L’Antimafia deve cambiare passo: nessuna elargizione pubblica in favore di Associazioni e Fondazioni e vendita del patrimonio confiscato per eliminare il meccanismo del bancomat di Stato

di Andrea Piazza

Su questo argomento si continua a guardare la pagliuzza e non la trave

È semplicemente vergognoso che una Fondazione privata sia stata destinataria di fondi drenati in favore degli amici degli amici. Per restare a tema “ruberie istituzionalizzate” suggerirei di estendere la nostra riflessione – moltiplicandola per mille o all’infinito – al filone sempre d’oro inerente la gestione dei beni confiscati, ovverosia alla madre di tutte le cuccagne. Inermi e disinformati anche per volontà dei nostri giornaloni “edizioni cittadine incluse”, non pensiamo alla mole di danaro pubblico che è stato generosamente elargito nell’ultimo trentennio alle Associazioni / Fondazioni che si professano antimafia. Spesso accade che dietro un nobile fine si nascondano, come accade nello sviluppo dell’antimafia così detta industriale, interessi predatori formalmente ispirati ai valori (ndr economici) dell’antimafia. L’unico antidoto a tutto questo schifo ammantato da ipocrisia diffusa è il modello che portiamo avanti sotto il profilo valoriale l’ANTIMAFIA FRANCESCANA, ovverosia “nessuna elargizione pubblica in favore di Associazioni e Fondazioni e vendita del patrimonio confiscato per eliminare il meccanismo del bancomat di Stato”. E spezzare la catena nel nome dell’ipocrisia supportata dal silenzio mediatico. Eliminando i tentacoli della piovra politica di secondo livello che, nella nostra realtà isolana, ha dimostrato ciclicamente l’assenza di valori al pari dei paladini a termine…

Per saperne di più sull’ANTIMAFIA FRANCESCANA potete leggere qui di seguito un mio articolo pubblicato da ANTIMAFIA duemila:

Andrea Piazza: ”Oggi è necessaria un’antimafia francescana, senza finanziamenti”

Foto tratta da ANTIMAFIA duemila

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