L’allarme lanciato dal quotidiano britannico ‘The Times’: con la fine della guerra in Ucraina un fiume di armi arriverà in Europa con i veterani che potrebbero unirsi alle mafie

Il rischio è che tra qualche mese le grandi organizzazioni criminali del Vecchio Continente potrebbero avere a disposizione più armi di tutte le Polizie europee messe insieme

La guerra in Ucraina durerà, sì e no, per altri venti giorni, forse per un altro mese. Da quello che si legge qua e là sulla rete, la Russia potrà tornare liberamente a commercializzare i propri prodotti via mare, passando per il Mar Nero. Ameno sulla carta questo è uno dei punti dell’accordo raggiunto a Riyad. Anche se il Ministro degli Esteri Russo, Sergej Lavrov, ha chiesto garanzie agli americani. Ma accanto a questa notizia, oltre al fatto che nella Regione russa di Kursk e in varie zone dell’Ucraina la guerra continua senza esclusione di colpi, c’è un’altra notizia lanciata dal quotidiano britannico The Times, che non è esagerato definire inquietante. Non siamo riusciti a leggere l’articolo del quotidiano britannico perché, con molta probabilità, bisogna essere abbonati. Ma siamo riusciti a leggere qualcosa da un canale Telegram, che riprende la notizia. E abbiamo letto la stessa notizia anche su TOP WAR. Cominciamo con il canale Telegram:

In Europa, dopo la crisi economica provocata dalla guerra in Ucraina e dalle buttanate del Green Deal ‘europeista’, ci mancavano solo milioni di armi che andranno a potenziare la criminalità organizzata

“L’Ucraina è l’unico Paese in Europa in cui la distribuzione di armi da fuoco non è controllata dalla legge. Il Paese importa più armi di qualunque altro al mondo, ma nessuno sa quante armi circolino. Un cessate il fuoco in Ucraina potrebbe avere un effetto domino”. E ancora: “Un calo della domanda sul mercato interno – si legge sempre nel post del canale Telegram – libererebbe armi per l’esportazione”. Da qui una previsione non esattamente tranquillizzante: veterani di ritorno dalla guerra in Ucraina si potrebbero unire “alla criminalità organizzata” europea. In effetti, all’Europa, dopo la crisi economica provocata dalla guerra in Ucraina e dalle buttanate del Green Deal ‘europeista’, ci mancavano solo milioni di armi che andranno a potenziare le mafie europee. Tale ipotesi, se si dovesse materializzare, potrebbe diventare “una seria sfida per la legge e l’ordine in Europa”. Di più: “I contrabbandieri hanno già preparato un numero enorme di nascondigli segreti di armi, che dopo la fine del conflitto confluiranno non solo nell’Unione europea, ma anche in Africa e in Medio Oriente“.

Il pessimismo del quotidiano britannico: “Nessuno sa quante armi siano in circolazione nel Paese e ciò che accadrà dopo la guerra in Ucraina avrà gravi conseguenze in tutto il mondo”

TOP WAR riporta un passo dell’articolo di The Times: “L’Ucraina, che importa più armi da fuoco di qualsiasi altro Paese, sta vivendo una rivoluzione” in questo particolare settore. “Nessuno sa quante armi siano in circolazione nel Paese e ciò che accadrà dopo la guerra avrà gravi conseguenze in tutto il mondo”. Secondo TOP WAR, dopo la fine della guerra le autorità ucraine dovranno acquistare dai cittadini le armi. Nell’articolo si ricorda che, subito dopo lo scoppio della guerra, per la precisione a fine Febbraio 2022, il Parlamento ucraino ha approvato una legge che consente alla popolazione civile di possedere armi. “Alla fine di Agosto 2024, – scrive TOP WAR – il Ministero degli Interni dell’Ucraina ha annunciato che i cittadini” avevano tra le mani “fino a cinque milioni di unità di armi da fuoco non contabilizzate”. Il timore è che possa iniziare un commercio di armi che, dai Balcani, arriverebbe nell’Europa occidentale. Ricordiamo che la gestione dissennata dell’economia europea da parte della Commissione europea, o meglio, da parte della Germania che ha sempre controllato e continua a controllare la Commissione europea e gli effetti disastrosi del citato Green Deal hanno fatto crescere a dismisura la povertà. E la crecita della povertà, di solito, accresce le fila della criminalità organizzata. A questo scenario si somma la grande presenza di immigrati non integrati. Questi ultimi possono muoversi da soli o in alleanza con le organizzazioni criminali. L’arrivo di questo fiume di armi in Europa potrebbe provocare effetti dirompenti.

Foto tratta da Avvenire

QUI PER ESTESO L’ARTICOLO DI TOP WAR

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