali, non gli agricoltori. Ti impongono le sementi, ti impongono le concimazioni. Gli agricoltori che siglano un contratto di filiera si consegnano nelle mani degli industriali della pasta”. Gioia: “I contratti di filiera bloccano i prezzi violando il principio della concorrenza. A comandare, su tutto, sono gli industriali. Che, lo ribadisco, giocano sui prezzi bloccati e, se una cosa poi non gli garba, abbassano anche i prezzi. Sono catene. Molto più serio bloccare il grano duro malsano che arriva in Sicilia e, in generale, nei porti del Sud Italia con le navi. Ma questo postula la presenza di Governi seri, a Roma e in Sicilia” (qui per esteso le dichiarazioni di Pottino e Goia).

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