La storia dell’Immacolata Concezione di Maria con la diatriba tra domenicani e francescani risolta da Pio IX che darà ragione ai secondi. La correttezza della tesi confermata a Lourdes

La decisione del Pontefice è dell’8 Dicembre 1854. Quattro anni dopo la rivelazione della Madonna a Bernadette Soubirous nella grotta di Massabielle

di Frate Domenico Spatola

Fu rivincita dell’Umanità sul male. Con fatica fu raggiunta la proclamazione del dogma. Pio IX l’8 Dicembre 1854, metteva fine alla secolare e appassionante “querelle”, condotta fin dal Medioevo tra i Frati domenicani e i francescani. I primi volevano che neppure Maria fosse esente dal peccato originale, perché tutti bisognosi della redenzione di Cristo. I Francescani parlavano per lei di una esenzione “ante praevisa merita“. Cioè per il ruolo che l’avrebbe riguardato di futura “Madre di Dio”, era “decoroso” che Dio la preservasse. Il sillogismo, sostenuto dal francescano Giovanni Duns Scoto (secolo XIV), si concludeva con l’affermazione che “a Dio nulla è impossibile”, e “quindi l’ha esentato”. La tensione con gli oppositori, durerà fino al 1854, quando l’8 Dicembre Pio IX proclamò come “dogma”, cioè “verità di fede” “l’Immacolato concepimento di Maria”. Per i Francescani fu vittoria per tutta l’umanità, e l’Immacolata fu eletta “Patrona dell’Ordine di San Francesco”. Le tre Famiglie francescane, donarono al Papa in ringraziamento tre rose d’oro. Quattro anni dopo, il 25 marzo 1858, a Lourdes, dalla grotta di Massabielle, la Vergine dichiarò a Bernadette Soubirous il nome richiesto: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Confermava chi aveva creduto.

Foto tratta da La Nuova Bussola Quotidiana

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *