La Ue non vuole che Geogescu vinca le elezioni in Romania e la magistratura lo arresta tra le proteste popolari. Regolare invece che la Ue foraggi con oltre 130 milioni di euro giornali e televisioni ‘indipendenti’…

Ormai l’Unione europea affonda ne ridicolo e nella corruzione

L’Unione europea non gradisce che Calin Georgescu, vincitore del primo turno delle elezioni presidenziali in Romania, vinca per la seconda volta. Così la Magistratura rumena, nota al mondo per i pubblici ministeri ‘indipendenti’ dal potere politico, lo hanno fatto arrestare. Le accuse? Istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale, in forma tentata; comunicazione di informazioni false; false dichiarazioni in forma continuata; avvio o costituzione di un’organizzazione fascista, razzista o xenofoba, adesione o sostegno, in qualsiasi forma, di tale gruppo; promozione pubblica del culto di persone colpevoli di crimini di genocidio contro l’umanità e crimini di guerra, nonché l’atto di promuovere pubblicamente idee, concetti o dottrine fasciste, razziste o xenofobe; avvio o costituzione di un’organizzazione di natura antisemita, adesione o sostegno, in qualsiasi forma, di tale organizzazione e bla bla bla.

Nella ‘Grande Ue’ solo giornalismo ‘indipendente’…

Voi credete a queste accuse? Noi no. A nostro modesto avviso, gli ‘europeisti’ non potendo battere Georgescu alle elezioni, ricorrono a metodi a metà strada tra i golpe della CIA e le invasioni dei Paesi dell’Europa dell’Est da parte dell’Unione Sovietica. Esageriamo? Non proprio. Basta dare uno sguardo alle manifestazioni popolari contro l’attacco a Georgescu (qui un video). Mentre gli oltre 130 milioni di euro che l’Unione europea ha spartito ai media europei vanno bene. Eh sì, entre gli ‘europeisti’ si preoccupano che la Russia di Putin finanzi Georgescu, l’Unione europea foraggia allegramente giornali e televisioni. Se siete abbonato a Il Fatto Quotidiano potete leggere questo articolo (che trovate qui) dove ci sono grandissimi esempi di ‘libertà di stampa’, di informazione ‘al di sopra delle parti’ e, soprattutto, di ‘lontananza’ del vero giornalismo dal potere. Anche questo articolo (che trovate qui) non è male. A, dimenticavamo, i vertici Ue si rifiitano di comunoocati i nomi dei mezzi d’informazione ‘democratici’ e ‘pluralisti’ che sono stati sostenuti con i contributi pagati dai cittadini europei. Non c’è da stupirsi: la Commissione europea si rifiita di fare chiarezza sulla tempesta di miliardi di euro spesi per i ‘vaccini’ anti-Covid, figuriamoci se comunica come sono stati spartiti oltre 130 milioni di euro. In questa storia il vero prolema sono i cittadini europei che vanno ancora dietro a un’Unione europea di ‘banditi’ della politica. Auguriamoci che il presidente americano Donald Trump smantelli la Ue.

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